venerdì 22 marzo 2013

OGGI, SAN BENEVENUTO di Vice Miazza

22 marzo "SAN BENVENUTO SCOTIVOLI", Vescovo e patrono di Osimo,............ Benvenuto nacque in data sconosciuta, ad Ancona dalla nobile famiglia degli Scotivoli. Studiò diritto a Bologna sotto la guida di Silvestro Gussolino, canonico di Osimo. Fu nominato cappellano pontificio e, prima del 1262, arcidiacono di Ancona. Molto stimato da Urbano IV, nel 1263 fu da lui mandato a Osimo con lo scopo di rimettere ordine e pace nella città, che aveva trascorso un periodo di turbolenze e di ribellione e per questo aveva anche perduto la sede vescovile. Ristabilita la sede, il 13 marzo 1264, Papa Urbano IV ne affidò il governo a Benvenuto che nel 1267 fu anche incaricato da Papa Clemente IV di tenere il governo civile della Marca di Ancona. Prima di essere ordinato vescovo volle vestire l’abito francescano e distribuì ai poveri ogni suo avere.
Benvenuto fu un grande riformatore, con una disposizione del 15 gennaio 1270, vietò al monastero di S. Fiorenzo di Posciavalle, di cui era stato nominato amministratore, di alienare i suoi beni. In un sinodo tenuto il 7 febbraio 1273 vietò la vendita delle proprietà ecclesiastiche e nel 1274, infine, attuò la riforma del Capitolo della sua cattedrale e difese i diritti della sua diocesi sulla città di Cingoli. Nel suo ministero di vescovo fu energico e insieme magnanimo nel perdono. Dovette subire persecuzione anche da alcuni monaci non disposti ad accettare la sua lotta contro gli abusi. Morì ad Osimo il 22 marzo 1282. È sepolto nella cripta della cattedrale. E' patrono della città di Osimo dal 1755. L’ospedale di Osimo è anche oggi chiamato “Ss. Benvenuto e Rocco”. Si conserva, nel Museo diocesano ad Osimo, il “Protocollo di san Benvenuto”, una raccolta di pergamene in cui sono scritti i suoi atti di governo, insieme ad alcuni atti dei suoi successori.....Altri Santi del giorno: Santa Lea, Vedova romana (IV sec.) - San Basilio di Ancira, Sacerdote e martire (IV sec.)

1 commento:

  1. 23 marzo "SAN TURIBIO DE Mogrovejo ........ Turibio nacque in Spagna nel 1538, dalla nobile famiglia dei Mogrovejo, studiò diritto canonico a Valladolid e presso l'Università di Salamanca, dove rimase come docente anche dopo la laurea. Il Re di Spagna Filippo II, nonostante fosse ancora un laico, nel febbraio del 1571 lo mise a capo del tribunale dell'Inquisizione di Granada e nel maggio del 1579 lo designò arcivescovo di Lima, chiamata allora Ciudad de Los Reyes, la città fondata da Francisco Pizarro nel 1535 nella colonia spagnola del Perù, e papa Gregorio XIII confermò la nomina. Ricevuta a Siviglia la consacrazione episcopale, il 12 maggio del 1581 Turibio de Mogrovejo prese possesso della sua sede vescovile. Giunto in Sud America si rese immediatamente conto che il potere era gestito dai Conquistadores che attuavano la conversione degli indigeni con la violenza per far sì che gli indios rimaneva tenuti in schiavitù anche grazie al ricatto dei precetti religiosi. Il clero corrotto appoggiava e si avvantaggiava di questa situazione.
    Forte del mandato di un Papa potente, Turibio iniziò la sua opera di riorganizzazione della Chiesa Sudamericana dando vita ad un autentica attività missionaria, facendo sorgere il primo seminario nel continente americano ed avvicinando letteralmente i nativi alla Parola di Gesù. Studiò le lingue locali, fece stampare libri di Preghiere e catechismi in queste lingue e visitò più volte a piedi la sua vasta diocesi per avvicinarsi agli indios, conoscerli ed insegnarli a vivere da uomini liberi. La sua battaglia contro i preti succubi dei conquistadores fu durissima ma grazie al proprio esempio e al suo insegnamento sostenuti da una vita di devozione e di preghiera riuscì a formare un clero nuovo più vicino alla popolazione locale che sarà rievangelizzata partendo dal rispetto della sua dignità. L’opera di San Turibio il suo interesse pastorale per il clero e per il popolo, la sua umiltà e determinazione, la buona organizzazione e la dedizione totale alla missione risolleveranno la fede anche della popolazione spagnola proprio quando sembrava ormai disillusa dalle ipocrite professioni di fede degli amministratori e del clero locali. Nel 1605 durante una visita pastorale a Pacasmayo, contrasse la febbre che l'anno successivo lo portò alla morte, presso la sua residenza di Saña, presso Lima, il 23 marzo 1606. E' stato proclamato santo da papa Benedetto XIII. Altri Santi del giorno: San Gualterio di S. Martino di Pontoise (Francia), Abate (II sec.) - Beato Pietro da Gubbio, Sacerdote O.E.S.A. (agostiniano)

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