sabato 16 marzo 2013

OGGI, SAN GIOVANNI DI BREBEUF di Vice Miazza

16 marzo "SAN GIOVANNI DE BRÉBEUF" ......... Giovanni de Brébeuf nacque il 25 marzo 1593 nel castello feudale di Condé-sur-Vire, nella diocesi di Bayeux in Francia; discendente di una antica famiglia, nobile e cavalleresca. A 20 anni, entrò nel Noviziato dei Gesuiti a Rouen dove il 25 marzo 1622 a 29 anni esatti, fu ordinato sacerdote. Dopo tre anni, nell’aprile 1625 s’imbarcò con altri missionari gesuiti a Duppe, per il Canada. Nel Seicento i paesi europei interessati al vastissimo territorio a nord degli attuali Stati Uniti erano l’Inghilterra e la Francia. Fu un colono francese, Samuel de Champlain, a fondare la città di Québec nel 1608 e a dominare per alcuni decenni la scena canadese. Per il commercio delle pellicce, Chamblain aprì le ostilità contro gli indiani irochesi, che divennero i principali nemici della Francia, mentre si alleò con le tribù degli uroni, degli atapaskans e degli algonchini. A queste ultime tribù si rivolsero i primi missionari francesi del Canada. Nell’immenso territorio padre de Brébeuf si fece notare per dedizione e coraggio. In particolare visse tre anni con gli uroni, studiandone usi e costumi e scrivendo nella loro lingua un catechismo, importante anche come unica testimonianza di una lingua presto scomparsa. Durante la guerra anglo-francese del 1627-29, padre Brébeuf fu costretto a tornare in patria, ma non appena la colonia venne restituita con un trattato di pace ai francesi ritornò tra i suoi uroni. A questo punto i suoi tenaci tentativi cominciarono a dare dei frutti significativi. Gli irochesi, tuttavia, armati dagli olandesi, ruppero il trattato di pace e diedero il via ad una serie di attacchi. In una spedizione del 1649, dopo aver compiuto una strage, presero un gran numero di prigionieri, tra i quali padre Brébeuf, torturato in maniera particolarmente crudele, morì il 16 marzo 1649. Egli fa parte del gruppo di gesuiti conosciuti con il nome di martiri canadesi che furono beatificati il 21 giugno 1925, da papa Pio XI e canonizzati, dallo stesso pontefice, il 29 giugno 1930. Altri Santi del giorno:SS. Ilario e Tiziano, Martiri, Patroni di Gorizia (III sec.) - Sant'Allo (Allone) di Bobbio, Monaco (VII sec.)

1 commento:

  1. 17 marzo "SAN PATRIZIO, Vescovo" ...........Patrizio, al secolo Magonus Sucatus Patricius, nacque a Old Kilpatrick in Dumbarton (Scozia), verso il 385, da genitori cristiani. Rapito quando aveva 16 anni da pirati irlandesi, fu venduto come schiavo al re del North Dal Riada, nell'odierna Irlanda del Nord. Qui apprese la lingua gaelica e la religione celtica. Dopo sei anni fuggì dalla corte del re per tornare alla sua famiglia. Ritornò alla Chiesa cristiana divenendo diacono. Recatosi in Gallia, san Germano d'Auxerre lo consacrò vescovo. Successivamente gli fu affidata da papa Celestino I l'evangelizzazione delle isole britanniche e specialmente dell'Irlanda. Nel 431-432 iniziò il suo apostolato in terre irlandesi, all'epoca quasi interamente pagane. A lui si deve la diffusione del Cristianesimo in Irlanda seppur ispirato al paganesimo celtico. Nacque infatti la corrente separata del Cristianesimo celtico, in seguito limitato e riassimilato dalla Chiesa cattolica. Infatti, per conservare le radici e le tradizioni storiche del popolo irlandese, Patrizio favorì la combinazione di molti elementi cristiani e pagani. Introdusse il simbolo della croce solare sulla croce latina, facendo diventare la croce celtica il simbolo del Cristianesimo celtico. All'età di oltre cinquant'anni intraprese un lungo pellegrinaggio fino a Roma. Al ritorno si stabilì nell'Irlanda del Nord fino alla morte avvenuta il 17 marzo del 461 nell’Ulster a Down, che prenderà poi il nome di Downpatrick.
    Gli sono attribuite due lettere in latino: la “Confessio” o “Dichiarazione” in cui offre un breve resoconto della sua vita e della sua missione e l'“Epistula”, una lettera rivolta ai soldati di Coroticus. Secondo la tradizione irlandese, in Irlanda non ci sarebbero più serpenti da quando San Patrizio li cacciò in mare. Questa leggenda è connessa a quella della montagna sacra irlandese, Croagh Patrick, sulla quale il santo avrebbe trascorso quaranta giorni, gettando alla fine una campana dalla sommità del monte nell'attuale Baia di Clew per scacciare i serpenti e le impurità, formando le isole che la contraddistinguono. Altrettanta celebre è la leggenda del pozzo di S. Patrizio, il pozzo senza fondo, da cui si aprivano le celestiali porte del Purgatorio. La leggendaria figura di S. Patrizio appare anche nell'emblema nazionale irlandese, il trifoglio (shamrock). Grazie ad un trifoglio, si racconta infatti, S. Patrizio avrebbe spiegato agli irlandesi il concetto cristiano della Trinità, sfogliando le piccole foglie del trifoglio legate ad un unico stelo. San Patrizio è patrono dell’Irlanda e degli irlandesi nel mondo.

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