giovedì 28 febbraio 2013

PENSIERI SPARSI DEL 28 FEBBRAIO 2013

PENSIERI SPARSI DEL 28 FEBBRAIO 2013

“Vivere…

non vuol dire

restare

…con le mani in mano”

Dino

Oggi, su questo Blog
hanno scritto o commentato
Dino Secondo Barili, Teresa Ramaioli, Pier Luigi Valli, Vice Miazza, Carlo Vergani, Roberto May, Carlo Senna, Giovanna Cattaneo, e d e l w i e s s, Annamaria Mennitti, antocit

ISAAC racconto di Dino Secondo Barili

28 FEBBRAIO 2013
ALMANACCO DI STORIA PAVESE
Trivolzio – 28 febbraio 2013 – Giovedì – ore 12.00
Intrigo …
…a Pavia
(Queste storie, anche se raccontate come vere,
sono frutto di fantasia,
pertanto non hanno  nulla a che vedere
con persone reali o fatti realmente avvenuti)
racconto del Giovedì
 Isaac
Nella storia, come nella vita, la fortuna ha sempre giocato un ruolo importante. Anche Isaac, 40 anni, Laureato in Lettere era di quel parere. Da ricercatore di storia aveva avuto parecchie conferme. E’ stato due anni fa, però, che si è trovato in una situazione particolare. Isaac era stato contattato da un antiquario, il Signor Giuseppe, il quale aveva avuto tra le mani un “diario del 1700”. L’Antiquario voleva che Isaac facesse delle ricerche per inquadrare il diario nel periodo storico corrispondente e possibilmente individuare la località in cui si erano svolti i fatti. Era il diario di una ragazza, Livia, 21 anni, che si era innamorata del figlio del fattore, Domenico, della sua stessa età. Ovviamente si trattava di un “amore segreto” che nessuno doveva sapere. Il diario, però, a distanza di tre secoli, era diventato la testimonianza di un tempo lontano… Come era possibile recuperare una storia avvenuta tre secoli prima? Isaac non si perse d’animo. Cercò presso gli archivi di Pavia e di Milano. Individuò il luogo dove si erano svolti i fatti. Si fece amico degli ultimi abitanti di un’antica Cascina in Lomellina. Si chiamava la “Cascina della Lupa”… probabile teatro delle “avventure” descritte nel diario. Isaac era un bell’uomo con una parlantina che affascinava. Dimostrava tutti i suoi quarant’anni. Alla Cascina della Lupa ci andava spesso. Un giorno, di due anni, incontrò una ragazza, Caterina, 21 anni, bellissima. Isaac e Caterina fecero amicizia e scoprirono che tutte e due erano alla ricerca di notizie su “un amore segreto”. Quello di Livia e di Domenico.... nel 1700. La confidenza tra i due ricercatori di storia andò avanti fino al momento in cui, Isaac e Caterina, cercarono la conferma delle loro ricerche. Era un nascondiglio segreto… dove i protagonisti, del 1700, si incontravano. Il nascondiglio c’era ancora. Era nel sottotetto della casa padronale della Cascina della Lupa. Con il permesso della proprietà, Isaac a Caterina, si diedero appuntamento per un sabato pomeriggio. Caterina era bellissima. Era vestita in modo casual per essere libera di muoversi...Per Isaac era… “la fine del mondo”. Per arrivare al sottotetto, c’era una scala stretta ricavata in un muro portante, difficile da percorrere. Quando i due furono alla sommità della scaletta, Caterina, appoggiò male un piede e sentì una fitta tremenda. Lanciò un urlo. Isaac si spaventò. E subito si prodigò per aiutarla. La prese in braccio. I due erano, soli, nel sottotetto. Lo stesso sottotetto che aveva fatto innamorare Livia e Domenico nel 1700. Inevitabile l’approccio. Anzi, Caterina si avvinghiò a Isaac e non lo lasciò più. Per la ragazza, Isaac era troppo bello, intelligente, gentile, per lasciarselo scappare. Il primo bacio fu solo sfiorato… ma i baci che seguirono furono un crescendo… come un tornado. Alla fine sia Caterina che Isaac si trovarono nudi… nudi come natura li aveva creati. (…il resto lo lasciamo immaginare ai lettori). - Questo è il 180° “racconto breve” scritto dal 2 settembre 2012. Il progetto – sfida è di scrivere 365 racconti in 365 giorni. Un racconto al giorno. Riuscirà il sottoscritto a raggiungere tale traguardo? Vedremo… “Se son rose fioriranno”. Buona giornata a tutti. Dino
Vedi anche: dinosecondobarili      

LIBRI E PAESE DI PROVINCIA di Teresa Ramaioli

LIBRI…E
PAESE DI PROVINCIA
  di
Teresa Ramaioli
Quando una persona vive in un paese di provincia finisce per immaginare la città, (Milano, Roma, Parigi, New York,ecc) come qualcosa fuori del comune. Eppure, a pensarci bene, non c’è molta differenza tra le città che ho citato e il mio paese. E’ vero. In tali città si sono molte cose in più… ma la vita è la stessa. Al mattino le persone vanno a prendere il latte… lo stesso latte in bottiglia con il tappo di plastica colorata che prendo io al supermercato… E il resto? La qualità della vita, invece, è tutta un’altra cosa.  Teresa

ELOGIO DELLA PASSIONE di Pier Luigi Valli

ELOGIO
DELLA PASSIONE
di
Pier Luigi Valli
Le passioni possono essere molte. Il bello della vita è proprio lì… nella varietà delle passioni. Per esempio, al mattino non potrei fare a meno del mio giornale. Qualche lettore dirà che quella non è una passione… Invece, si. Le passioni non devono essere solo quelle in cui le persone “vanno fuori di testa” (o quasi). Passioni sono anche le piccole, indescrivibili abitudini che danno piacere alla vita, che danno gusto… e, soprattutto, si ripetono giorno dopo giorno come una dolce melodia.   Pier Luigi

GUARDARE AL FUTURO di Carlo Vergani

GUARDARE AL FUTURO
E AGGIORNAMENTO
di
Carlo Vergani
Ciao Dino – I giorni si susseguono e ogni giorno si accende una speranza. E’ così anche se non sembra. Ogni persona, oggi, deve darsi un proprio percorso quotidiano. Per esempio, ci sono le “caselle di posta elettronica” che ogni giorno riservano sorprese. Anzi, oggi, le e-mail la fanno da padrone. Ogni mattina è il mio primo impegno… cancellare tutte le e-mail inutili… e rincorrere quelle che hanno valore. E’ un aggiornamento continuo che non da tregua.  Carlo

CINEMA & VITA di Carlo Senna

CINEMA
&
VITA
di
Carlo Senna
Per gli amanti del cinema non c’è giorno senza sorprese. In questi giorni sono stati assegnati gli Oscar ai nuovi film. Non vedo l’ora di avere davanti il quadro esatto dei nuovi “prodotti”, per fare una scelta dei “film da vedere”. Da ogni film è possibile trarre un insegnamento. I premi, più sono importanti, più garantiscono “il prodotto”. Il tempo a disposizione è poco e deve essere speso bene. Carlo

