mercoledì 27 febbraio 2013

DEBORA racconto di Dino Secondo Barili

27 FEBBRAIO 2013
ALMANACCO DI STORIA PAVESE
Trivolzio – 27 febbraio 2013 – Mercoledì – ore 12.00
Intrigo …
…a Pavia
(Queste storie, anche se raccontate come vere,
sono frutto di fantasia,
pertanto non hanno  nulla a che vedere
con persone reali o fatti realmente avvenuti)
racconto del Mercoledì
 Debora
Nella vita occorre molta fantasia per poter sopravvivere. Un antico saggio diceva che la fantasia è un’ottima medicina in tutte le situazioni… e a tutte le età. Specialmente tra i 35 – 45 anni quando le persone (uomini e donne) si mettono in mente di fare tante cose….e poi, fanno quello che possono. A quarantacinque anni, infatti, una donna ha già percorso un bel po’ della sua vita. Ha inseguito tanti sogni …e, spesso, alcuni li ha anche realizzati. E’ stato così anche per Debora, quarantacinque anni, nubile, bella donna, Ragioniera Dirigente di una  Agenzia di Pubblicità la quale, dal niente, aveva costituito un gruppo di persone assai affiatato. Nel gruppo faceva parte, Vincenzo, cinquant’anni, bell’uomo, scapolo, estroso, il genio “della compagnia”, il quale oltre ad essere un vulcano di idee, era terribilmente irrequieto. Vincenzo non era mai soddisfatto di ciò che faceva. Una ne realizzava… e tre ne pensava. Inoltre, nella vita non era stato molto fortunato sentimentalmente. Era sempre alla ricerca dell’anima gemella, la donna con quale avrebbe realizzato (o voluto realizzare) il suo sogno d’amore. Debora sapeva che in un “gruppo”, la presenza di un “genio” è indispensabile. Pertanto tollerava tutti capricci di Vincenzo, le sue improvvise fughe, le assenze (spesso ingiustificate). Un anno fa, il “genio” ebbe un’idea fuori del comune. Dovendo realizzare un progetto pubblicitario per una grande Industria, propose a Debora e a tre collaboratori,di recarsi in un bosco sulle rive del Ticino. Debora, come responsabile del gruppo, non aveva alternative. Con le belle maniere aveva dovuto lasciar fare a Vincenzo. “Il genio” aveva avuto una delle sue “insolite” idee…far recitare la parte della “bella addormentata nel bosco” a  Debora… A volte sembra facile realizzare una pubblicità, ma oltre alla fantasia occorre anche un’immaginazione fuori della norma. Vincenzo aveva studiato la scenografia, la trama, i personaggi… Lui, il “genio” sarebbe stato il Principe che avrebbe svegliato la “bella addormentata” … accanto al prodotto pubblicizzato  Durante le riprese Vincenzo avrebbe “baciato” Debora, ma … il bacio non era avvenuto. Troppo timido il Principe… troppa attesa da parte della ”bella addormentata”. La pubblicità aveva avuto successo, ma quel “bacio mancato” aveva lasciato il segno. Ogni tanto Debora ci pensava e non riusciva a spiegarsi la mancanza di coraggio da parte di Vincenzo. Debora, però, era una donna pratica, decisa, volitiva. Aveva deciso che Vincenzo sarebbe stato “suo”. Doveva solo trovare il modo. Come? Si inventò un progetto pubblicitario… inesistente. Questa volta, però, lei non sarebbe stata la “bella addormentata”(in attesa del bacio), ma “la Fata Morgana” che avrebbe liberato (con un bacio) il Principe dai tentacoli di una “piovra”. A Vincenzo bastava dare uno “spunto” per farne una commedia. E così fu. Debora in più di un’occasione si avvicinava al Principe e lo liberava dai tentacoli… Tra una “liberazione e l’altra” il viso di Debora sfiorava quello di Vincenzo il quale, sensibile com’era alle donne, fini tra le braccia della bella Ragioniera dell’Agenzia di Pubblicità… e trovò finalmente, tranquillità, felicità e piacere.     - Questo è il 179° “racconto breve” scritto dal 2 settembre 2012. Il progetto – sfida è di scrivere 365 racconti in 365 giorni. Un racconto al giorno. Riuscirà il sottoscritto a raggiungere tale traguardo? Vedremo… “Se son rose fioriranno”. Buona giornata a tutti. Dino
Vedi anche: dinosecondobarili       

1 commento:

  1. 28 febbraio "SAN DANIELE ALESSIO BROTTIER" ........... Daniele Alessio Brottier, nacque il 7 settembre 1876 a La Ferté-Saint-Cyr nella diocesi di Blois. Entrò in seminario nel 1890, e venne consacrato sacerdote il 22 settembre del 1899, a 23 anni, dopo aver espletato il servizio militare. Nel 1902 entrò come novizio nella Congregazione dello Spirito Santo ad Orly presso Parigi, l’anno seguente emise i voti religiosi e partì quasi subito per il Senegal, colonia francese, ma rientrò dopo soli tre anni per motivi di salute. Ripresosi tornò nuovamente nel paese africano, ma i problemi di salute lo costrinsero a tornare definitivamente in Francia dove fondò l’Opera del “Souvenir Africain” con lo scopo di erigere la cattedrale a Dakar, capitale del Senegal. Da ex militare volle proporsi come cappellano dell’esercito durante la prima guerra mondiale e dal 1914 al 1917 si prodigò eroicamente nell’assistenza dei soldati sui campi di battaglia. Dopo la guerra fondò l'’Unione Nazionale Combattenti e diresse l’Opera degli orfani apprendisti di Autenil per 12 anni, incrementandone il numero e l’'efficienza, tanto che nel 1960 si contavano più di 2000 orfani e 20 Istituti. Morì il 28 febbraio 1936. E’ stato beatificato il 25 novembre 1984 da papa Giovanni Paolo II. Altri Santi del giorno: - Beata Antonia da Firenze, vedova; Beato Timoteo Trojanowski, sacerdote dell'Ordine dei Frati Minori Conventuali e martire.......

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