mercoledì 20 marzo 2013

PRIMA GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA FELICITA' racconto (200°) di Dino Secondo Barili

20 MARZO 2013
ALMANACCO DI STORIA PAVESE
Trivolzio – 20 Marzo 2013 – Mercoledì – ore 12.00
Intrigo …
…a Pavia
(Queste storie, anche se raccontate come vere,
sono frutto di fantasia,
pertanto non hanno  nulla a che vedere
con persone reali o fatti realmente avvenuti)
racconto del Mercoledì
20 marzo 2013
 Prima Giornata Internazionale della Felicità
Bene ha fatto l’ONU a proclamare per oggi, 20 marzo, la Prima “Giornata Internazionale della Felicità”. Ci sono persone che hanno avuto (ed hanno) tutto dalla vita (in apparenza)… soldi, salute, giovinezza. Potrebbero essere felici, invece non lo sono. Non solo. Fanno di tutto per rendere infelici anche i loro simili, le persone che stanno loro accanto. Basta guardarci intorno per renderci conto di quanto “degenerata sia la situazione sociale”. Che cos’è la felicità? “E’ il completo e totale appagamento dei desideri di una persona. Serenità, tranquillità, piacevole rapporto con sé stessi, voglia di creare, di fare, di immaginare, voglia e gioia di vivere…” Purtroppo, non basta dire che cos’è la felicità, bisogna anche trovare la strada per raggiungerla. La felicità “non” si compra al supermarket perché “non” è in vendita. La felicità è una conquista individuale, un modo di essere e di comportarsi… che non è mai uguale in ogni luogo e momento. Gli “Eremiti”, forse, avevano trovato la “soluzione ideale” ai loro problemi esistenziali. Si ritiravano nel deserto… e contemplavano il “Creato” e il suo “Creatore”. Oggi, nella società attuale, chi è quella persona che può ritirarsi nel deserto? …e fare la stessa cosa? Prima di tutto il deserto (di una volta) non c’è più. Secondo. Oggi, bisogna vivere in una società complessa, complicata e difficile. Non basta più saper “conciliare” in ogni istante, “tacere” quando invece si vorrebbe parlare, “vedere” e far finta di non aver visto...scendere a compromessi continui… Ecco, perché serve una “Giornata Internazionale della Felicità”. Serve per attirare l’attenzione di ognuno di noi, di ogni persona di buona volontà… in ogni momento, in tutti i giorni dell’anno. Io, tu, noi, tutti. Tutti siamo protagonisti di un grande “atto di civiltà”: essere felici e dare felicità. Non con i soldi… ma con il sorriso e i gesti… non con i soldi, ma con una parola buona, gentile (che faccia sentire bene l’altro/a). Spesso si ha la sensazione di vivere in una società “classista” (divisa in classi), dove tutto dipende dai “titoli” (che uno ha o immagina di avere), dai “soldi” che possiede e dal “ruolo” che occupa (“Lei non sa chi sono io!). Secondo la società “classista”, felicità è far sentire l’altro …un ”verme”, una nullità, un fallito. Invece, la felicità vera…è sentire il gusto della condivisione… il piacere dello stare insieme. Proprio come “nell’opera lirica” …quando il “coro” trascina lo spettatore (e gli spettatori tutti) … alla conquista della felicità. - Questo è il 200° “racconto breve” scritto dal 2 settembre 2012. Il progetto – sfida è di scrivere 365 racconti in 365 giorni. Un racconto al giorno. Riuscirà il sottoscritto a raggiungere tale traguardo? Vedremo… “Se son rose fioriranno”. Buona giornata a tutti. Dino
Vedi anche: dinosecondobarili

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