TEMPO DI PRIMAVERA di Roberto May

TEMPO
DI PRIMAVERA
di
Roberto May
Tra alti e bassi la primavera si avvicina (a fatica). L’altro ieri c’era il sole (un bel sole) … ieri no. Speriamo che la giornata di oggi, ultimo giorno di febbraio, ci regali qualche momento piacevole(qualche raggio di sole). A volte non bastano le speranze… Ci vogliono anche le certezze. Roberto

OGGI, SAN DANIELE di Vice Miazza

28 febbraio "SAN DANIELE ALESSIO BROTTIER" ........... Daniele Alessio Brottier, nacque il 7 settembre 1876 a La Ferté-Saint-Cyr nella diocesi di Blois. Entrò in seminario nel 1890, e venne consacrato sacerdote il 22 settembre del 1899, a 23 anni, dopo aver espletato il servizio militare. Nel 1902 entrò come novizio nella Congregazione dello Spirito Santo ad Orly presso Parigi, l’anno seguente emise i voti religiosi e partì quasi subito per il Senegal, colonia francese, ma rientrò dopo soli tre anni per motivi di salute. Ripresosi tornò nuovamente nel paese africano, ma i problemi di salute lo costrinsero a tornare definitivamente in Francia dove fondò l’Opera del “Souvenir Africain” con lo scopo di erigere la cattedrale a Dakar, capitale del Senegal. Da ex militare volle proporsi come cappellano dell’esercito durante la prima guerra mondiale e dal 1914 al 1917 si prodigò eroicamente nell’assistenza dei soldati sui campi di battaglia. Dopo la guerra fondò l'’Unione Nazionale Combattenti e diresse l’Opera degli orfani apprendisti di Autenil per 12 anni, incrementandone il numero e l’'efficienza, tanto che nel 1960 si contavano più di 2000 orfani e 20 Istituti. Morì il 28 febbraio 1936. E’ stato beatificato il 25 novembre 1984 da papa Giovanni Paolo II. Altri Santi del giorno: - Beata Antonia da Firenze, vedova; Beato Timoteo Trojanowski, sacerdote dell'Ordine dei Frati Minori Conventuali e martire.......

ORIGINE DEL NOME - DANIELE - di Vice Miazza

e27 febbraio 2013 12:34
Il nome "DANIELE" di origine ebraica significa "giudicato da Dio". Si tratta di un nome diffuso in tutta Italia, anche in molte varianti. Nell'Antico Testamento è il nome del profeta autore del Lìbro di Daniele, che venne deportato a Babilonia nel VI secolo a. C., sotto Ciro il Grande......... Il nome "ALESSIO", di origine greca, significa "difensore". Può anche essere una forma abbreviata del nome greco Alessandro o di altre forme di analoga derivazione. Si è diffuso in tutta Italia, soprattutto al Sud e a Nord-est, attraverso la tradizione bizantina (cinque imperatori bizantini, portarono questo nome) e il culto del nobile del IV secolo Sant' Alessio di Roma

mercoledì 27 febbraio 2013

PENSIERI SPARSI DEL 27 FEBBRAIO 2013

PENSIERI SPARSI DEL 27 FEBBRAIO 2013

“La donna e l’uomo

sono fatti

 l’una per l’altro”

Dino

Oggi, su questo Blog
hanno scritto o commentato
Dino Secondo Barili, Teresa Ramaioli, Pier Luigi Valli, Vice Miazza, Carlo Vergani, Roberto May, Carlo Senna, Giovanna Cattaneo, e d e l w i e s s, Annamaria Mennitti, Enrico Ciubini.

DEBORA racconto di Dino Secondo Barili

27 FEBBRAIO 2013
ALMANACCO DI STORIA PAVESE
Trivolzio – 27 febbraio 2013 – Mercoledì – ore 12.00
Intrigo …
…a Pavia
(Queste storie, anche se raccontate come vere,
sono frutto di fantasia,
pertanto non hanno  nulla a che vedere
con persone reali o fatti realmente avvenuti)
racconto del Mercoledì
 Debora
Nella vita occorre molta fantasia per poter sopravvivere. Un antico saggio diceva che la fantasia è un’ottima medicina in tutte le situazioni… e a tutte le età. Specialmente tra i 35 – 45 anni quando le persone (uomini e donne) si mettono in mente di fare tante cose….e poi, fanno quello che possono. A quarantacinque anni, infatti, una donna ha già percorso un bel po’ della sua vita. Ha inseguito tanti sogni …e, spesso, alcuni li ha anche realizzati. E’ stato così anche per Debora, quarantacinque anni, nubile, bella donna, Ragioniera Dirigente di una  Agenzia di Pubblicità la quale, dal niente, aveva costituito un gruppo di persone assai affiatato. Nel gruppo faceva parte, Vincenzo, cinquant’anni, bell’uomo, scapolo, estroso, il genio “della compagnia”, il quale oltre ad essere un vulcano di idee, era terribilmente irrequieto. Vincenzo non era mai soddisfatto di ciò che faceva. Una ne realizzava… e tre ne pensava. Inoltre, nella vita non era stato molto fortunato sentimentalmente. Era sempre alla ricerca dell’anima gemella, la donna con quale avrebbe realizzato (o voluto realizzare) il suo sogno d’amore. Debora sapeva che in un “gruppo”, la presenza di un “genio” è indispensabile. Pertanto tollerava tutti capricci di Vincenzo, le sue improvvise fughe, le assenze (spesso ingiustificate). Un anno fa, il “genio” ebbe un’idea fuori del comune. Dovendo realizzare un progetto pubblicitario per una grande Industria, propose a Debora e a tre collaboratori,di recarsi in un bosco sulle rive del Ticino. Debora, come responsabile del gruppo, non aveva alternative. Con le belle maniere aveva dovuto lasciar fare a Vincenzo. “Il genio” aveva avuto una delle sue “insolite” idee…far recitare la parte della “bella addormentata nel bosco” a  Debora… A volte sembra facile realizzare una pubblicità, ma oltre alla fantasia occorre anche un’immaginazione fuori della norma. Vincenzo aveva studiato la scenografia, la trama, i personaggi… Lui, il “genio” sarebbe stato il Principe che avrebbe svegliato la “bella addormentata” … accanto al prodotto pubblicizzato  Durante le riprese Vincenzo avrebbe “baciato” Debora, ma … il bacio non era avvenuto. Troppo timido il Principe… troppa attesa da parte della ”bella addormentata”. La pubblicità aveva avuto successo, ma quel “bacio mancato” aveva lasciato il segno. Ogni tanto Debora ci pensava e non riusciva a spiegarsi la mancanza di coraggio da parte di Vincenzo. Debora, però, era una donna pratica, decisa, volitiva. Aveva deciso che Vincenzo sarebbe stato “suo”. Doveva solo trovare il modo. Come? Si inventò un progetto pubblicitario… inesistente. Questa volta, però, lei non sarebbe stata la “bella addormentata”(in attesa del bacio), ma “la Fata Morgana” che avrebbe liberato (con un bacio) il Principe dai tentacoli di una “piovra”. A Vincenzo bastava dare uno “spunto” per farne una commedia. E così fu. Debora in più di un’occasione si avvicinava al Principe e lo liberava dai tentacoli… Tra una “liberazione e l’altra” il viso di Debora sfiorava quello di Vincenzo il quale, sensibile com’era alle donne, fini tra le braccia della bella Ragioniera dell’Agenzia di Pubblicità… e trovò finalmente, tranquillità, felicità e piacere.     - Questo è il 179° “racconto breve” scritto dal 2 settembre 2012. Il progetto – sfida è di scrivere 365 racconti in 365 giorni. Un racconto al giorno. Riuscirà il sottoscritto a raggiungere tale traguardo? Vedremo… “Se son rose fioriranno”. Buona giornata a tutti. Dino
Vedi anche: dinosecondobarili       

