sabato 26 novembre 2016

27 novembre 2016

Miniracconto 44 CAMILLA E UN SOGNO CHIAMATO VIENNA Quando una città, PAVIA, si trova adagiata sulla riva di un fiume bellissimo, IL TICINO, che scorre da migliaia di anni … per 500 chilometri dalla SVIZZERA a VENEZIA … è sicuramente una CITTA’ MAGICA. Magica per il sapere, l’Università. Magica per il bel vivere … nella quale può accadere (e accade) di tutto. Sabato della scorsa settimana è stato così anche per Camilla, bellissima trentenne pavese … alta, bionda, occhi azzurri e gambe da fine del mondo … abitante in un Palazzo sul Lungo Ticino. Nella notte aveva fatto un sogno … un sogno che sembrava reale. Sognò di essere a Vienna alla esibizione di un gruppo di ballerine che danzavano leggere come libellule famosi valzer viennesi. Al mattino, ancora frastornata dal sogno, Camilla ne parlò all’amica, al solito Bar di Strada Nuova mentre gustavano un favoloso caffè. “Iris, cosa vuol dire un sogno così?” Iris non era esperta in materia. Sapeva quel che sanno tutti. Rispose come risponde la maggior parte delle persone “Camilla … i sogni son desideri. Se fossi in te mi aspetterei la sorpresa …” Alla frase, il barista Franchino, solitamente molto professionale e riservato, accennò ad un sorriso malizioso. Camilla se ne accorse e … “Franchino cosa vorresti dire con quel sorriso malizioso?” Il barista aveva gettato l’esca. “Questo non è un Bar qualsiasi … qui, i desideri diventano realtà” Camilla ne approfittò. “Come dire che potrei andare a Vienna oggi stesso?” Non aveva terminato la frase e nel Bar entrò, imbronciato, il Dott. Giansiro , un settantenne favolosamente ricco abitante nello stesso Palazzo di Camilla. La trentenne notò lo sguardo corrugato. “Dott. Giansiro come mai così arrabbiato?” La risposta è stata immediata. “Come si fa non essere arrabbiati … Il mio compagno ed io dovevamo partire per Vienna … invece è a letto con la febbre. Preferisco perdere un biglietto aereo e uno allo spettacolo di danza … anche se ci vado malvolentieri” Camilla colse la palla al balzo. “Dott. Giansiro … se vuole l’accompagno io. Muoio dal desiderio di vedere uno spettacolo di danza a Vienna” Il volto del settantenne si illuminò. “Camilla, dici davvero? … allora possiamo partire subito. La Ferrari è pronta davanti al Palazzo. L’aereo non aspetta” Così sabato scorso Camilla realizzò il suo sogno viennese … A Vienna incontrò anche l’Amore con A maiuscola. Un quarantenne, bellissimo, funzionario internazionale di banca, il quale si innamorò pazzamente di Camilla appena la vide … e non la lasciò più. Miniracconto 44 di Dino Secondo Barili

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