martedì 3 gennaio 2017

4 dicembre 2017

Mini racconto 69 di Dino Secondo Barili CARLA E IL CAFFE’ AL BAR Ogni giorno è un giorno nuovo e bisogna partire con il piede giusto. Una settimana fa, Carla, bellissima quarantenne pavese … alta, bionda, occhi azzurri e gambe da fine del mondo … si è alzata con un cerchione alla testa (almeno così le era sembrato). Pensò subito al rimedio … un bel caffè in Piazza della Vittoria nel Bar del più fantasioso barista di Pavia: Franchino. A volte il caffè non basta … ci vuole qualcosa in più, quel quid che si chiama fantasia … La fantasia è come il peperoncino sulla pastasciutta. Non si vede, ma si sente … specialmente nei bucatini alla Amatriciana. Carla non aveva ancora messo piede nel Bar di Franchino e l’amica e coetanea Osvalda l’aveva passata ai raggi X. “Carla, cosa hai fatto questa notte? Dalla faccia che ti ritrovi … posso immaginare la notte di fuoco” La quarantenne si preoccupò. Prima di rispondere doveva guardarsi allo specchio. Non ha fatto fatica. Nel Bar di Franchino ci sono specchi dappertutto. Carla reagì. “Osvalda hai proprio ragione. Ho una faccia da schifo, ma non ho fatto quello che hai pensato tu” Ci sono amiche che hanno la bocca di fuoco … “Ecco, vedi, è proprio lì … il guaio. Sono le notti di fuoco che fanno bene alla salute. Altro che cura di bellezza. La bellezza è … nel letto” Il discorso sarebbe andato ancora per le lunghe se non fosse intervenuta Rosalda, altra bocca di fuoco. “Carla e Osvalda ho bisogno di voi. Sto allestendo una nuova rivista dialettale pavese. Mi servono due come voi per dare colore alle scene. Cosa ne dite?” Carla e Osvalda si ricordarono di quando erano all’asilo dalle Suore … ed erano salite per la prima volta sul palco. Accettarono l’offerta immediatamente. Il volto di Carla cambiò espressione … divenne gioioso come non lo era da parecchio tempo. Ma il colpo di teatro non si è fatto attendere. Nel Bar di Franchino è entrato il Regista TV Rosalindo, un cinquantenne che più figo non poteva essere. Al seguito aveva un gruppo di cinquantenni da fine del mondo i quali hanno perso subito la testa per Carla, Osvalda e Rosalda. Si sa che la gente di teatro non finisce mai di stupire. Decisero sull’istante di provare la scena del bacio. Facile immaginare cosa è successo. Il Regista Rosalindo ha inforcato la cinepresa pensando al suo prossimo film, mentre le tre favolose quarantenni pavesi provavano la scena del bacio tra le braccia di tre gagliardi cinquantenni campioni di “bacio all’italiana”. Del resto si sa … il bacio accende la passione … e con la passione nasce la voglia e la gioia di vivere. Mini racconto 69 di Dino Secondo Barili

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