LIBRI E CUCINA di Teresa Ramaioli

LIBRI…E
CUCINA
  di
Teresa Ramaioli
Ormai la “cucina” è un discorso quotidiano. Non passa giorno che parecchie reti TV mettono in onda “come fare il tale o il tal altro piatto”. Eppure basterebbe leggere alcuni libri sulla evoluzione del “modo di mangiare” attraverso i secoli per capire che “molta cucina di oggi” non è mai esistita. Attraverso i secoli, gli uomini si non sempre arrangiati a mangiare come potevano e quello che aveva a disposizione.  Teresa

ELOGIO DELLA SERENITA' di Pier Luigi Valli

ELOGIO
DELLA SERENITA’
di
Pier Luigi Valli
Essere sereni, oggi, non è facile. Una volta per una storia. Un’altra per un’altra… non passa giorno che la “serenità” va a farsi benedire. In tutto questo, i mezzi di comunicazione, fanno la parte del leone. Le notizie “piovono” da infinte parti. Cosa fare per recuperare un po’ di serenità? Forse bisogna ritornare alle “antiche meditazioni”?… quando le persone si “isolavano”? Pier Luigi

GUARDARE AL FUTURO di Carlo Vergani

GUARDARE AL FUTURO
E AL LAVORO
di
Carlo Vergani
Ciao Dino – Finalmente ieri abbiamo visto il sole. Una giornata luminosa che ha ricreato una nuova atmosfera. Vivere con il sole è tutta un’altra cosa. Aiuta a pensare, a lavorare…e a meditare. Non è facile, oggi, meditare, ma con il sole si medita meglio. Carlo

ORIGINE DEL NOME - GABRIELE - di Vice Miazza

Il nome "GABRIELE" di origine ebraica, significa " uomo di Dio, eroe con l'aiuto di Dio" Il nome è di ampia diffusione in tutta Italia, anche al femminile, e lo si ritrova in diverse varianti.
È un nome di tradizione biblica, portato da uno degli arcangeli; egli è presente sia nell'Antico Testamento, dove appare a Daniele, che nel Nuovo Testamento, nel quale annuncia la nascita di Giovanni e Gesù rispettivamente a Zaccaria e Maria; è presente anche nella tradizione islamica, dove è colui che detta il Corano a Maometto.

OGGI, SAN GABRIELE di Vice Miazza

27 febbraio "SAN GABRIELE DELL'ADDOLORATA", .......... al secolo Francesco Possenti, undicesimo di tredici figli, nacque il 1° marzo 1838 ad Assisi, città di cui il padre Sante era governatore, che allora faceva parte dello Stato Pontificio, sotto Gregorio XVI prima e Pio IX dopo. Francesco ricevette un'educazione culturale e sociale completa e le cronache lo descrivono come un giovane di bell'aspetto, brillante in societa e molto colto. Durante la processione dell'icona della Madonna dell’Addolorata, Francesco capì che la felicità non l'avrebbe trovata nel matrimonio ma bensì nella vita sacerdotale e a 18 anni partì per Morrovalle (MC) per seguire il noviziato presso i Padri Passionisti assumendo il nome di Gabriele dell'Addolorata. La scelta della vita religiosa per lui fu radicale fin dall'inizio. Durante il noviziato coltivò un grande amore per il Cristo Crocifisso e la Madonna Addolorata. Infatti, oltre al voto di diffondere la devozione al Cristo Crocifisso, comune a tutti i Passionisti, Gabriele prese anche quello di diffondere la devozione per la Madonna dell'Addolorata. Venne presto colpito dalla tubercolosi, ma mantenne tutte le sue forme abituali di mortificazione del corpo, e mantenne la sua abituale allegria, al punto che gli altri novizi erano desiderosi di passare il tempo al suo capezzale. Prima che potesse venire ordinato sacerdote, Gabriele morì, il 27 febbraio 1862, all'età di 24 anni, nel convento passionista di Isola del Gran Sasso (TE) stringendo al petto un'immagine della Madonna Addolorata. .Papa Benedetto XV ha canonizzato Gabriele nel 1920. Nel 1926 Pio XI lo ha dichiarato patrono della gioventù cattolica, e nel 1959, Giovanni XXIII lo ha dichiarato patrono dell'Abruzzo, dove passò gli ultimi tre anni della sua vita. Invocano la sua protezione gli studenti, i seminaristi, i novizi. È particolarmente ricordato e venerato dagli emigrati abruzzesi sparsi in ogni parte del mondo. ...Altri Santi del giorno San Basilio e Procopio Decapolita, Monaci (VIII sec.)

martedì 26 febbraio 2013

PENSIERI SPARSI DEL 26 FEBBRAIO 2013

PENSIERI SPARSI DEL 26 FEBBRAIO 2013

“Vivere

 vuol dire…

guardare avanti”

Dino
Oggi, su questo Blog
hanno scritto o commentato
Dino Secondo Barili, Teresa Ramaioli, Pier Luigi Valli, Vice Miazza, Carlo Vergani, Roberto May, Carlo Senna, Giovanna Cattaneo, e d e l w i e s s, Annamaria Mennitti,

