sabato 17 dicembre 2016

18 dicembre 2016

Miniracconto 62 ANDREA E IL CLUB DELLE IDEE Una settimana fa, L’Architetto Andrea, cinquant’anni portati alla grande, abitante a Pavia, era giù di corda. Veramente non era giù di corda … era sul disperato. Da un mese non riusciva più a realizzare un progetto. Aveva la testa completamente vuota. Non aveva più idee. Per un Architetto in piena attività di servizio è una vera e propria tragedia. Persino il viso del cinquantenne esprimeva il suo disagio. Se ne accorse anche la Signora Cesira, la sessantenne Portinaia del Palazzo in cui abitava. “Architetto Andrea da un po’ di tempo la vedo distrutto … cosa le è capitato? Posso fare qualcosa per lei?” A volte basta una parola, una domanda dalla persona dalla quale meno te la aspetti per sputare il rospo. “Signora Cesira, Signora Cesira sapesse come sono nei guai … non ho più idee. Sono rimasto senza idee. Ho provato persino a prendere qualche pillola propagandata su Internet. Niente da fare. Zero idee, prima … zero idee dopo” La Signora Cesira era troppo furba per credere alle parole del cinquantenne. Le Portinaie poi hanno occhi e orecchie dappertutto. Ne sanno una più del Diavolo. Secondo informazioni riservate, l’Architetto Andrea era stato piantato dalla fidanzata. Lei voleva sposarsi, lui no. Insomma, una storia vecchia come il mondo. Questa volta, però, la Signora Cesira ha pensato di intervenire. “Architetto Andrea, io potrei darle una mano, lei, però, deve fare un piccolo sforzo” Quando una persona è nei guai si attacca a qualsiasi possibilità … fosse anche un’illusione. La Signora Cesira aveva la capacità di trasformare tutto in “attimi di attesa”. “Architetto Andrea … in via del tutto riservata le posso dire che a Roma è stato creato il Club delle Idee. Segretaria del Club è mia nipote Gesualda. Questo è il biglietto da visita. Se vuole può telefonare per l’appuntamento” Era fatta. A volte, tentar non nuoce. L’Architetto Andrea partì immediatamente per Roma. Prima di telefonare, però, si concesse una visita alla Scalinata Trinità De’ Monti. E’ stato proprio mentre scendeva dalla scalinata che è gli scivolato un piede. Si è trovato seduto dolorante su gradino … tutto ammaccato. A soccorrerlo ci pensò una bellissima trentenne … alta, bionda, occhi azzurri e gambe da fine del mondo. Dopo essersi ripreso con notevole sforzo il cinquantenne volle sdebitarsi offrendo un caffè alla bellissima trentenne. Chiese il suo nome. La risposta è stata fulminante. “Sono Gesualda, Segretaria del Club delle idee” L’Architetto Andrea era sempre stato scettico sulle “infinite vie del Destino”. Questa volta, però, è caduto tra le braccia della bionda trentenne. Si è innamorato pazzamente … ed improvvisamente la sua mente si riempì di nuove idee. Miniracconto 62 di Dino Secondo Barili

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