martedì 19 marzo 2013

C'ERA UNA VOLTA LA FESTA DI SAN GIUSEPPE racconto (199°) di Dino Secondo Barili

19 MARZO 2013
ALMANACCO DI STORIA PAVESE
Trivolzio – 19 Marzo 2013 – Martedì – ore 12.00
Intrigo …
…a Pavia
(Queste storie, anche se raccontate come vere,
sono frutto di fantasia,
pertanto non hanno  nulla a che vedere
con persone reali o fatti realmente avvenuti)
racconto del Martedì
C’era una volta…
la Festa di San Giuseppe (19 marzo)
Questo racconto potrebbe iniziare così…”Ci fu un tempo in cui, il 19 marzo era Festa… la Festa di San Giuseppe…”festa vera a tutti gli effetti civili e religiosi.” Oggi, il 19 marzo, è un giorno qualunque, un giorno come un altro. Parecchi anni fa (fino al 1977) gli uomini e le donne che, oggi, hanno i capelli bianchi, “sognavano” questa Festa come “la prima, vera festa di primavera”. Allora, molte persone avevano nella loro mente solo le “tradizioni” tramandate da una generazione all’altra. Le ragazze da marito, per esempio, andavano a cercare i fiori nelle campagne e nei boschi per portarli in Chiesa …come “voto”. Il “voto” era legato ad un desiderio, una speranza. Incontrare il “marito… giovane, bello e ricco”. La tradizione era diffusa sia sulla riva sinistra, sia su quella destra del fiume Ticino. Nessuna ragazza lo diceva apertamente, ma quella era la segreta speranza. Ogni “festa” (specialmente quelle di primavera) erano tutte legate ad una “speranza”, alla vita che rinasce, ai sogni che si realizzano. Quando le “feste” vengono soppresse… anche le “speranze”, i sogni, i desideri …scompaiono, si perdono nel limbo del “travaglio” quotidiano. Basta vedere la quantità di “riti e usanze” che sono nate intorno al 19 marzo. San Giuseppe non era solo il “padre putativo di Gesù”, ma il simbolo di una “trasmissione di valori” che si è protratta per secoli. Con la scomparsa della “festa”, sono scomparsi anche i riti e le usanze. In una società come la nostra, dove tutto viene “monetizzato”, lo spirito delle persone, i loro desideri… scendono in secondo piano, non hanno più valore. L’individuo non conta più nulla… Conta solo il denaro. L’altro giorno, una signora ottantenne (la Signora Adalgisa) diceva. “Ricordo con piacere i miei diciotto anni. Quell’anno, per la Festa di San Giuseppe, ho raccolto. come da consuetudine, i fiori da portare in Chiesa. Segretamente avevo chiesto la soddisfazione di un “desiderio” … trovare marito. Il giorno stesso di San Giuseppe, 19 marzo, data del mio compleanno, ho conosciuto Franco del quale mi sono subito innamorata. Dopo qualche anno mi sono sposata. E ancora ci teniamo compagnia. Oggi, il mondo è cambiato. Anche il marito non ha più stesso valore di tanti anni fa… Oggi, parecchie donne cambiano i mariti come fossero fazzoletti (usa e getta). Però, preferisco ricordare quel mio mondo…fatto della “componente” più importante della vita: la speranza.”
Nel 1977, anno in cui è stata soppressa la Festa di San Giuseppe, sono accaduti parecchi fatti. Tra i quali…E’ morta la soprano Maria Callas di origine greca e… Charlie Chaplin. Sempre nel 1977, l’ungherese E. Rubik ha inventato il gioco noto come il “cubo di Rubik” che ha avuto un’enorme diffusione mondiale. Sulle spiagge italiane è comparso per la prima volta il “monokini”. - Questo è il 199° “racconto breve” scritto dal 2 settembre 2012. Il progetto – sfida è di scrivere 365 racconti in 365 giorni. Un racconto al giorno. Riuscirà il sottoscritto a raggiungere tale traguardo? Vedremo… “Se son rose fioriranno”. Buona giornata a tutti. Dino
Vedi anche: dinosecondobarili

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