JOSEF ... E L'AVVENTURA IN LIBRERIA racconto di Dino Secondo Barili

26 FEBBRAIO 2013
ALMANACCO DI STORIA PAVESE
Trivolzio – 26 febbraio 2013 – Martedì – ore 12.00
Intrigo …
…a Pavia
(Queste storie, anche se raccontate come vere,
sono frutto di fantasia,
pertanto non hanno  nulla a che vedere
con persone reali o fatti realmente avvenuti)
racconto del Martedì
 Josef …e l’avventura in Libreria
La Libreria non è solo il negozio dove si vendono libri, ma anche un luogo di incontro. Se la Libreria è medio grande, con tanti libri… le persone si fermano volentieri a guardare le ultime novità. E’ anche l’occasione per fare incontri “speciali” … Come è accaduto a Josef un anno fa. Josef, trentacinque anni, scapolo, laureato in Psicologia, giovanotto ben piantato, era appassionato di libri e di viaggi. Appena aveva un minuto libero, leggeva. Appena poteva… partiva per un viaggio (breve o lungo… non aveva importanza). Ovvio che il viaggio influenzava la scelta dei libri. Un pomeriggio di sabato di un anno fa, Josef era in una Libreria di Pavia. I suoi occhi passavano da un libro all’altro, da un titolo all’altro…Gli occhi del laureato in Psicologia si posarono su un titolo… “Accadde a Genova…”. Un libretto non tanto grande, con la copertina verde… scritto da una donna. Josef lo prese tra le mani. Lesse le poche frasi che comparivano nel risvolto di copertina. Dicevano... “Due persone non si incontrano mai per caso. Anche Franco e Mary, due Laureati in Psicologia, si trovavano a Genova per un corso di aggiornamento. Mary era di Pavia, Franco di Roma… “ In quell’istante, una ragazza bellissima si era avvicinata a Josef e l’osservava mentre leggeva. “Come mai le interessa quel libro?” – Josef guardò la ragazza . Non l’aveva mai vista. Sentita la domanda, rispose con gentilezza. “Sono interessato ai libri… libri di viaggi, libri di avventure. Come mai mi ha fatto una simile domanda?” .La ragazza bellissima si chiamava Monica. Aveva venticinque anni, bionda, occhi azzurri … era di Genova. “Sono l’autrice del libro.” Josef cambiò atteggiamento. Un po’ per il fascino della ragazza….un po’ perché non aveva mai conosciuto una scrittrice. Capì che poteva essere il momento di dare una svolta alla propria vita. Le ragazze con quali aveva avuto una relazione… non erano “ciò” che desiderava. Erano brave ragazze, ma non aveva quel quid che le distingueva, che le rendeva uniche. Ora, invece, c’era Monica, la scrittrice del libro che aveva tra le mani. E cosa poteva nascondere quel libro? Josef si trovò subito a suo agio. “E’ il primo libro?… oppure ne ha scritti altri?” – “E’ il terzo… e tra breve ne uscirà un quarto… Perché non andiamo in un Bar a prendere un caffè? Così posso rispondere a tutte le sue domande? Cosa ne dice se ci dessimo del tu?” Josef fu ben felice di usare il “tu” e  di continuare la conversazione… che divenne piacevolissima. Josef e Monica passarono la serata del sabato insieme. … La domenica, i due, decisero di vedersi a pranzo e nel pomeriggio partirono per Genova. E’ passato un anno… e Josef e Monica sono ancora felicemente insieme. - Questo è il 178° “racconto breve” scritto dal 2 settembre 2012. Il progetto – sfida è di scrivere 365 racconti in 365 giorni. Un racconto al giorno. Riuscirà il sottoscritto a raggiungere tale traguardo? Vedremo… “Se son rose fioriranno”. Buona giornata a tutti. Dino
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ORIGINE DEL NOME - PAOLA - di Vice Miazza

Il nome "PAOLA" di origine latina significa "piccola di statura"..... femminile del nome Paolo, riprende l'antico soprannome, poi divenuto nome personale in età imperiale, Paulus. Si è diffuso in ambienti cristiani per il culto di numerosi santi e sante: sono infatti ben cinquanta i santi con questo nome riconosciuti dalla Chiesa

OGGI, SANTA PAOLA di Vice Miazza

ce25 febbraio 2013 11:17
26 febbraio "SANTA PAOLA DI SAN GIUSEPPE DI CALASANZIO", al secolo Paula Montal Fornés, nacque in una famiglia modesta di artigiani di Arenys de Mar presso Barcellona. All'età di dieci anni rimase orfana di padre e dovette aiutare la madre lavorando come merlettaia. Ebbe da presto la vocazione all'insegnamento alle giovani povere e prive di istruzione. Fondò a Figueras, insieme ad una sua amica, Inés Busquets, la sua prima scuola femminile, cui seguirono altre. Da sempre ammiratrice dell'opera di San Giuseppe Calasanzio, nel 1846, a Sabadell, introdusse in una delle sue scuole alcuni padri Scolopi che l'aiutarono ad elaborare delle costituzioni ispirate a quelle dell'ordine maschile. Il 2 febbraio del 1847, con l'approvazione dell'arcivescovo di Barcellona, la Montal e tre compagne fecero la loro professione dei voti relagiosi dando formalmente vita al nuovo istituto. In questo senso l'ordine si distingueva per emanare un quarto voto detto voto di insegnamento. Le Religiose delle Scuole Pie ottennero il pontificio di lode nel 1860. Alla sua morte, avvenuta a Olesa de Pontserrat il 26 febbraio 1889, l'ordine contava 308 suore e 38 novizie, dedite all'educazione di 3.464 studenti in 19 scuole diffuse in tutto il territorio spagnolo. Beatificata nel 1993, è stata proclamata Santa da papa Giovanni Paolo II il 25 novembre 2001. L'opera educativa di Madre Paula Montal Fornés di San Giuseppe Calasanzio, continua oggi nella Chiesa, in particolare attraverso oltre 800 Religiose Scolopie, distribuite in 112 comunità, che educano circa 30.000 alunni in 19 nazioni dei quattro continenti. Altri Santi del giorno: Sant'Alessandro di Alessandria, Patriarca (IV sec)- Sant' Andrea di Firenze, Vescovo ( sec. IX)

domenica 24 febbraio 2013

PENSIERI SPARSI DEL 25 FEBBRAIO 2013

PENSIERI SPARSI DEL 25 FEBBRAIO 2013
“Il sapere…
e la buona educazione
non passano di moda”
Dino
Oggi, su questo Blog
hanno scritto o commentato
Dino Secondo Barili, Teresa Ramaioli, Pier Luigi Valli, Vice Miazza, Carlo Vergani, Roberto May, Carlo Senna, Giovanna Cattaneo, e d e l w i e s s, Annamaria Mennitti, Enrico Ciubini, la scrivana.  

