domenica 30 giugno 2013

NICOLETTA E CLAUDIA racconto (302°) di Dino Secondo Barili

30 GIUGNO 2013
ALMANACCO DI STORIA PAVESE
Trivolzio – 30 giugno 2013 – Domenica – ore 12.00
Intrigo …
…a Pavia
(Queste storie, anche se raccontate come vere,
sono frutto di fantasia,
pertanto non hanno  nulla a che vedere
con persone reali o fatti realmente avvenuti)
racconto della Domenica
Nicoletta e Claudia (302°)
La Professoressa Nicoletta, un anno fa, stava per compiere il quarantesimo compleanno, ma non era contenta di ciò che aveva realizzato. Non era contenta “solo” in parte. Molte cose erano andate bene. Era andato bene il corso di studi fino alla Laurea in Lettere. Era andato bene l’inserimento nel mondo della Scuola. Dopo il normale tirocinio, aveva avuto il “posto” che le consentiva tranquillità e un futuro… “prevedibilmente sereno”. Il tempo, però, era volato via. Gli anni erano stati… una “corsa unica”. Ed ora, a quarant’anni, non aveva ancora trovato il “suo uomo ideale” con il quale condividere … sogni e progetti. Anzi, a dirla come va detta, dal punto di vista sentimentale era proprio sfiduciata… al limite della depressione. Ne aveva parlato con la sua amica e coetanea Prof. Claudia la quale, pur essendo sposata, faceva girare la testa a tutti gli uomini che incontrava e voleva. Inoltre, Claudia, non aveva mezzi termini: “Nicoletta, svegliati. Non fare la moralista. Con il tuo fisico puoi avere tutti gli uomini che vuoi… Cosa sono tutte quelle “fantasie dell’amore romantico”?. Sono tutte “balle” dei poeti. Come la famosa frase del Carducci “… Contessa che mai è la vita? E’ l’ombra di un sogno fuggente… “ Col cavolo… “è l’ombra di un sogno fuggente”. Carducci ha amato tutte le più belle donne che gli sono capitate a tiro… E noi donne dovremmo stare a guardare? Anche noi donne abbiamo diritto all’amore, all’amore vero. E se un uomo non è “efficiente”… abbiano il diritto di avere il sostituto…” La Prof. Nicoletta, a quel modo di pensare, si mostrava offesa… e rifiutava un simile atteggiamento verso l’amore. Al compimento dei quarant’anni, però, se una donna non si sveglia… ci pensa la natura. Un anno fa è stato così anche per “la puritana”. La Professoressa Nicoletta cominciò ad avere un sogno ricorrente. Ogni notte sognava un bel uomo cinquantenne, alto, moro, robusto… e dai capelli leggermente brizzolati. Tutte le notti, nel sogno, l’uomo suonava il campanello della porta della Prof e diceva: “Sono qui. Mi chiamo Umberto…” In quel momento la Prof. Nicoletta si svegliava di soprassalto come fosse in preda ad un incubo… Ormai, era al limite della sopportazione. Ne parlò con l’amica Prof. Claudia. Come al solito, la collega, non usò mezzi termini. “Claudia... ci vuole un uomo! E quando ci vuole, ci vuole.” Questa volta, Nicoletta, volle saperne di più. Schietta la risposta di Claudia. “Non hai un amico con il quale sei in confidenza?” Nicoletta fu altrettanto schietta e sincera. “Sono in confidenza con il Prof. Vincenzo… il Professore di Filosofia…. ma quello parla solo “dei grandi sistemi filosofici”…e vede solo gli uomini. Anzi, parla degli uomini (maschi) come fossero bocconcini prelibati…” La Prof. Claudia andò su tutte le furie. “Ecco l’errore. Parecchie donne sono attratte da uomini dai modi gentili, quasi effeminati… dalle parole languide nelle quali “cuore… fa rima con amore”. Svegliati Claudia. Gli uomini devono essere uomini… non femminucce. Devono essere uomini con la U maiuscola… Sai cosa voglio dire?” Il dialogo tra Claudia e Nicoletta si svolgeva in Piazza Della Vittoria a Pavia. Ad una tratto Claudia sentì una mano sulla spalla. “Posso salutarti?” Claudia si girò per osservare. Era un amico… che non vedeva da qualche anno e del quale conosceva tutto… vita morte e miracoli. Un cinquantenne, alto, moro, robusto, dai capelli leggermente brizzolati…un uomo con U maiuscola! Il tipo d’uomo adatto alla sua collega di Lettere… a voce alta. “Nicoletta ti presento il mio amico Umberto…. Ora, devo assentarmi. Mi auguro che il caffè… sia quello desiderato da entrambi…”- Questo è il 302° “racconto breve” scritto dal 2 settembre 2012. Il progetto – sfida è di scrivere 365 racconti in 365 giorni. Un racconto al giorno. Riuscirà il sottoscritto a raggiungere tale traguardo? Vedremo… “Se son rose fioriranno”. Ne mancano solo 63 al 1 settembre p.v.. Buona giornata a tutti. Dino
-cliccando “precedenti” in fondo alla pagina, si possono leggere tutti i 301 racconti pubblicati. Dino
Vedi anche:   dinosecondobarili

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