sabato 26 maggio 2012

PENSIERI SPARSI DEL 27 MAGGIO 2012

PENSIERI SPARSI DEL 27 MAGGIO 2012

“Le difficoltà presenti
possono essere un utile stimolo
per raggiungere tempi migliori”
Dino

2 commenti:

  1. Ciao Dino,...hai ragione,..le difficolta di oggi possono essere un utile stimolo,...nel "darsi veramente da fare",...e impegnarsi in qualsiasi modo ...... per raggiungere tempi migliori........Vice
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  2. Ciao Dino, domani la chiesa ricorda San Bernardo da Mentone Abate dell’XI secolo……………………

    Secondo la più antica biografia del santo, contenuta in un panegirico i cui manoscritti più antichi risalgono al sec. XII-XIII, nacque ad Aosta da nobile famiglia valdostana agli inizi del sec. XI e venne inviato a compiere gli studi a Parigi, da dove tornò, giovane brillante ed apprezzato, qualche anno più tardi. Entrato fra il clero della città, divenne Arcidiacono del capitolo della cattedrale. Il suo zelo apostolico lo condusse a predicare non soltanto nella sua diocesi, ma fino a Novara e Pavia. Qui nel mese di Aprile del 1081 si incontrò con l’Imperatore Enrico IV per convincerlo a non discendere in armi contro il pontefice Gregorio VII, che lo aveva nuovamente scomunicato, dopo averlo umiliato a Canossa quattro anni prima. Ritornato a Novara vi morì il 12 giugno 1081 e fu sepolto tre giorni dopo nella basilica di S. Lorenzo.
    Bernardo è molto più conosciuto come fondatore dell’ospizio del Gran S. Bernardo, opera non ricordata nel panegirico, ma attribuitagli dalla tradizione successiva. Più che fondatore in senso stretto, però, Bernardo sarebbe stato il restauratore di un vecchio convento già esistente fin dal sec. VIII e distrutto dai Saraceni nel sec. X. La regina Ermengarda di Borgogna, signora del luogo, lo donò a Bernardo che edificò poco distante, proprio sul valico alpino, un ospizio cui assegnò le entrate del vecchio convento. L’opera si dimostrò molto utile, ed i pellegrini che attraversavano le Alpi ne trassero grandi vantaggi. I chierici che abitavano l’ospizio seguivano forse, all’inizio, le norme del Capitolo di Aosta, ma dal 1222 divennero canonici regolari sotto la regola di s. Agostino. A Bernardo è attribuita anche la fondazione dell’ospizio sul Piccolo S. Bernardo, ma ciò è meno sicuro.
    Subito dopo la morte Bernardo fu venerato dai fedeli. Agli inizi del sec. XII, forse ad opera del vescovo di Novara, Riccardo (1123), ebbe luogo la « elevazione » del suo corpo, atto che equivaleva alla canonizzazione vescovile. In quell’occasione le reliquie di Bernardo furono poste in un altare dove rimasero fino al 1552, anno della distruzione della chiesa, dopo il quale furono trasferite nella cattedrale di Novara. Nel 1681 Bernardo fu solennemente canonizzato ed il suo culto si estese nella Valle d’Aosta, nel Piemonte, in Lombardia, nel Vallese e nella Savoia.
    Nel 1923 Pio XI lo proclamò patrono degli alpinisti.
    Rare e non anteriori al sec. XV, sono le raffigurazioni del santo; tutte, però, pongono in grande rilievo i suoi più comuni attributi. Il più frequente è la croce in forma di “alpenstock” che ricorda ai fedeli la protezione esercitata dal santo su tutti i viandanti della montagna.
    Assai comuni sono anche la torre con una sola finestra, che rievoca la fuga di Bernardo dalla torre in cui era stato rinchiuso dal fratello, e il demonio incatenato, posto a simboleggiare la sua vittoria sui malvagi spiriti delle cime alpine.
    Fra gli attributi più recenti figurano una piccozza, un paio di sci e uno dei cani che del santo appunto presero il nome e che vengono ancor oggi addestrati nei due ospizi alpini. Fra le immagini più significative di Bernardo sono, nel XV sec., una vetrata della Certosa di Pavia (1477) e un riquadro delle vetrate, oggi purtroppo andate distrutte, della Cattedrale di S. Giovanni a Lione……….Vice

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