ISABELLA E IL SOGNO DI UNA VITA racconto di Dino Secondo Barili

25 FEBBRAIO 2013
ALMANACCO DI STORIA PAVESE
Trivolzio – 25 febbraio 2013 – Lunedì – ore 12.00
Intrigo …
…a Pavia
(Queste storie, anche se raccontate come vere,
sono frutto di fantasia,
pertanto non hanno  nulla a che vedere
con persone reali o fatti realmente avvenuti)
racconto del Lunedì
 Isabella e il sogno di una vita
Nella società attuale accadono fatti che spesso vengono sottovalutati. Uno di questi fatti è “il tempo che passa e la società che cambia”. Basta vedere i bambini… Ieri, erano bambini, poi ragazzi, dopo studenti delle superiori …. e via fino all’Università… dove i bambini di “qualche anno prima” non si riconoscono più. Oggi, il tempo passato nello studio, nel conseguimento di un Titolo… e nella conquista di un lavoro occupa buona parte della vita di una persona. Cambiano gli ambienti frequentati, cambiano le amicizie. Nascono nuovi interessi. E’ stato così anche per la Dott. Isabella, trent’anni, bella presenza, cultura invidiabile… passioni da vendere. In particolare, Isabella, fin dalle elementari aveva il “pallino dell’arte”… disegno, pittura scultura. I momenti in cui aveva “tempo libero”, per Isabella, erano “tempi” dedicati all’arte. Suo nonno materno la osservava e la incitava a coltivare l’arte… in forza del detto “impara l’arte… e mettila da parte”. Era proprio quello che aveva fatto Isabella in anni di studio fino al raggiungimento della Laurea. Si sa che, da sola, la Laurea non apre le strade del lavoro… Se una persona vuole essere indipendente e autonoma… deve avere un proprio lavoro, un proprio reddito, una propria fonte di guadagno. Isabella si trovò a trent’anni a fare i conti con una società “complessa” e tanta voglia di vivere la propria vita. Due anni fa, dopo aver toccato con mano quanto fosse difficile “aprirsi un varco”, decise di tentare nuove strade. Per prima cosa, “non” si chiuse in sé stessa. Secondo, mantenne buoni rapporti con amici e parenti. Terzo, inseguì caparbiamente il proprio sogno di un lavoro… un lavoro che le desse da vivere. Quarto, “coltivò l’arte”… del disegno, della pittura e della scultura. Non sono molte le persone che hanno il “dono dell’arte”, cioè la passione per un tipo di attività che offre pochi sbocchi economici. Isabella però era una ragazza testarda e, senza dimenticare lo studio, continuò a fare arte, visitare mostre, seguire conferenze… e l’evoluzione del settore artistico. Per esempio, oggi, ci sono pochi “circoli artistici”… ma ci sono. Si tratta di un mondo quasi sconosciuto, da neofiti. Poche sono le persone che seguono con passione “percorsi artistici”. Due anni fa, Isabella, conobbe a Milano un gruppo ristretto di persone che avevano fatto dell’arte la “loro vita”. Si ritrovavano tutte le domeniche pomeriggio per un incontro dedicato ad un autore famoso. Durante uno di tali incontri, Isabella, fece conoscenza con un Signore sui cinquant’anni, che era stato invitato a tenere una conferenza. Il Signore (che si chiamava Guido) dopo la conferenza, aveva chiesto alla decina di persone presenti in sala se c’era qualcuno che si era dedicato al restauro di mobili antichi. Isabella alzò la mano e da quel momento il discorso artistico si concentrò sull’importanza di conservare il patrimonio dei mobili d’arte. Isabella venne invitata per un colloquio presso un Castello dove c’erano tantissimi mobili da restaurare. Il responsabile dell’operazione era il Signor Guido, il quale assunse Isabella come propria collaboratrice… Si sa che gli interessi comuni uniscono le persone molto di più dei “titoli”… Cosi il rapporto tra Isabella e il Signor Guido divenne sempre più stretto fino a diventare… marito e moglie. - Questo è il 177° “racconto breve” scritto dal 2 settembre 2012. Il progetto – sfida è di scrivere 365 racconti in 365 giorni. Un racconto al giorno. Riuscirà il sottoscritto a raggiungere tale traguardo? Vedremo… “Se son rose fioriranno”. Buona giornata a tutti. Dino
Vedi anche: dinosecondobarili      

LIBRI E GENTILEZZE di Teresa Ramaioli

LIBRI…E
GENTILEZZE
  di
Teresa Ramaioli
Gli anni passano, i tempi cambiano, la società, pure… e la gentilezza va a farsi benedire. Non sembra vero. Fino a non molti anni fa, gli uomini cedevano il passo alle donne, salutavano con deferenza. Ora non più. C’è la parità. Forse, ci sarà anche la parità, ma ci sono cose che non passano di moda. Per esempio: la gentilezza. Gentilezza vuol dire “garbata attenzione, delicatezza, grazia”. Un atto di cortesia non fa mai male. Teresa

ELOGIO DEL BUONSENSO di Pier Luigi Valli

ELOGIO
DEL BUONSENSO
di
Pier Luigi VallI
In una società come la nostra … (votata al “benessere”), la prima e più importante cosa da fare è (o dovrebbe essere) “l’uso del buonsenso”. Se si guarda sul dizionario della lingua italiana, “buonsenso” vuol dire: “Capacità naturale dell’individuo di giudicare rettamente, soprattutto in vista delle necessità pratiche”. Ci sarebbe da scrivere un libro sulle volte in cui “serve il buonsenso”. A quanto pare, però, anziché usare “la capacita naturale” di cui sopra… si preferisce alimentare lo scontro sui “principi”… con il risultato che abbiamo sotto gli occhi ogni giorno.  Pier Luigi

GUARDARE AL FUTURO di Carlo Vergani

GUARDARE AL FUTURO
E LE AZIONI
di
Carlo Vergani
Ciao Dino – Il tempo atmosferico di questi giorni non ci aiuta. Sembra che faccia apposta per tenerci sotto pressione. A volte basta una breve passeggiate per scaricare le tensioni. Invece, complice il mal tempo, si è costretti a stare in casa, chiusi tra quattro mura. Ecco, allora, l’importanza di passare all’azione. Si può leggere un libro, una rivista… ma bisogna scegliere da quale parte si vuole andare. L’importante che “la lettura” alimenti l’ottimismo. Serve sempre. Carlo

CINEMA & STORIA di Carlo Senna

CINEMA
&
STORIA
di
Carlo Senna
Gli appassionati dei film di storia si rendono conto che ogni Regista tratta la “storia” a modo suo. Cioè, mette in evidenza fatti e personaggi per dimostrare che “la storia è un fatto personale”… e ognuno la vede come vuole. C’è chi condanna e chi assolve. Chi esalta e chi sminuisce l’importanza dei fatti. Esiste una verità storica? Ma… forse… chi lo sa?   Carlo

TEMPO DI PRIMAVERA di Roberto May

TEMPO
DI PRIMAVERA
di
Roberto May
Ieri è stata una giornata eccezionalmente complessa dal punto di vista atmosferico. Coloro che soffrono per il “tempo che fa”… ieri avevano tutte le ragioni per lamentarsi. Acqua, neve… neve, acqua… con un’alternanza senza precedenti. Come fa, una persona a non desiderare il sole? la primavera? il cielo sereno?  Speriamo che sia questione di giorni. Roberto

