domenica 6 novembre 2016

7 novembre 2016

Miniracconto 24 IRIS E IL CAFFE’ Una settimana fa, Iris ha compiuto quarant’anni e si è accorta improvvisamente di aver visto passare gli anni senza la realizzazione di alcuni suoi sogni … uno dei quali, visitare Parigi. Si rese conto che andare a Parigi da sola sarebbe stato complicato. Un po’ per clima che si respira. Un po’ per le notizie di cronaca. Chiese alla sua amica Fiorenza se era disposta a fare un viaggio con lei nella Capitale francese. L’amica non aveva mai svelato i propri segreti. Si lasciò andare. “Iris, io a Parigi ci sono stata due volte. La prima volta, a vent’anni con il mio fidanzato di allora, Carmelo. Non ho un bel ricordo di quel viaggio perché, appena tornati ci siamo lasciati. La seconda volta, a trent’anni con il mio fidanzato con il quale ho vissuto cinque anni stupendi. Se venissi con te, Parigi, mi farebbe solo male. Parigi è bellissima … ma bisogna andarci in coppia, da innamorati … o con la speranza di fare coppia per parecchio tempo. Se vuoi un mio consiglio … vai a Parigi … ma con l’uomo che ti fa la corte, che spasima per te. Allora vivi momenti incantevoli” Iris non perse una parola di ciò che ha detto Fiorenza. Ha fatto mente locale e il suo pensiero è corso subito al suo vicino di casa, il Dott. Filippo un cinquantenne, non bellissimo, ma con un’ottima posizione economica, il quale stravedeva per lei. Purtroppo, il Dott. Filippo era un po’ timido. Complimenti entro certi limiti. Non andava mai oltre il “Buon giorno, buona sera”. Una settimana fa, Iris aveva voglia di andare a Parigi e aveva deciso. Ci sarebbe andata cascasse il mondo. Sabato scorso, la bellissima quarantenne pavese, attese che il Dott. Filippo fosse nel suo appartamento. Suonò il campanello. “Dott. Filippo, mi scusi se sono invadente. Ho voglia di un buon caffè e sono rimasta senza zucchero. Non potrebbe prestarmene un po’?” Per il cinquantenne è stato come se fosse apparso il sole. “Venga, venga Iris. Il caffè glielo preparo io … sono un artista del caffè” Fece accomodare Iris nel grande salone dove spiccava un copia di un quadro di Monet. La quarantenne pavese si incantò davanti al quadro e non parlò più. Il Dott. Filippo se ne accorse. Ne volle conoscere le ragioni. “Questa è la copia di un quadro che si trova nel Museo degli Impressionisti a Parigi … Sapesse che voglia ho di andarlo a vedere dal vivo … “ Ormai era fatta. Il Dott. Filippo si è sboccato. “Se vuoi … possiamo andarci insieme … subito” Iris ne fu entusiasta. Chi ha tempo non aspetti tempo. Miniracconto 24 di Dino Secondo Barili

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