lunedì 25 marzo 2013

SERENA E I TEMPI DIFFICILI racconto (205°) di Dino Secondo Barili

25 MARZO 2013
ALMANACCO DI STORIA PAVESE
Trivolzio – 25 Marzo 2013 – Lunedì – ore 12.00
Intrigo …
…a Pavia
(Queste storie, anche se raccontate come vere,
sono frutto di fantasia,
pertanto non hanno  nulla a che vedere
con persone reali o fatti realmente avvenuti)
racconto del Lunedì
Serena e i tempi difficili
In epoca di grande crisi non solo economica, ma anche morale e sociale, le persone si consultano e si consigliano a vicenda con maggiore frequenza rispetto al passato. Il motivo non è solo quello di consigliarsi e consultarsi, ma trovare ragioni, giustificazioni, capire (o cercar di capire) dove sta andando la nostra attuale società. I mezzi di comunicazione e le moderne tecnologie non aiutano (o non bastano). Ci vuole il rapporto umano. Il rapporto diretto tra persone che si parlano. Il solo e unico modo che colma i vuoti e calma le ansie. Ne parlava in un Bar del centro di Pavia, l’altro giorno, la Dott. Serena (storia della psicologia) con una sua amica (Lidia) dell’Università. “Noi giovani…” – diceva Serena, cinquantadue anni, un posto presso un Ente Pubblico – “…dobbiamo preoccuparci del futuro nostro e dei nostri figli. Per farlo non possiamo rimanere con le mani in mano ad aspettare che “qualcuno” (non si sa chi) ci “tolga le castagne dal fuoco”. La crisi attuale durerà ancora per chissà quanto tempo. Siamo solo all’inizio del “kaos”. Non possiamo aspettare e stare con le mani in mano Dobbiamo risolvere i nostri problemi quotidiani e nello stesso tempo guardare avanti. Capire cosa sta succedendo nella nostra Italia e nel mondo intero.” – Lidia, l’amica da una vita, cercò di sfogarsi. “Vedi, Serena. Noi, ce la mettiamo tutta. Facciamo sacrifici su sacrifici, ma quello che succederà domani non dipende da noi. Eventuali “manovre” sbagliate (da chi? non si sa) potrebbero bruciare in un attimo tutti i nostri sacrifici. Prepararsi o immaginare il futuro è molto difficile e per farlo non si sa su quale “cavallo” puntare.” La Dott. Serena era molto preparata anche dal punto di vista storico. Alla storia faceva riferimento ogni volta che serviva. “Vedi, Lidia. In tutte le epoche si sono verificati fatti e misfatti. Molti misfatti non sono ancora noti, ma hanno prodotto molte sofferenze e gravi danni alle popolazioni. Eppure, c’era (e c’è sempre stata) la forza di combattere, di darsi da fare, di trovare soluzioni adeguate a problemi di ogni genere. Noi dobbiamo fare altrettanto. Oggi, bisogna consolidare la “piccole solidarietà”, quelle che legano singole e poche persone e le fanno stare bene. In queste “piccole solidarietà” servono “circoli virtuosi” (comprensione e reciproco aiuto) da contrapporre ai “circoli viziosi” che regnano sovrani. I “circoli virtuosi” hanno bisogno di poche cose per funzionare. Basta: studiare, lavorare, risparmiare… Il tutto rivolto al superamento delle attuali e future difficoltà.” - Questo è il 205° “racconto breve” scritto dal 2 settembre 2012. Il progetto – sfida è di scrivere 365 racconti in 365 giorni. Un racconto al giorno. Riuscirà il sottoscritto a raggiungere tale traguardo? Vedremo… “Se son rose fioriranno”. Buona giornata a tutti. Dino
Vedi anche: dinosecondobarili

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