ORIGINE DEL NOME - LUIGI - di Vice Miazza

Il nome "LUIGI", di origine germanica, significa: "glorioso combattente", È uno dei nomi più diffusi in Italia, in particolar modo tra i maschili. All'origine del nome Luigi è il francone Hlodowig, da cui derivano anche Aloisio, Clodoveo, Lodovico. Ma Luigi, pur nascendo dalla stessa base, riprende più direttamente il francese antico Loois, diventato poi Louis. La diffusione del nome è avvenuta grazie al culto di vari santi

OGGI, SAN LUIGI VERSIGLIA di Vice Miazza

5 febbraio "SAN LUIGI VERSIGLIA".....Luigi Versiglia nacque a Oliva Gessi, in provincia di Pavia, il 5 Giugno 1873 A dodici anni venne inviato a Torino, a studiare nell'istituto dei Salesiani di Don Bosco; allora non pensava ancora di divenire sacerdote, ma veterinario. Conobbe don Bosco, che lo affascinò a tal punto da fargli cambiare idea, così, a 16 anni, decise di emettere i voti religiosi nella congregazione dei Salesiani. Dopo aver completato gli studi superiori, frequentò la Facoltà di Filosofia all’Università Gregoriana di Roma e le ore libere le trascorreva fra i giovani. Venne ordinato sacerdote nel 1895 a soli 22 anni. L’anno dopo fu nominato direttore e maestro dei novizi nella Casa di Genzano di Roma, carica che tenne per dieci anni, durante i quali si distinse per le notevoli capacità formative sui futuri sacerdoti. Fin dal principio la sua aspirazione, erano le missioni. Nel 1906 partì per la Cina: a Macao fu direttore spirituale della casa salesiana, dove espletò un intenso lavoro sia spirituale sia materiale, specie in favore degli orfani. Nel 1920 fu consacrato vescovo e nominato vicario apostolico di Shiuchow, nella regione del Kwangtung, nel sud della Cina. Qui il vescovo Versiglia continuò il suo lavoro, fu un vero pastore, completamente dedito ai fedeli e nonostante le molte difficoltà, in un tempo di gravi tensioni sociali e politiche, che culmineranno con la nascita della nuova Repubblica cinese, il Vescovo riuscì a dare una solida struttura alla diocesi, realizzando un seminario, alcune case di formazione, delle residenze, un orfanotrofio, scuole, casa di riposo per anziani e lavorando notevolmente nell’opera catechistica. Il 23 febbraio 1930, insieme al giovane missionario, don Callisto Caravario nato a Courgné il 18 giugno 1903 e ordinato sacerdote nel 1929, il vescovo Versiglia era a Shiuchow per la visita pastorale nella missione di Linchow. Li accompagnavano anche alcuni ragazzi e ragazze, che avevano studiato a Shiuchow. Il 25 febbraio un gruppo di pirati di orientamento bolscevico fermò la barca del vescovo, cercando di prendere le ragazze. Il vescovo e don Caravario lo impedirono con tutte le loro forze. Vennero picchiati con forza e infine fucilati. Era 25 febbraio 1930. Mons. Luigi Versiglia e don Callisto Caravario furono dichiarati martiri nel 1976 da papa Paolo VI; papa Giovanni Paolo II li beatificò il 15 maggio 1983, e furono canonizzati il 1° ottobre 2000. Altri Santi del giorno: San Callisto Caravario, Sacerdote, Martire (1903-1930) - San Cesario di Nazianzo (330-369), Medico, fratello di S. Gregorio Nazianzeno - S. Aldetrude, Vergine e badessa (VI sec.)

PENSIERI SPARSI DEL 24 FEBBRAIO 2013

PENSIERI SPARSI DEL 24 FEBBRAIO 2013

 

“Quando un albero

ha radici profonde

lancia

 alto nel cielo

 il suo” concerto”

 di rami e foglie”

Dino



Oggi, su questo Blog
hanno scritto o commentato
Dino Secondo Barili, Teresa Ramaioli, Pier Luigi Valli, Vice Miazza, Carlo Vergani, Roberto May, Carlo Senna, Giovanna Cattaneo, e d e l w i e s s, Annamaria Mennitti, LuceDiCristallo.

FEDERICA E ROBERTA racconto di Dino Secondo Barili

24 FEBBRAIO 2013
ALMANACCO DI STORIA PAVESE
Trivolzio – 24 febbraio 2013 – Domenica – ore 12.00
Intrigo …
…a Pavia
(Queste storie, anche se raccontate come vere,
sono frutto di fantasia,
pertanto non hanno  nulla a che vedere
con persone reali o fatti realmente avvenuti)
racconto della Domenica
 Federica e Roberta … a Roma
Nella vita ci sono periodi piacevoli e periodi meno piacevoli. A volte le situazioni sono così complicate che non c’è via d’uscita. Bisogna lasciar fare al tempo. Ci sono, invece, periodi in cui … tutto dipende dalla volontà dell’individuo. Come nel caso di Federica, una bella ragazza, trentacinque anni, ragioniera in uno studio di commercialista, con posto di responsabilità. All’ufficio, Federica dedicava molto più tempo di quanto dovuto per contratto. Del resto era una sua scelta personale. Il Titolare dello Studio, Dott. Filippino, cercava in tutti i modi di spingere Federica a dedicarsi anche alla sua vita privata. La risposta era sempre la stessa. “Per fare che cosa? I miei interessi sono qui, circoscritti all’ufficio…” – “E, no.” – ribatteva il Dott. Filippino – “Fatti degli amici… e uno che sia più amico degli altri.” Un sabato di due anni fa, Federica si prese una giornata di permesso. Voleva vedere se era possibile “allargare” i propri orizzonti. Si recò in una palestra poco lontano da casa sua. Come entrò, si trovò gli occhi addosso del gruppo di uomini e donne, quasi tutti della sua età, che sudavano… per raggiungere una “perfetta forma fisica”. Parlò con il Responsabile del servizio il quale illustrò tutte le attività che si potevano svolgere … ed i corrispondenti benefici. Federica memorizzò ogni cosa e disse che ci avrebbe pensato. Dopo due passi fuori della Palestra, la Ragioniera, aveva già deciso. “Non ci avrebbe più messo piede…Non era il suo ambiente”. Per quella mattina si era già stancata di cercare… Sentì il desiderio di gustare un caffè in Piazza della Vittoria. Si incamminò per Corso Cavour. Ad un certo punto, la “ragioniera dello studio di commercialista” si accorse che “camminare per la città” le dava un certo benessere, un “non so che” di piacere… Se avesse avuto un’amica con cui parlare avrebbe elencato i benefici del camminare tra la gente, tra persone reali alle quali non doveva dire nulla e loro non dovevano dire nulla a lei. Non come in ufficio dove le persone entravano con mille problemi e volevano la soluzione subito. Federica, sorseggiò adagio un caffè bollente in un Bar di Piazza della Vittoria mentre i suoi occhi vagavano pigri e rilassati sulle persone che andavano e venivano. Ad un tratto individuò una figura  conosciuta. Era Roberta la sua compagna alla scuola media, con la quale si era trovata bene. Era sola ad un tavolino. Decise di salutarla. “Roberta… come stai?” – Roberta sorrise e l’invitò a sedersi. Le due ex compagne cominciarono a parlare del più e del meno. Ad un tratto Roberta ebbe un’idea. “Federica… perché non organizziamo una bella vacanza di una settimana a Roma?” Federica ci pensò un secondo…”Perché no? Non mi ricordo di essere stata a Roma. Sono certa che una vacanza a Roma mi farà bene.” In pochi giorni Roberta e Federica organizzarono il viaggio. Siccome Roberta aveva due amici, Franco e Alessandro (due quarantenni benestanti, scapoli, sempre disponibili per viaggi e vacanze) decise di chiedere loro se erano disponibili per un eventuale viaggio. Franco e Alessandro non aspettavano altro. Le coppie si formarono in un baleno. Alessandro mise gli occhi su Federica e siccome (il giovanotto) subiva il fascino femminile se ne innamorò subito. A Roma Alessandro ha sempre tenuto sottobraccio Federica… la quale ricambiava con piacere. Al termine della vacanza i due erano già fidanzati…. Un anno dopo… sposi felici. E… la “favola” continua anche ora…- Questo è il 176° “racconto breve” scritto dal 2 settembre 2012. Il progetto – sfida è di scrivere 365 racconti in 365 giorni. Un racconto al giorno. Riuscirà il sottoscritto a raggiungere tale traguardo? Vedremo… “Se son rose fioriranno”. Buona giornata a tutti. Dino
Vedi anche: dinosecondobarili

