mercoledì 12 agosto 2015

RACCONTO 975 di Dino Secondo Barili

RACCONTO 975 di Dino Secondo Barili Intrigo … … a Pavia (Queste storie, anche se raccontate come vere, sono frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che vedere con persone o fatti realmente avvenuti) 975 Ottavia … amore al Ponte della Becca Pavia è una città romantica. Non solo per le sue viette strette e sghembe. Per i suoi vicoli senza nome. Per le piazzette che ricordano i cortili del tempo che fu. Anche e soprattutto per il fiume Ticino. Si fa presto a dire … una città con duemila anni di storia … ma il Ticino ne ha molti di più. E’ una via d’acqua lunga cinquecento chilometri … dalla Svizzera a Venezia. Ed era l’autostrada quando le autostrade non c’erano … Quando le vie d’acqua erano le vie più comode per muoversi … ed i fiumi erano sempre affollati di gente che andava e veniva. Da Venezia alla Svizzera con mezzi di ogni genere … chiatte, barche, barchette … canoe e barcé. Parte della vita sociale del tempo che fu si svolgeva sui fiumi. Lungo i fiumi c’erano le Osterie, luoghi d’incontro anche misteriosi … Oppure, le persone si fermavano a Pavia, città di fiume. Anche, oggi, Pavia mantiene viva la vita del fiume con decine di imbarcazioni utilizzate per gli allenamenti dai canoisti e rematori concorrenti alle gare nazionali e internazionali … Un mondo silenzioso, quasi appartato, che fa del fiume Ticino una fucina di campioni a livello mondiale. Il fiume Ticino è il fiume dei campioni, dei desideri … il fiume dei sogni di gloria. Un anno fa, ne ha saputo qualcosa la Prof. Ottavia, quarant’anni, single, bellissima … alta, bionda, occhi azzurri e gambe … da favola, Docente di Lettere in un Liceo del milanese, abitante a Milano. La Prof. Ottavia, a quarant’anni, si era improvvisamente accorta di aver dedicato molto (troppo?) tempo allo studio. Alla ricerca e consolidamento del proprio lavoro … e di aver trascurato un lato importante: l’amore. Insomma, la quarantenne aveva ancora tanti desideri … insoddisfatti. Si convinse subito che non poteva perdere altro tempo. Doveva agire. Si ricordò di quando era al Liceo ed aveva partecipato ad un corso di canoa a Pavia. Si era distinta. Aveva partecipato ad una gara sul fiume azzurro ed aveva vinto. Inutile nasconderlo. Le affermazioni di gioventù lasciano il segno … E, poi, Pavia è ad un passo da Milano. Mezzora di treno … anche meno. Ottavia decise. Avrebbe rivisto il Ticino … laggiù … in quell’angolo vicino al Ponte della Ferrovia. Ormai aveva le idee chiare. Un fiume è sempre un fiume … un ininterrotto fluire d’acqua, di oggetti di ogni genere … fiori, piante, arbusti, forse anche … pensieri e desideri. Un “mondo” che se ne va verso il mare e non perdona … come il tempo che passa. Ottavia, però, aveva voglia di vivere … di amare. Pavia e il Ticino, in un attimo, erano diventati il suo sogno. Un sabato mattina di un anno fa, Ottavia era a Pavia, sul fiume Ticino … nei pressi del Ponte della Ferrovia. Era metà mattina, ma il fiume era affollato. C’erano canoisti e rematori di ogni genere che si allenavano con impeto e passione. La passione è contagiosa … passione stimola passione. Solo alla vista di quel mondo, Ottavia si rivide com’era vent’anni prima … quando vinse la gara di canoa. Bell’esperienza. Bella soddisfazione. Perché non rimettersi in corsa? Non esiste un’età per rimettersi a correre … e poi, l’appetito vien mangiando. Osservare il mondo dalla riva di un fiume è come partecipare ad un spettacolo sempre nuovo. Il fiume è sempre affollato … di qualcosa. Ottavia guardava quel mondo e si sentiva rimescolare il sangue nelle vene. Se avesse avuto a disposizione una canoa … sarebbe partita per Venezia. Così, sui due piedi. Senza pensarci un po’. In quell’istante, un giovanotto sui quarant’anni, alto, biondo, corporatura da atleta, con la pelle bruciata dal sole … ha attraccato la sua barca alla riva. Come poteva Ottavia stare zitta? Neanche per sogno. “Sapesse quanto la invidio” Il quarantenne si è messo a ridere. “Perché? Non è mai stata in barca? Se vuole la porto io” E’ stato come accendere un incendio. Ottavia raccontò la sua esperienza del corso di canoa all’epoca del Liceo … vent’anni prima. Il suo desiderio in quell’istante era di raggiungere Venezia in barca … come hanno fatto tantissime persone nel mille e settecento quando, tra Pavia e Venezia, c’erano imbarcazioni che facevano la spola con arrivi e partenze quotidiane. Il quarantenne si presentò. “Sono Franz, svizzero … già campione di canoa al tempo della mia gioventù. Ora, mi diverto a percorrere in lungo e in largo il fiume Ticino dalla Svizzera a Venezia. Ad esplorare tutte le possibili opportunità dei laghi Maggiore, di Lugano, di Como ed altri. Se vuole possiamo metterci insieme. Io faccio le fotografie … lei scrive le didascalie … “ Quando un uomo ed una donna cominciano a guardarsi negli occhi … e cercano nell’altro la risposta ai propri desideri … è come il fluire della corrente del fiume. Non si ferma più. Inizia l’avventura dell’amore. Ottavia e Franz non si sono più lasciati. Hanno chiacchierato. Hanno preso il caffè insieme … Non al Bar … dove sarebbe facile sconfinare nelle comodità quotidiane … ma, direttamente da un termos portatile, con tazzine di plastica usa e getta. La vita del fiume incomincia di lì … dalla frugalità, dall’uso moderato delle comodità. Da tempo immemorabile, sul fiume Ticino corre una frase … “Non chiedere ad altri di fare qualcosa … falla” Non era arrivata la sera, di quel sabato di un anno fa, che Ottavia e Franz avevano già fatto le provviste per una vacanza in barca … una “passeggiata” da Pavia a Venezia … sul fiume Ticino e Po … come ai tempi del mille e settecento. Epoca in cui, al primo posto, c’era l’amore … Anche per Ottavia e Franz, l’amore è scattato al Ponte della Becca, nel punto stesso in cui il Ticino confluisce nel Po. Il resto è facile immaginarlo … perché l’amore è … ha sempre un inizio … mai una fine. Chi ama, desidera … Chi desidera … ha afferrato il segreto della vita.(975) di Dino Secondo Barili - Trivolzio (Pavia)

Nessun commento:

Posta un commento