martedì 29 novembre 2016

30 novembre 2016

Miniracconto 47 CARMELO E LE DONNE BIONDE Un mese fa il Dott. Carmelo, cinquant’anni portati alla grande, Commercialista nel milanese, abitante a Pavia, era arrabbiatissimo. Aveva sempre avuto un debole per le donne bionde … alte, occhi azzurri e gambe da fine del mondo. Nella sua vita di “latin lover” ne aveva incontrate parecchie. Negli ultimi anni, però, aveva cominciato a perdere i colpi. Nell’ultimo anno, poi, aveva avuto tre fidanzate … bionde … e tutte l’avevano mollato. Carmelo non voleva cadere in depressione. Il suo “fascino latino” lo sottolineava ogni mattina davanti allo specchio. Nella mente del cinquantenne, però, cominciavano a nascere dei dubbi. Ne parlò con il suo Collega Amedeo, un settantenne che ne sapeva una più del diavolo. “Carmelo, tu ti sei incapricciato con le donne bionde, ma sono donne difficili. Hanno un carattere travolgente … o tutto o niente” Il cinquantenne si inalberò. “Non è possibile. Mi è sempre andata bene. Solo nell’ultimo anno ho fatto qualche fiasco. Lo so che cinquant’anni si hanno una sola volta nella vita, ma la scienza dice che … è un’età in cui l’uomo è irresistibile” Il Dott. Amleto sorrise da vecchio marpione. “Carmelo parli così perché non hai ancora settant’anni e non hai conosciuto le donne more” Il cinquantenne rizzò le orecchie. “Cosa vorresti dire? Che sono meglio delle donne bionde?” Dopo un sospiro che sembrava il decalogo dell’amore … “Carmelo parli così perché non hai ancora conosciuto mia cugina … una trentenne, mora, ma carina ... Anzi, se vuoi te la presento stamattina al Bar durante la pausa caffè” Non l’avesse mai detto. Il Dott. Carmelo riprese tutta la sua verve di “latin lover” nel fiore degli anni. Alle dieci di mattina di un mese fa il cinquantenne era puntuale al Bar della Signora Giulia a due passi del Duomo di Milano. Quando vide Amleto in compagnia della cugina per poco non svenne. Alta, mora, occhi neri (come il carbon) … e gambe da fine del mondo. “Amleto ti presento mia cugina. Si chiama Caterina, ma per un cinquantenne come te … è … Lina, Lina … Anzi ha ottenuto sette giorni di ferie anticipate perché sicuramente vorrai portarla in vacanza a Parigi” Lina lasciava fare al marpione settantenne un po’ folle. Con lo sguardo, però, passava ai raggi X il cinquantenne ringalluzzito il quale si esaltò. “Certo che intendo portarla a Parigi. In parcheggio c’è già la mia Ferrari rossa fiammante con il motore acceso .... E pensare che ho perso tanto tempo con le donne bionde”. Miniracconto 47 di Dino Secondo Barili

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