LIBRI E FEBBRAIO di Teresa Ramaioli

LIBRI…E
FEBBRAIO
  di
Teresa Ramaioli
Gli anni non sono tutti uguali… e nemmeno i mesi. Febbraio, quest’anno, riserva ogni giorno nuove sorprese…Sembra che non debba finire mai… Anche nei mesi di febbraio degli anni passati si sono verificati fenomeni atmosferici insoliti, ma quest’anno sembra muoversi in modo speciale. Su febbraio si potrebbe scrivere un libro… anzi è già stato scritto. Basta cercarlo. Teresa

ELOGIO DELLA FIDUCIA di Pier Luigi Valli

ELOGIO
DELLA FIDUCIA
di
Pier Luigi Valli
La fiducia è una cosa seria… quindi merita un “elogio” particolare. Nella fiducia entrano parecchi fattori. Un fattore… è l’aspetto fisico. Per esempio, una persona ispira fiducia … e un’altra no. Secondo esempio… è che quando una persona ispira fiducia deve avere delle caratteristiche tali per cui il suo modo di porsi è una garanzia… in tutti i sensi. Il comportamento…. è quindi la conseguenza della fiducia. Pier Luigi

GUARDARE AL FUTURO di Carlo Vergani

GUARDARE AL FUTURO
E LE NOTIZIE
di
Carlo Vergani
Ciao Dino – Ieri al TG ho sentito la notizia che nel 2012, in Italia, sono aumentate le “Partite IVA” del 2,2 per cento. Questa è una bella notizia positiva. Vuol dire che la gente ha fiducia soprattutto in sé stessa e conta sulle proprie idee e sulla propria voglia di lavorare “in proprio”. Tutte le volte che si verifica un fenomeno del genere è ben augurante per il futuro. Carlo

CINEMA & CANZONI di Carlo Senna

CINEMA
&
CANZONI
di
Carlo Senna
La trama di molti film sono state costruire sulla base di una canzone di successo. La canzone e il suo testo hanno ispirato e condotto per mano gli autori del copione. Il risultato è stato spesso positivo. Molte volte la canzone ha assunto una nuova veste da “filo conduttore della storia”. A volte basta una canzone per migliore l’umore…  Carlo

TEMPO DI PRIMAVERA di Roberto May

TEMPO
DI PRIMAVERA
di
Roberto May
Anche se ieri è nevicato (poco) la primavera (quella vera) è alle porte. Basta guardare i cespugli con le prime gemme diffuse. Non si tratta di essere ottimisti… è proprio così. La primavera è dietro l’angolo. L’inverno, quest’anno, l’ha fatta da padrone, ma ha i giorni contati. Ogni giorno è quello buono per vedere il sole alto nel cielo. Roberto

ORIGINE DEL NOME TOMMASO di Vice Miazza

Il nome "TOMMASO", di origine aramaica, significa "gemello"........ È un nome diffuso in tutta Italia soprattutto in Lazio e in Sardegna,..........Alla base è il soprannome dell'apostolo dei Vangeli divenuto famoso per la sua incredulità a proposito della Resurrezione di Cristo, fatto a cui credette solo dopo averne toccato le piaghe con il dito. Da quell'episodio il nome Tommaso è stato assunto come simbolo di incredulità, riferito alle persone che non credono finchè non sperimentano i fatti con la propria mano. È un nome ampiamente diffuso in ambienti cristiani per il culto dello stesso apostolo

OGGI, SAN TOMMASO MARIA FUSCO di Vice Miazza

24 febbraio "BEATO TOMMASO MARIA FUSCO"..........Tommaso Maria Fusco, settimo di otto figli, nacque a Pagani il 1° dicembre del 1831. Il padre farmacista e la madre, la nobildonna Stella Giordano, educarono i loro figli alla pietà cristiana e alla carità verso i poveri. A 16 anni entrò nel Seminario di Nocera e il 22 dicembre 1855 venne ordinato sacerdote. Subito aprì nella propria casa una scuola privata e, nei locali della confraternita del Corpo di Cristo, una “cappella serotina”per giovani di ogni grado e condizione sociale. Il 28 aprile 1857 fu ammesso nella Congregazione dei Missionari nocerini. Nel 1861 la scuola mattinale per i bambini fu chiusa e sempre nella sua casa, aprì una scuola di teologia per i giovani sacerdoti, per l'abilitazione al ministero del confessionale, nello stesso anno istituì la «Compagnia (sacerdotale) dell'Apostolato Cattolico» per le missioni popolari che nel 1874 ebbe l'approvazione dal Papa Pio IX. Profondamente colpito dalla disgrazia di un'orfana, vittima della strada, il 6 gennaio giorno dell'Epifania del 1873, don Tommaso Maria fondò la Congregazione delle «Figlie della Carità del Preziosissimo Sangue». Don Tommaso Maria continuò a dedicarsi al ministero sacerdotale con predicazione di esercizi spirituali e di missioni popolari; e su questa itineranza apostolica nacquero le numerose fondazioni di case e orfanotrofi che segnarono la sua eroica carità, ancora più intensa specialmente nell'ultimo ventennio della sua vita. Nel 1880 fu vittima di una terribile calunnia, tramata da due sacerdoti rivali e spalleggiata dai signorotti del paese, che si concluse più tardi con la confessione, in pubblica piazza, del colpevole e la dichiarazione dell’innocenza assoluta e totale di don Tommaso da parte del Tribunale ecclesiastico di Nocera Inferiore. Morì il 24 febbraio 1891. Il 7 febbraio 2001 Papa Giovanni Paolo II° lo ha proclamato beato. Altri Santi del giorno: S. Modesto di Treviri, Vescovo (V sec.)

