martedì 29 maggio 2012

Pensieri sparsi del 30 maggio 2012


PENSIERI SPARSI DEL 30 MAGGIO 2012

“Avere fiducia in sé stessi…
quando le cose vanno bene, è facile.
Bisogna avere fiducia in sé stessi…
quando le cose vanno male…
Solo così
si dimostra il vero coraggio.”
Dino

2 commenti:

  1. Ciao Dino,...è vero,....anche se molto difficile, quando le cose vanno male, bisogna cercare, in tutti i modi, di avere fiducia in sé stessi......solo così,....si superano gli ostacoli....Vice

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  2. Ciao Dino Domani si festeggia SANTA CAMILLA BATTISTA VARANO, Clarissa del XVI secolo….………………
    Figlia illegittima del principe Giulio Cesare da Varano signore di Camerino, Camilla nacque il 9 aprile 1458 e crebbe a corte sotto lo sguardo di Giovanna Malatesti sposa del “magnifico signore”.
    Il padre Giulio Cesare da Varano, sperava e sognava per lei un matrimonio splendido, con qualche grande signore dei dintorni, anche perché Camilla cresceva di bell’aspetto e di svegliata intelligenza.
    ”Tutto il tempo,…….scriverà poi nel libro sulla Vita spirituale,……lo spendeva in suonare, cantare, ballare, passeggiare e in vanità e in altre cose giovanili e mondane che da queste discendono”. Ma nella vita della giovane, bella e colta Camilla Varano, principessa di Camerino, c’era un piccolo segreto, che conosceva soltanto lei, ed era il voto della “lacremuccia”. Ancora bambina dopo aver ascoltato una predica sulla passione di Gesù, Camilla si era proposta di “buttare una lacremuccia sola sola, per memoria di quella passione”, ogni venerdì della settimana.
    Furono quelle segrete lacrimucce a fare il più splendido vezzo spirituale alla giovane principessa, la quale così ornata misticamente, chiese al padre di entrare, non in un palazzo signorile , ma in un poverissimo convento dove si seguiva la dura regola di Santa Chiara. Dopo una lunga e ostinata resistenza, Giulio Cesare Varano, la cui volontà era legge per tutti i suoi sudditi, dovette piegare il capo davanti alla ferma decisione della figlia. Con la morte nel cuore permise che la sua Camilla entrasse a Urbino, non come principessa sposa di principe, ma a piedi nudi, per chiudersi in un convento di Clarisse, dove prese il nome di Suor Battista.
    Per medicare il suo orgoglio ferito, Giulio Cesare Varano, non potè fare altro che rinnovare ed ampliare, a Camerino, il monastero di Santa Maria Nova, per avere più vicina la figlia, ormai sposata per sempre a Gesù.
    Nelle segrete mura di quel monastero, Suor Battista ebbe visioni e rivelazioni che il padre spirituale le impose di descrivere. Così nacquero, nell’intimità della cella, quelle opere che dovevano diventare famose nella letteratura mistica del ‘500: …I dolori mentali di Gesù,….La vita spirituale,….Le considerazioni sulla Passione,….Il trattato della purità del cuore,……Le preghiere e le Poesie.
    Mentre la clarissa stabiliva la propria vita nella contemplazione, Cesare Borgia assaliva la città di Camerino, uccidendo spietatamente Giulo Cesare Varano e i suoi due figli. Suor Battista ebbe per essi altre lacrime segrete, pregando a lungo, ma perdonando l’uccisore. La sua massima era: “Fare il bene e patire il male” e patirlo non da soli ma con Gesù, sulla Croce.
    Camilla Battista, che aveva ardentemente desiderato di morire per essere con Cristo, fu accolta nella gloria di Dio il 31 maggio 1524 durante un’epidemia di peste. Il suo corpo, riesumato a pochi anni dalla morte, fu sepolto nella Chiesa delle Clarisse di Camerino, dove tuttora si trova.
    Riconosciuto da Gregorio XVI nel 1843 il culto ininterrotto a lei attribuito, nel 1891 Leone XIII approvò gli atti del processo che, in vista della canonizzazione, si era svolto presso la Curia Arcivescovile di Camerino e nel 1893 approvò i suoi scritti. Benedetto XVI l’ha canonizzata il 17 ottobre 2010……Vice

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