venerdì 1 febbraio 2013

OGGI, SANTA CATERINA DE' RICCI di Vice Miazza

e01 febbraio 2013 14:17
2 febbraio “SANTA CATERINA DE' RICCI”...... Caterina, al secolo Alessandra De' Ricci, nacque a Firenze il 25 aprile 1523 da famiglia nobile. Rimasta orfana di madre a cinque anni, fu accolta nel monastero benedettino di San Pietro in Monticelli. Il 18 maggio 1535, appena dodicenne, entrò nel convento del Terz'Ordine Domenicano regolare di S. Vincenzo a Prato, dove il 18 maggio del 1535 ricevette dallo zio, Padre Timoteo Ricci, l'abito e il nome di suor Caterina. Suor Caterina fece della propria vita una predicazione vivente, grazie anche ai numerosi doni mistici straordinari. Per dodici anni, in una lunghissima estasi che si ripeteva ogni settimana, dal 1542 al 1554, dal mezzogiorno dei giovedì alle ore 16 del venerdì, riviveva momento per momento le diverse fasi del Calvario nella più intima comunione spirituale con la Vergine, e per l'intero corso della settimana portava impressi nella carne i segni di un'atroce sofferenza. La Vergine Addolorata le fece dono del Cantico della Passione, passato poi tra le preghiere ufficiali dell’Ordine. Divenuta per elezione priora del convento, governò per molti anni la Comunità con mirabile saggezza e prudenza. Il monastero divenne meta di pellegrinaggio anche da parte di principi, uomini illustri e prelati, e di chiunque cercasse nella Santa, consiglio, consolazione, di cui era generosa dispensatrice con tutti. Fu in amicizia con San Carlo Borromeo, con il fiorentino San Filippo Neri, con il Pontefice San Pio V, e con Santa Maria Maddalena de Pazzi. Dei numerosi rapporti con persone di ogni ceto e condizione resta un abbondantissimo epistolario, ricco di saggezza e di umanità. Morì il 2 febbraio 1590; fu beatificata nel 1732 e canonizzata nel 1746. Altre celebrazioni del giorno: Presentazione di Gesù al Tempio, - Beato Andrea Carlo Ferrari, Cardinale, Arcivescovo di Milano – San Floscolo di Orleans, Vescovo..

1 commento:

  1. 3 febbraio “SAN BIAGIO”..........Poco si conosce della vita di San Biagio. Si sa che fu medico e vescovo di Sebaste in Armenia e che il suo martirio è avvenuto durante le persecuzioni dei cristiani, intorno al 316, nel corso dei contrasti tra gli imperatori Costantino (Occidente) e Licino (Oriente).
    Catturato dai Romani fu picchiato e scorticato vivo con dei pettini di ferro, quelli che venivano usati per cardare la lana, ed infine decapitato per aver rifiutato di abiurare la propria fede in Cristo.
    Nella sua città natale, dove svolse il suo ministero vescovile, si narra che operò numerosi miracoli, tra gli altri si ricorda quello per cui è conosciuto, ossia, la guarigione, avvenuta durante il periodo della sua prigionia, di un ragazzo con una lisca di pesce conficcata nella trachea. Tutt’oggi, infatti, il Santo lo si invoca per i “mali alla gola”. Il corpo di Biagio fu deposto nella sua cattedrale di Sebaste ma, nel 732, una parte dei resti mortali venne imbarcata da alcuni cristiani armeni alla volta di Roma. Una improvvisa tempesta troncò, però, il loro viaggio a Maratea (PZ): qui i fedeli accolsero le reliquie del santo in una chiesetta, che poi diventò l’attuale basilica, sull’altura detta ora Monte San Biagio, sulla cui vetta fu eretta, nel 1963, la grande statua del Redentore, alta 21 metri. San Biagio è un Santo conosciuto e venerato tanto in Occidente, quanto in Oriente. Il suo culto è molto diffuso sia nella Chiesa Cattolica che in quella Ortodossa. Il 3 febbraio, nel mezzo della celebrazione liturgica, è tradizione introdurre una speciale benedizione alle “gole” dei fedeli, impartita dal parroco incrociando due candele e invocando la sua intercessione. San Biagio è protettore dei laringoiatri, suonatori a fiato, cardatori di lana, degli animali e delle attività agricole, secondo la leggenda guariva con un segno di croce gli animali ammalati. Altri Santi del giorno: Beata Giuseppina Nicoli, figlia della Carità - Leonio di Poitiers (F), Sacerdote

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