sabato 5 novembre 2016

6 novembre 2016

Miniracconto 23 MORENA E LA CACCIA AL TESORO Una settimana fa, Morena, bellissima impiegata quarantenne pavese, non voleva partecipare alla “caccia al tesoro” organizzata nell’Oltrepo’ Pavese mentre la sua amica e collega Luisa, si. Quando due amiche non sono d’accordo si arriva al compromesso. “Morena cosa ti costa prendere parte alla gara? Meglio partecipare … che stare a guardare. Una “caccia al tesoro” è sempre un’avventura … un’avventura nell’avventura. Non sai mai cosa può capitare. Potresti incontrare il Principe azzurro?” Morena si è messa a ridere. “Proprio io? Con la fortuna che tengo …” Luisa si spazientì. “Morena, nella vita … mai dire mai” A quel punto la bellissima pavese cedette le armi. Luisa si affrettò a svolgere le pratiche burocratiche e le due amiche si trovarono ai nastri di partenza sabato della scorsa settimana: Luisa pilota, Morena passeggero. Quando ci si avventura per le strade dell’Oltrepò Pavese tutto sembra facile, ma si tratta di un territorio magico. Può accadere di tutto. Dopo un’ora di su e giù per le verdi colline … dopo aver risolto nei tempi stabiliti i 15 quesiti … le due amiche si trovarono su una stradina accidentata per l’ultimo tratto. Avevano percorso neppure un chilometro in mezzo ai boschi quando l’auto si trovò con due gomme sgonfie. Cosa fare? Luisa partì come una freccia per chiedere aiuto. Morena rimase sola su una stradicciola accidentata. Quando si prende parte ad una “caccia al tesoro” la tensione sale alle stelle … specialmente quando si è in vista del traguardo e si pensa di essere tra i vincitori. Morena continuava a guardare l’orologio ed i minuti sembravano ore … Ormai stava per andare in crisi quando comparve un guardaboschi in divisa e fucile a tracolla “Signorina … è rimasta in panne? Non si preoccupi. Ci penso io. Mi segua” Morena un po’ titubante seguì il guardaboschi lungo un sentiero ripido. Giunti ad un cancello il guardaboschi parlò. “Signorina, coloro che hanno carattere e si giudicano belli, bravi e intelligenti vincono qualsiasi sfida. Entri in quel cancello. Porta al Castello delle Fate. Stia attenta dove mette i piedi”. Morena aprì il cancello. Mise un piede in fallo. Finì su uno scivolo che la portò direttamente nel Salone delle Feste del Castello illuminato a festa. Un’orchestrina si è messa a suonare un valzer viennese. Uno stupendo cinquantenne si presentò. “Sono il Principe delle Bollicine” … e l’invitò a ballare. Cosa poteva fare la bellissima impiegata pavese? Accettò. Ogni momento della vita è quello buono per raggiungere la felicità. Miniracconto 23 di Dino Secondo Barili

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