sabato 30 marzo 2013

OGGI. PASQUA DI RESURREZIONE di Vice Miazza

31 marzo “PASQUA DI RISURREZIONE DEL SIGNORE”….........La Pasqua è la principale festività del cristianesimo. Essa celebra la risurrezione di Gesù che, secondo le Scritture, è avvenuta nel terzo giorno successivo alla sua morte in croce. La data della Pasqua, variabile di anno in anno secondo i cicli lunari, determina anche la cadenza di altre celebrazioni e tempi liturgici, come la Quaresima e la Pentecoste. La Pasqua è la festività cristiana che ricorda la risurrezione di Gesù, con l'instaurazione della Nuova alleanza e l'avvento del Regno di Dio. La Pasqua cristiana è preceduta dalla Quaresima, un periodo di penitenza di quaranta giorni che va dal mercoledì delle Ceneri al Sabato Santo. La Domenica precedente, la Domenica delle Palme, il cui simbolo è il ramo d’ulivo – viene ricordato l’arrivo del Messia in Gerusalemme e la sua passione. Da qui inizia la Settimana Santa, durante la quale hanno luogo momenti liturgici ben precisi. Dal lunedì al mercoledì è il tempo della Riconciliazione, il giovedì mattina si apre con la Messa del Crisma, in cui vengono benedetti l’olio profumato – quello utilizzato nei sacramenti del Battesimo, della Cresima e dell’Ordine – l’Olio dei catecumeni e l’Olio degli infermi. La sera del giovedì Santo si svolge la Messa in Cena Domini in ricordo dell’ultima cena di Gesù, alla quale segue la processione al "sepolcro". Le ostie, che saranno utilizzate nella celebrazione del venerdì santo, vengono portate in un tabernacolo, il sepolcro, per essere adorate dai fedeli. I cristiani considerano il venerdì Santo un giorno di contemplazione della passione di Gesù: è infatti in questo giorno che si svolge il rito della Via Crucis, che in maniera figurativa ripercorre l’ultimo giorno di vita del Figlio di Dio. Questa giornata è, per tutti i fedeli, dedicata al digiuno, testimonianza del bisogno di partecipazione alla Passione e alla Morte di Cristo. Il sabato Santo è un giorno di riflessione e preghiera silenziosa. La notte tra sabato e domenica si svolge la Veglia Pasquale, durante la quale si leggono le promesse di Dio al suo popolo. Questa notte è scandita da quattro momenti: la Liturgia della luce (benedizione del fuoco, preparazione del cero, processione, annunzio pasquale); Liturgia della Parola (nove letture); Liturgia Battesimale (canto delle Litanie dei Santi, Preghiera di benedizione dell'acqua battesimale, celebrazione di eventuali Battesimi); Liturgia Eucaristica. Il giorno di Pasqua si festeggia la risurrezione del Redentore

3 commenti:

  1. 1° aprile “SANT'UGO DI GRENOBLE”,............... Ugo nacque nel 1053 a Châteauneuf d’Isère, da una nobile famiglia. Giovanissimo, fu inviato presso la cattedrale di Valenza dove si distinse per le qualità intellettuali, e l’operosità. Scelto dal legato papale come segretario, assistette al sinodo d’Avignone nel 1080. Qui Ugo fu proposto come vescovo di Grenoble a soli 27 anni. Sempre combattuto fra l’impegno pastorale e il desiderio intenso di solitudine e contemplazione, abbracciò con impegno le indicazioni papali, e lavorò all’applicazione della riforma gregoriana, particolarmente in rapporto al nicolaismo e alla simonia. Visitò instancabilmente tutta la diocesi predicando, convertendo, con intransigenza, con coraggio e umiltà, soprattutto i sacerdoti che caduti in errore s’impegnavano a tornare ad una vita più conforme ai sacri canoni. Per essi fondò varie comunità in cui i preti pentiti potevano vivere come canonici regolari. Sempre nello spirito della riforma donò al suo ex maestro Brunone la montagna della Certosa, perché vi fondasse la sua comunità. Come vescovo, ordinario del luogo, Ugo divenne il primo superiore della Certosa e si occupò anche dei bisogni materiali dei monaci. Pacificatore e riformatore, governò la diocesi per cinquant’anni; nel 1125 chiese al papa Onorio II di essere sollevato dal suo impegno di vescovo, ma non fu ascoltato, perciò dovette rinunciare al sogno di terminare i suoi giorni alla Certosa. Alla Certosa comunque morì il 1° aprile 1132, circondato dai suoi monaci.

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  2. Il nome “UGO” di origine germanica, significa “ pensiero - senno” E' un nome diffuso in tutta Italia, anche nelle sue varianti. Si tratta quindi di una forma abbreviata, affermatasi però con valenza di nome proprio, di antichi nomi composti con il primo termine germanico hugu,, pensiero', come Ugobaldo e Ugoberto.

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  3. “LUNEDI' DELL'ANGELO (PASQUETTA)” ….......... Il lunedì dell'Angelo è il giorno dopo la Pasqua. In questo giorno si ricorda l'incontro dell'angelo con le donne accorse al sepolcro. Il Vangelo racconta che Maria di Magdala, Maria madre di Giacomo e Giuseppe, e Salome andarono al sepolcro, dove Gesù era stato sepolto, con degli olii aromatici per imbalsamare il corpo di Gesù. Vi trovarono il grande masso che chiudeva l'accesso alla tomba spostato, le tre donne erano smarrite e preoccupate e cercavano di capire cosa fosse successo, quando apparve loro un angelo che disse: "Non abbiate paura, voi! So che cercate Gesù il crocifisso. Non è qui! È risorto come aveva detto; venite a vedere il luogo dove era deposto". E aggiunse: "Ora andate ad annunciare questa notizia agli Apostoli", e si precipitarono a raccontare l'accaduto agli altri. La festa del lunedì dell'Angelo, detta anche Pasquetta, o lunedì di Pasqua, è festa di ottava di Pasqua, ma non è giorno di precetto per i cattolici, cosa che comporterebbe l'obbligo di assistere alla santa messa. Si tratta infatti di un giorno festivo, introdotto dallo stato italiano nel dopoguerra, e che è stato creato per allungare la festa della Pasqua. Il lunedì dell'Angelo, in Italia, è un giorno di festa che generalmente si trascorre insieme a parenti ed amici con una tradizionale gita o scampagnata. Una interpretazione di questa tradizione potrebbe essere che si voglia ricordare i discepoli diretti ad Emmaus. Infatti, lo stesso giorno della Resurrezione, Gesù appare a due discepoli in cammino verso Emmaus a pochi chilometri da Gerusalemme: per ricordare quel viaggio dei due discepoli si trascorrerebbe, dunque, il giorno di Pasquetta facendo una passeggiata o una scampagnata "fuori le mura" o "fuori porta".

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