mercoledì 26 giugno 2013

ALLE ORIGINI DELLA CRISI... racconto (298°) di Dino Secondo Barili

26 GIUGNO 2013
ALMANACCO DI STORIA PAVESE
Trivolzio – 26 giugno 2013 – Mercoledì – ore 12.00
Intrigo …
…a Pavia
(Queste storie, anche se raccontate come vere,
sono frutto di fantasia,
pertanto non hanno  nulla a che vedere
con persone reali o fatti realmente avvenuti)
racconto del Mercoledì
Alle origini della crisi… (298°)
Per conoscere dal vivo quale “aria tira” in questo giugno 2013, basta recarsi la mattina in Piazza Petrarca a Pavia, la Piazza del Mercato. Ieri mattina alcune amiche erano ferme davanti al banchetto delle borsette. Non erano le borsette l’argomento interessante… ma la situazione attuale. La Signora Francesca, 65 anni, diceva: “Ieri mia figlia Milena, 35 anni, sposata, un figlio…raccontava alcuni fatti accaduti nel suo ufficio. Su sei coppie sposate, solo due sono ancora insieme. Stando alle statistiche, oggi, un matrimonio dura in media cinque anni. Una simile situazione non è solo preoccupante… ma anche devastante. Una persona (uomo o donna) ha bisogno di guardare avanti, di avere un futuro. Se ancora prima di creare una famiglia si pensa già alla “separazione” è una cosa assurda e inconcepibile.” Il discorso della Signora Francesca ha acceso un “vespaio” di commenti. La Signora Caterina, 66 anni, con due figli maschi divisi, è diventata rossa come un peperone. “Non dirlo a me. Con due figli di 33 e 35 anni … sono sul disperato. Uno dei figli è diviso, ma non sono nati figli…e la cosa si riprenderà. Per l’altro figlio, invece, c’è un bambino piccolo di quattro anni. Una pena incredibile. Pena per mio figlio (ritornato in famiglia… per avere una casa)… e per il nipotino. Non sembra un “nipotino” …sembra “una valigia”… ora dalla madre … ora dal padre. Questa non è vita… è un inferno! Mai una cosa che vada bene. Ed io che cerco in tutti modi di fare coraggio. Spesso e volentieri bisogna far finta di niente per il “piccolo” che vive una vita assurda.” Si vedeva lontano un miglio che la Signora Caterina era arrabbiata con l’ex-nuora. Cercava di trattenersi, ma era come un “vulcano in ebollizione”. La Signora Fernanda aveva ascoltato tutto. Cercava di non entrare nel merito del discorso intavolato dalla amiche Francesca e Caterina, ma, ad un certo punto, non ha resistito e ha voluto dire la sua. “Oggi, le situazioni famigliari sono troppo complesse. Quando i rapporti umani diventano troppo complessi … diventano ingestibili. E’ ora e tempo di mettere a posto un po’ di tasselli. Quando una donna decide di sposarsi, deve sapere che la famiglia è… la “sua famiglia”. Se fallirà, sarà lei ad avere fallito. Il marito, l’uomo, può fare ben poco. Tutto dipende da lei, dalla moglie… Perché, tutto comincia “a letto”. Se il “letto” non funziona il matrimonio “non dura”. “El dura minga” come diceva un attore comico milanese. Capisco che fare la moglie, oggi, non è semplice e non facile. Però, iniziare una convivenza con l’idea di “essere a tempo” è un errore… da non fare. Il futuro si costruisce tutti i giorni, con sacrifici (facendo, spesso, buon viso a cattiva sorte). Convivere significa condividere “gioie e dolori”… in silenzio. Invece, è invalsa la cattiva abitudine di parlare… parlare, parlare sempre. Un matrimonio riuscito, invece, risiede nell’antico segreto … “di dire il meno possibile” (tanto lei, quanto lui).
- Questo è il 298 “racconto breve” scritto dal 2 settembre 2012. Il progetto – sfida è di scrivere 365 racconti in 365 giorni. Un racconto al giorno. Riuscirà il sottoscritto a raggiungere tale traguardo? Vedremo… “Se son rose fioriranno”. Ne mancano solo 67 al 1 settembre p.v.. Buona giornata a tutti. Dino
-cliccando “precedenti” in fondo alla pagina, si possono leggere tutti i 297 racconti pubblicati. Dino
Vedi anche:   dinosecondobarili

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