domenica 11 dicembre 2016

12 dicembre 2016

Miniracconto 59 REBECCA E LA MANO NELLA SCATOLA Una settimana fa, Rebecca, venticinque anni … alta, bionda, occhi azzurri e gambe da fine del mondo … era in crisi. Crisi nera. Da poco aveva conseguito la laura con 110 e lode e quello stesso giorno si era lasciata con il fidanzato. Cosa fare? Inutile farsi delle menate inutili. Si rivolse al suo Psicologo di fiducia, il Dott. Danilo, un sessantenne che ne sapeva una più del diavolo. Il Dott. Danilo conosceva Rebecca fin dalla nascita. Era amico di famiglia e conosceva padre e madre. Inoltre era un tipo che andava per le spicce “pane al pane vino al vino” Dopo aver ascoltato la venticinquenne ha detto la sua. “Rebecca, hai conseguito la laurea? Bene. Anzi, molto bene … ma è solo l’inizio. Adesso sposati e vai subito a prendere dei figli …” Rebecca non ci ha visto più. “Dott. Danilo, è proprio per questo che sono qui. Mi sono lasciata con il fidanzato” Il sessantenne fece finta di guardare il soffitto e soffermare lo sguardo su una crepa inesistente. “Rebecca … dopo un Papa se ne elegge un altro. Però, sposati e fai come ti ho detto … non tirarla vecchia. La vita è troppo breve per cincischiare. I figli sono la “vera laurea della donna”. I figli sono il futuro. Il tuo futuro. In essi vive il tuo sangue … e il sangue non è acqua. E’ vita, è sapere, è futuro. Anzi, guarda. Voglio darti una mano. Presso una Università di Milano è in corso un programma “figli, futuro del mondo e della società” Rivolgiti alla Dott. Valeria. E’ l’ideatrice del programma” Rebecca aveva mille idee per la testa, ma quelle del Dott. Danilo non erano da scartare. Prese il biglietto con l’indirizzo del Corso e si avviò verso l’uscita. Ad un tratto il Dott. Danilo ha richiamato la venticinquenne. “Rebecca, Rebecca, mi sono dimenticato di chiederti di fare un rito. Metti la mano in questa scatola, chiudi gli occhi ed esprimi un desiderio” La venticinquenne fece quanto consigliato dal suo Psicologo di fiducia. Dopo il rito decise di fare quattro passi lungo Viale della Libertà a Pavia. Un viale alberato dove il traffico non manca mai. Si sentiva quasi rilassata, quando … una Ferrari rossa fiammante si è fermata a pochi passi. “Scusi Signorina, potrebbe dirmi come trovare questo indirizzo?” Rebecca lesse l’indirizzo. “Ma questo è il Palazzo dove abito io …” La venticinquenne osservò l’uomo che l’aveva interpellata … un bellissimo quarantenne che più affascinante di così non poteva essere. Rebecca si incuriosì. “Scusi come mai quell’indirizzo?” Ormai … l’uomo al volante della Ferrari rossa fiammante desiderava conoscere qualcosa in più della bellissima venticinquenne che aveva davanti. “Sono il Dott. Giorgio, il nuovo proprietario dell’Attico … Le spiace farmi da guida?” Rebecca incuriosita da come si mettevano le cose invitò l’uomo girare a destra e guidare fino in fondo alla via. Rebecca l’avrebbe raggiunto a piedi. Quando le coincidenze sono tante non è esclusa “la mano del Destino” Infatti i due, Giorgio e Rebecca non si sono lasciati più. In viale Libertà è iniziata la loro storia d’amore che continua … con un grande avvenire. Miniracconto 59 di Dino Secondo Barili

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