sabato 23 febbraio 2013

PENSIERI SPARSI DEL 23 FEBBRAIO 2013

PENSIERI SPARSI DEL 23 FEBBRAIO 2013

 

“L’ uomo e la donna

 affondano le proprie  radici…

nel loro passato

 ed

 in quello dei loro antenati”

Dino


Oggi, su questo Blog
hanno scritto o commentato
Dino Secondo Barili, Teresa Ramaioli, Pier Luigi Valli, Vice Miazza, Carlo Vergani, Roberto May, Carlo Senna, Giovanna Cattaneo, e d e l w i e s s, Annamaria Mennitti, apungi1950

LA DOTT. LAURA E IL TOUR IN FRANCIA racconto di Dino Secondo Barili

23 FEBBRAIO 2013
ALMANACCO DI STORIA PAVESE
Trivolzio – 23 febbraio 2013 – Sabato – ore 12.00
Intrigo …
…a Pavia
(Queste storie, anche se raccontate come vere,
sono frutto di fantasia,
pertanto non hanno  nulla a che vedere
con persone reali o fatti realmente avvenuti)
racconto del Sabato
La Dott. Laura e il tour in Francia
La Dott. Laura, cinquantacinque anni, vedova senza figli, aveva un metodo sicuro per ricaricarsi. Ogni anno si concedeva una vacanza. Una gita di un paio di settimane insieme ad un’amica con la quale aveva particolare confidenza. Lo scorso anno, però, ha dovuto pensarci un po’. Le sue due colleghe d’ufficio (Nadia e Daniela) insistevano perché la Dott. Laura riducesse le vacanze ad una settimana e si concedesse un “ritocchino alle labbra”. Nell’animo della Dottoressa era nato un senso di colpa. Quando era in vita suo marito (deceduto cinque anni prima) c’erano state parecchie discussioni. Lui, considerava il “ritocchino alle labbra” assolutamente superfluo… le labbra di Laura erano perfette così. Alla fine, nella mente della Dottoressa prevalse “la gita di due settimane”. Veramente più che una gita… era un “tour” durante il quale Laura avrebbe rivisto località che aveva già apprezzato parecchi anni prima. Il tour partiva da Parigi. Raggiungeva la costa atlantica della Francia, la Normandia, ed avrebbe percorso la Valle della Loira con quella bellissima schiera di Castelli che lasciano i visitatori a bocca aperta. Anche l’amica Roberta era una appassionata dei Castelli della Loira. Anzi, era una vera esperta della storia della Valle. Non finiva mai di parlarne, raccontare fatti ed aneddoti. Durante il tour, un distinto signore francese, sui sessant’anni (facente parte la comitiva dei turisti), si era interessato ai racconti di Roberta. Ascoltava ed apprezzava ogni storia. Sembrava pendere dalle sue labbra… Alla Dott. Laura venne il sospetto che il “gentile, elegante, distinto signore francese” (il cui nome era Louis) fosse molto interessato, non solo ai racconti, ma anche agli occhi verdi dell’amica. Ne parlò a Roberta la quale si schernì. “Ma no. Non può essere. Sono sposata e non ho velleità per la testa. Sono convinta, invece, che Louis sia proprio interessato alle mie storie.” Laura non insistette. Il dubbio era rimasto. Un giorno in cui era programmata la visita facoltativa ad un Castello poco noto, Roberta si sentì poco bene. Preferì rimanere in Albergo. Laura era quasi decisa a tenere compagnia all’amica. Louis, invece, insistette affinché la Dott. Laura, visitasse il Castello. Louis avrebbe fatto da “cicerone” solo per lei e lei non voleva deludere il signore francese. Si lasciò convincere. Il Castello non era grande, ma bellissimo. Sembrava uno di quei “giocattoli” che le bambine disegnano per porvi il loro principe azzurro. Louis prese l’iniziativa. Volle fare da “cicerone vero” a Laura… stanza per stanza, corridoio per corridoio, scalone per scalone. Nell’ultima e più bella stanza del Castello, c’era un quadro…Louis, dopo aver parlato dell’autore… concluse dicendo. “Signora Laura. Ora, posso rivelarle il motivo per il quale l’ho portata fino a questa stanza. Vede le labbra della donna rappresentata nel quadro? Sono le sue labbra. E’ da quando l’ho vista salire sul pullman del tour che la osservo. Sono proprio le sue labbra.” – “Come faceva a sapere di questo quadro, di quelle labbra… e tutte le cose che mi ha raccontato su questo Castello?” – Louis tergiversò un poco…poi, “Il Castello è il mio. La donna del quadro è una mia antenata del 1600… Se non si offende, vorrei invitarla a passare un mese in questa mia dimora. Mia ospite …per una vacanza da sogno…Cosa ne dice?” - Questo è il 175° “racconto breve” scritto dal 2 settembre 2012. Il progetto – sfida è di scrivere 365 racconti in 365 giorni. Un racconto al giorno. Riuscirà il sottoscritto a raggiungere tale traguardo? Vedremo… “Se son rose fioriranno”. Buona giornata a tutti. Dino
Vedi anche: dinosecondobarili

LIBRI E GIARDINO di Teresa Ramaioli

LIBRI…E
GIARDINO
  di
Teresa Ramaioli
Tra qualche giorno sarà primavera. E’ il momento di sfogliare i libri che riguardano il giardino. Coloro che ne possiedono uno sono fortunati perché possono iniziare una nuova avventura. Il giardino in sé non è solo un angolo personale, ma “il mito” in cui far crescere i “propri fiori”. Teresa.

ELOGIO DEL RINNOVAMENTO di Pier Luigi Valli

ELOGIO
DEL RINNOVAMENTO
di
Pier Luigi Valli
La vita è un continuo rinnovarsi. Il rinnovamento avviene ogni giorno e ogni giorno è una nuova opportunità. Non bisogna avere paura del futuro, ma comprenderlo e coglierne le potenzialità. Ovvio, che per fare questo occorre un continuo aggiornamento delle proprie idee e del proprio sapere. Pier Luigi

GUARDARE AL FUTURO di Carlo Vergani

GUARDARE AL FUTURO
E LE STATISTICHE
di
Carlo Vergani
Ciao Dino – Ieri ho fatto la seguente osservazione. Stando alle statiche economiche pubblicate in questi giorni dai vari organismi (anche europei) noi italiani siamo in mare di guai. Queste previsioni, secondo me, sono un po’ come le previsioni del tempo. L’altro giorno sarebbe dovuto arrivare un’incredibile ondata di freddo polare. Il freddo è effettivamente arrivato. E’ passato… e siamo sopravvissuti. Sarà così anche per le statistiche economiche? Carlo