sabato 5 maggio 2012

Racconto del sabato: I SEGRETI DEL TICINO di Dino Secondo Barili

racconto del sabato
I SEGRETI DEL TICINO
di
Dino Secondo Barili
Secondo varie leggende il Ponte di Barche di Bereguardo riserva molte sorprese. Claudia, studentessa universitaria milanese, frequentatrice assidua del fiume Ticino, appena poteva, trascorreva il tempo libero sul Ponte di Barche. Il 24 giugno dello scorso anno, festa di San Giovanni, anticamente ritenuta magica, si trovava sul Ponte e guardava l’acqua scorrere sotto i … i propri piedi. Ad un tratto la molletta che fermava i lunghi capelli biondi si staccò e cadde nel fiume. Claudia fece appena in tempo a vederla scivolare sul fondo del fiume con i tre brillanti di cui era ornata. I brillanti, erano il regalo del suo fidanzato Flavio che era partito da un mese per un master negli Stati Uniti. Che fare? Gettarsi nel fiume e mettere a repentaglio la proprio vita? Stava meditando sul da farsi quando una zingara apparve improvvisamente accanto a lei…e parlò: “Nulla per caso si perde… e nulla per caso si ritrova. Se vuoi recuperare il tuo gioiello devi tornare per tre giorni, alle sei del mattino, su questo Ponte. La terza mattina recupererai ciò che hai perduto.” Claudia non ebbe neppure il tempo ribattere. La zingara… si era già allontana. La studentessa milanese non credeva alle leggende. Dopo averci pensato un po’, dopo aver desistito dal gettarsi in acqua… tornò a casa. La notte la passo contando le pecore, girandosi e rigirandosi nel letto… chiudendo gli occhi pochi secondi… per poi svegliarsi… come da un incubo. Alle cinque del mattino, Claudia, era già in piedi. “Perché non tentare ciò che aveva suggerito la zingara?” In fondo sono le idee pazze che fanno girare il mondo. Alle sei del mattino, la studentessa, era già sul Ponte di Barche. E così fece il giorno successivo. Il terzo giorno, nel punto stesso in cui aveva perso la molletta ferma-capelli c’era una barca. Nessuno nei dintorni. Attese… Dopo parecchio tempo giunse un giovanotto … alto, bruno, con i capelli lunghi, un corpo scultoreo e bruciato dal sole. “Scusi.” – disse Claudia – “Mi è caduta nel fiume la molletta per i capelli. E’ ancora lì, in fondo, proprio dove brillano tre piccoli occhietti.” Il bel giovanotto prese la reticella con un lungo manico e in un attimo recuperò il gioiello che consegnò alla ragazza. “Signorina, mi spiace doverglielo rammentare, ma si racconta che tutti gli oggetti perduti… e recuperati nel fiume meritano una ricompensa” – disse candidamente il giovanotto. “Quanto vuole?” rispose pronta la studentessa… “ A me basterebbe un bacio…” Fu così che, lo scorso anno, Claudia passò una splendida estate sulle rive del Ticino a Bereguardo.   Buona giornata a tutti Dino

Nessun commento:

Posta un commento