giovedì 10 novembre 2016

11 novembre 2016

Miniracconto 28 CLAUDIA E LE OPERETTE Claudia, bellissima quarantenne pavese, un mese fa, sera stufa di andare in Ufficio. Era quindici anni che tutti i giorni andava nello stesso Ufficio e da quindici anni ascoltava le solite lamentele, vedeva le solite facce, sentiva i soliti discorsi. Claudia si era resa conto che se avesse continuato così sarebbe inacidita come la sua collega Federica prossima alla pensione la quale non parlava altro che di mali, medici e malattie. Ne parlò con la sua amica del cuore. “Osvalda, non ne posso più. Mi sembra di essere diventata una scema. Se non cambio mestiere e ambiente finisco per andare dallo Psichiatra per una cura disintossicante” Osvalda capì che l’amica aveva bisogno di aiuto. “Claudia perché non provi a visitare qualche Museo. Ormai a Pavia ce ne sono parecchi. Ogni tanto ne scegli uno e vedi come ti senti” La quarantenne accettò il consiglio, ma l’accolse con riserva. Un anno prima aveva già tentato un simile esperimento. I risultati erano stati negativi. Tuttavia, per accontentare Osvalda ci provò. Quindici giorni fa, dopo aver visitato alcuni Musei cittadini tornò alla carica. “Osvalda, ti ringrazio del consiglio, ma i Musei non fanno per me. Roba vecchia … roba che non da emozione. La vita è fatta di emozioni” Osvalda capì che la quarantenne aveva bisogno di un consiglio serio, qualcosa di forte. “Claudia, ho un’idea. Tu hai una bella voce da mezzo soprano. Perché non provi a farne buon uso? Per esempio. Potresti incominciare a cantare nei pranzi conviviali di qualche Ristorante. Fai attenzione, però, non gratis … dietro compenso anticipatamente concordato. Io posso farti da manager. Cosa ne dici?” Quando una persona sa di avere dei sogni nel cassetto e si sente aiutata comincia a provare piacere. Il Piacere è l’anticamera dell’emozione. Osvalda era un’appassionata di Operette. Suggerì a Claudia una serie di pezzi con i quali cimentarsi. Anzi, per completare il suggerimento, Osvalda stessa avrebbe accompagnata l’amica come Presentatrice. Ormai era cosa fatta. La strada era aperta. A Milano ci sono tantissimi Ristoranti che tentano nuove idee per rallegrare la clientela. Dopo alcune serate, una settimana fa, Claudia venne invitata a cantare ad una cena di beneficenza. Presente alla cena c’era un affascinante Manager di Parigi il quale, dopo aver ascoltato la quarantenne pavese, le ha proposto molte serate a Parigi con un contratto vantaggioso. Si sa che non è mai troppo tardi per spiccare il volo. Chi non risica non rosica. Parigi è sempre Parigi. Miniracconto 28 di Dino Secondo Barili

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