venerdì 30 dicembre 2016

31 dicembre 2016

Mini racconto 66 di Dino Secondo Barili ROSELLA … A MARSIGLIA Una settimana fa, Rosella, bellissima quarantenne pavese … alta, bionda, occhi azzurri e gambe da fine del mondo … non era soddisfatta della vita che stava conducendo. Nei suoi quarant’anni aveva fatto mille cose. Si era laureata con 110 e lode. Aveva studiato musica. Aveva creato un Coro al quale dedicava la vita … ma non era soddisfatta. Lunedì della settimana scorsa, appena alzata dal letto, si guardò allo specchio. Si osservò profondamente negli occhi e … “Basta … adesso Basta. Ho bisogno di amare e di essere amata. Da oggi cambio regime. Al primo posto l’Amore … quello con la A maiuscola” Dopo essersi preparata telefonò in Ufficio per chiedere una giornata di permesso. Il Titolare è andato su tutte le furie. “Anche tu a casa. Possibile che le assenze devono avvenire tutte e solo al Lunedì?” Dopo aver bisticciato per un bel po’ al telefono, Rosella l’ha avuto vinta. Ora si trattava di fare. Un conto è dire … un conto è fare. Quando una persona non ha le idee chiare fa la cosa più semplice di questo mondo … prende il primo treno che gli capita a tiro. Rosella mentalmente aveva deciso. Sarebbe andata a Marsiglia … A Marsiglia? … a fare cosa? (magari a prendere un caffè … da Pavia a Marsiglia è un attimo). Inutile farsi domande, la vita è avventura. Va presa per quella che è … con un po’ di follia. Al mattino del lunedì Piazza della Stazione FS di Pavia è affollatissima. Rosella era ancora nel Viale della Stazione quando si sentì chiamare. “Rosella. Rosella … cosa fai da queste parti? Non dovevi essere in Ufficio?” Era il suo vicino di casa, il Dott Gianluca, un cinquantenne da fine del mondo … con una differenza … Rosella era proprietaria dell’appartamento nel Palazzo in cui abitava … mentre Gianluca era il proprietario dell’Attico che occupava l’intero perimetro del Palazzo. Rosella non perse tempo. “Gianluca … vado a Marsiglia” Il cinquantenne è rimasto di stucco. Anche lui doveva andare a Marsiglia. La cosa l’incuriosì. Volle saperne di più. Ormai Rosella e Gianluca si guardavano negli occhi come ipnotizzati un dall’altro. Come non si erano mai guardati prima. La vita cambia nel giro in pochissimi secondi. Gianluca aveva i minuti contati. “Allora, Rosella, a Marsiglia ci andiamo insieme?” La quarantenne pavese si rese conto che nulla sarebbe stato più come prima. Gianluca aprì lo sportello della Ferrari rossa fiammante. Rosella prima di prendere posto … incollò le sue labbra su quelle di Gianluca. Un bacio talmente caldo, lungo ed appassionato che al cinquantenne gli parve di sentire “La Marsigliese” … del resto la vita è fatta di coraggio, di voglia e di gioia di vivere. Le cose … o si fanno subito o non si fanno mai. Mini racconto 67 di Dino Secondo Barili

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