martedì 19 febbraio 2013

OGGI, SAN CORRADO CONFALONIERI di Vice Miazza

19 febbraio "SAN CORRADO CONFALONIERI", Eremita ...........Corrado nacque a Calendasco (Piacenza) nel 1290. Discendeva dalla nobile casata dei Confalonieri che, oltre ad abitare in Piacenza, avevano vasti feudi assegnati loro quale privilegio di essere una famiglia guelfa fedele alla Chiesa. All’età di venticinque anni ca., mentre era sontuosamente a caccia, con servi, cavalli, cani, furetti, e falconi, non riuscendo a stanare i conigli, fece appiccare il fuoco alla sterpaglia; l’incendio, alimentato dal vento, in un attimo bruciò tutto ciò che incontrava, tra cui boschi, case e capanne. Non riuscendo a domarlo, Corrado e i suoi scapparono verso casa, decisi a non far trapelare la verità. Saputasi la cosa in città, le guardie di Galeazzo Visconti, signore di Piacenza, andarono sul luogo, e, trovato un uomo, credendolo colpevole, lo condussero in giudizio, dove fu condannato a morte, perché il danno era stato grandissimo. La notizia della condanna colpì l'animo di Corrado, che non riusciva a darsi pace per quello che era successo a causa sua. Non esitò quindi a chiedere udienza al Signore di Piacenza, al quale dichiarò la propria colpevolezza, subendo la pesantissima pena della confisca di tutti i terreni per risarcire il danno fatto, ma in quanto nobile, evitò le punizioni corporali... Dopo aver pagato i danni causati si ritrovò in povertà, Corrado, in accordo con la moglie Giovannina, vendette gli averi restanti, diede il ricavato ai poveri decisero entrambi di votarsi alla religione: lui francescano terziario, lei clarissa. Nel progredire nel suo stato religioso ebbe modo di riflettere sulla sua scelta fino e prendere la decisione di lasciare Piacenza. Fatto un pellegrinaggio a Roma, se ne allontanò e si recò in Sicilia, giunto nella Val di Noto vi passò trent'anni, tra la preghiera, il servizio e il romitaggio. . Morì mentre era in preghiera, il 19 febbraio 1351.Venne seppellito nella Chiesa di San Nicolò a Noto, secondo le sue volontà. In seguito il corpo venne traslato nella Cattedrale di Noto ove è venerato da parecchi secoli

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  1. 20 febbraio "BEATA GIACINTA MARTO, Veggente di Fatima" ......... Giacinta Marto nacque l'11 marzo 1910 a Alijustrel, Parrocchia di Fatima, (Portogallo) settima ed ultima figlia di Manuel Pedro Marto e di Olimpia di Gesù. Nel 1916, all’età di sei anni, iniziò a lavorare come pastorella. Il 13 maggio 1917 si trovava a Cova da Iria, vicino alla località di Fatima, insieme al fratello maggiore Francisco e alla cugina Lucia dos Santos, a badare al gregge. Improvvisamente videro apparire una "Signora", che identificarono con la Madonna, che avrebbe rivelato loro tre segreti, noti come "Segreti di Fatima". Le apparizioni continuarono fino al 13 ottobre 1917, quando si verificò il fenomeno noto come Miracolo del sole. Secondo quanto raccontato da Lucia, all'epoca Giacinta era una bambina come tante altre: le piaceva giocare e ballare ed era un po’ permalosa. Dopo l'incontro con la Madonna, però, la sua vita e le sue abitudini cambiarono: Giacinta pregava molto, fino a quando, il 23 dicembre 1918, fu colpita, assieme al fratello Francisco, dal terribile virus della spagnola. Rispetto al fratello la malattia fu più lunga e dolorosa. Venne anche ricoverata, inutilmente, all'ospedale di Lisbona, dove morì il 20 febbraio 1920. Fu beatificata da Giovanni Paolo II il 13 maggio 2000. Giacinta Marto è la più giovane dei beati proclamati in questi anni da Giovanni Paolo II, proprio nel decreto sulle virtù eroiche dei due giovani pastorelli di Fatima, la Chiesa afferma che anche i bambini possono percorrere in pienezza la via della santità. Dal 1° maggio del 1951 i resti mortali di Giacinta riposano nella Basilica di Cova da Iria. Altri Santi del giorno: San Leone di Catania, Monaco Benedettino e Vescovo (720/789) - S. Eucherio di Orleans (Francia), Vescovo (VIII sec.).

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