domenica 6 dicembre 2015

UNA CANZONE AL GIORNO

BUON LUNEDI’ … DA PAVIA 7 dicembre 2015 “Meglio i ricordi … dei rimpianti (in amore)” Dino 60 “una canzone al giorno” Rosanna Fratello “La spagnola” “La spagnola” è stata scritta da Vincenzo Di Chiara (1864 – 1937) nel 1906. La canzone ha fatto ballare milioni di italiani … e continua a farlo in moltissime sale da ballo. Soprattutto ha contribuito enormemente a creare quell’insuperabile “immagine della donna spagnola” … bella, focosa, ineguagliabile. Il sogno di molti uomini italiani. Basta la musica … si dirà. Ma servono anche le parole. “Di Spagna sono la bella/ Regina son dell’amor” Altro che storie. E’ proprio quello che l’uomo (vero) cerca disperatamente. “Tutti mi dicono stella/ stella di vivo splendor” Con una donna così, l’uomo è … fritto e mangiato! “Stretti stretti/ nell’estasi d’amor” Momenti magici che un uomo non dimentica e vuole rinnovare … sempre. Cosa fare? Basta ascoltare la voce calda ed appassionata di Rosanna Fratello … “La spagnola s’amar così/ bocca bocca la notte e il dì” Con simili parole/inviti … ed una musica così … la vita è un sogno e la spagnola è al centro del sogno. Buon ascolto. Dino

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  1. CALENDARIO DELL’AVVENTO--- 8 DICEMBRE ----BABBO NATALE----- Era la notte della vigilia di Natale e tutti, in paese, aspettavano l’arrivo di Babbo Natale. Tutti tranne una bambina di nome Valentina. Valentina si era convinta che Babbo Natale non fosse mai esistito e che fosse tutta un’invenzione. -Valentina ma cosa dici?!? Babbo Natale esiste!- le ripeteva il padre. Ma Valentina non voleva cambiare idea. La bambina si addormentò presto ma nel cuore della notte venne svegliata da un rumore fortissimo. Valentina chiamò il padre e insieme uscirono, solo col pigiama, per vedere cos’era successo. -Ahi ahi, che botta e che mal di schiena- disse un vecchio paffuto dai capelli bianchi e dalla barba lunga. Valentina spalancò gli occhi e il cuore le si gonfiò di gioia. Dietro al vecchio c’era una grande slitta trainata da renne. -Babbo Natale ma sei davvero tu?- urlò la bambina correndo incontro al vecchio -Oh oh oh, ma certo che sono io. Io esisto nel cuore dei bambini e ho sentito che il cuore di un bambino mi chiamava. Sono corso qui ma, ahimè, le luci natalizie mi hanno distratto e sono precipitato- -Babbo Natale, ma io avevo smesso di credere in te. Non sono stata io a chiamarti- -Babbo Natale, ti ho chiamato io- disse il papà -Anche se sono adulto, nel mio cuore non ho smesso di essere un bambino e avevo bisogno di te per far sì che anche il cuore di mia figlia rimanesse sempre bambino. Dopo aver sistemato slitta e renne, tutti e tre volarono felici nel cielo per distribuire regali a tutti i bambini. Dopo quella notte Valentina non smise mai di credere nel Natale. ---Buona lettura Teresa Ramaioli


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