venerdì 22 febbraio 2013

OGGI, SANTA MARGHERITA DA CORTONA di Vice Miazza

22 febbraio "SANTA MARGHERITA DA CORTONA" .......Margherita nacque a Laviano (Perugia) nel 1247. Di umili origini, dall'età di diciassette anni visse come concubina con un nobile di Montepulciano, Arsenio, dal quale ebbe anche un figlio. Nel 1273 Arsenio, durante una battuta di caccia in una delle sue proprietà di Petrignano del Lago, venne aggredito e assassinato da un gruppo di briganti (La tradizione racconta di un cagnolino che la guida a ritrovarlo cadavere, nel bosco). Scacciata col figlio dai famigliari di Arsenio, rifiutata dal padre, si pentì della sua vita e si convertì. Si avvicinò ai francescani di Cortona, in particolare ai frati Giovanni da Castiglione e Giunta Bevegnati, suoi direttori spirituali e poi biografi: affidò la cura del figlio ai frati minori di Arezzo, e nel 1277 divenne terziaria francescana, dedicandosi esclusivamente alla preghiera ed alle opere di carità.La sua spiritualità pone attenzione particolare alla Passione di Cristo, in linea con quanto vissero Francesco d'Assisi, Angela da Foligno e più tardi Camilla da Varano. Margherita, infatti, visse numerose crisi mistiche e visioni. Diede vita ad una congregazione di terziarie, dette le Poverelle; fondò nel 1278 un ospedale presso la chiesa di San Basilio e formò la Confraternita di Santa Maria della Misericordia, per le dame che intendevano assistere i poveri ed i malati. Donna mistica, ma anche di azione, coraggiosa, ricercata per consiglio, fu attenta alla vita pubblica e, nelle contese tra guelfi e ghibellini, fu operatrice di pace presso i feudi di Montepulciano. Morì a Cortona nel 1297. Nel 1728 è stata proclamata santa da papa Benedetto XIII

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  1. 23 febbraio "SAN POLICARPO DI SMIRNE" ............Policarpo nacque nel 69 a Smirne da genitori cristiani e fu discepolo, dell'apostolo Giovanni, dal quale fu consacrato vescovo e fu messo a capo dei cristiani della città di Smirne. Divenne uno dei più autorevoli e stimati vescovi del suo tempo, tanto che nel 154 fu scelto come rappresentante della Chiesa d'Asia e inviato a Roma a discutere con papa Aniceto la questione della data di celebrazione della Pasqua. Fu maestro di Ieneo di Lione, fondatore delle chiese nelle Gallie e suo biografo. Come teologo, godette di grande autorità e fu uno dei pastori più stimati del tempo. Dei suoi numerosi scritti, rimane solo una lettea scritta alla comunità di Filippi (107 circa), in cui riferisce del viaggio di Ignazio di Antiochia a Smirne e dalla quale si ricavano numerose informazioni sugli usi e la fede dei primi cristiani. Durante l'impero di Antonino Pio, fu catturato per ordine del proconsole Stazio Quadrato: essendosi rifiutato di sacrificare per l'imperatore, fu condannato ad essere arso vivo nello stadio della sua città, visto che miracolosamente le fiamme non lo consumavano, il 23 febbraio 155, venne poi ucciso con la spada.

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