sabato 20 aprile 2013

ENRICO MARIA E L'ISOLA DEL TESORO racconto (231°) di Dino Secondo Barili

20 APRILE 2013
ALMANACCO DI STORIA PAVESE
Trivolzio – 20 aprile 2013 –Sabato – ore 12.00
Intrigo …
…a Pavia
(Queste storie, anche se raccontate come vere,
sono frutto di fantasia,
pertanto non hanno  nulla a che vedere
con persone reali o fatti realmente avvenuti)
racconto del Sabato
Enrico Maria e l’isola del tesoro
Ogni età ha le sue crisi. Enrico Maria, al cinquantesimo compleanno ebbe la sua … piuttosto pesante. All’inizio non era proprio una crisi. Solo un po’ di poca voglia e un difficile rapporto con le due colleghe d’ufficio. Silvia e Carola, gli ripetevano, ogni giorno, “Sposati… Enrico Maria. E’ ora e tempo. Non buttare al vento i tuoi anni migliori.” Tutte la mattine, invece, Enrico Maria prendeva il treno a Pavia e si recava in Ufficio a Milano e sul treno leggeva il giornale quotidiano. Per anni, sempre lo stesso percorso, sempre gli stessi orari, sempre le stesse abitudini consolidate. A cinquant’anni, però, una persona comincia a porsi delle domande. Enrico Maria aveva avuto una carriera programmata, uno stipendio sicuro. Anche le due colleghe erano sicure… con il quotidiano ritornello di “Sposati Enrico”. Aveva vinto, molti anni prima, un concorso per un posto di impiego pubblico…ed ora aveva già accumulato parecchi anni di servizio, con pensione assicurata. Un anno fa, però, non era soddisfatto di come era andata e andava la sua vita. Enrico, quand’era un ragazzo avrebbe voluto fare l’esploratore. Era cresciuto in un paesino a pochi chilometri dal fiume Ticino …Il Ticino era il “suo mare”… con le sue isole misteriose, le sue storie di loschi personaggi che nascondevano tesori nelle isole del fiume. Ora, quei ricordi erano ritornati improvvisamente ed avevano preso il sopravvento. Quando sfogliava il fascicolo di una pratica, Enrico, si sentiva “morire dentro”. Per riprendersi, leggeva i nomi degli interessati alla pratica… e si rianimava. Immaginava che la “pratica” fosse la “mappa del tesoro”, quel “tesoro” che, quand’era quindicenne, cercava nelle isole del Ticino. Un sabato mattina, Enrico Maria, decise di rivedere una di quelle isole. In bicicletta raggiunse la riva del fiume dove c’era sempre stata una “baracca” che faceva da bar, con caffè, bevande e gelati. Si chiamava la “Baracca del Pescatore”. Era gestita da una estrosa e vivace quarantenne, Rosetta Maria. Fin dal primo incontro Enrico Maria e Rosetta Maria si trovarono simpatici. Rosetta fece subito molte domande al nuovo cliente. Enrico per un po’ tergiversò, poi si lasciò andare. Visto che di clienti in giro non ce n’erano, raccontò il motivo della visita. “Sono venuto alla Baracca del Pescatore perché era la Baracca di quando avevo quindici anni. Vede quell’isola in mezzo al fiume? Su quell’isola io andavo a cercare “il tesoro del Pirata Gelmino” che era giunto in quel posto dal Lago Maggiore… con una cassetta di ferro colma di diamanti. Su quell’isola ho vissuto i più bei momenti della mia vita.” Rosetta Maria, quel sabato non aveva niente da fare ed ebbe una pensata. “Perché non andiamo ora a cercare quella cassetta dei diamanti del Pirata Gelmino?” Detto fatto i due salirono sulla barca ormeggiata lungo la riva e si diressero verso l’isola del tesoro. Due persone, un uomo e una donna, o vanno d’accordo subito… o non vanno d’accordo mai. Enrico e Rosetta si trovarono subito in sintonia perfetta. Raggiunsero l’isola e cercarono la cassetta di ferro con i diamanti. Nel frugare la sabbia Rosetta venne punta da un insetto al dito indice della mano sinistra. L’urlo fu allucinante. Enrico corse in suo soccorso. Prese la mano. Cominciò ad accarezzarla per lenire il dolore. La quarantenne divenne improvvisamente bellissima. Enrico si era prodigato talmente bene che Rosetta era diventata rossa come il fuoco. Non aveva resistito. Doveva assolutamente baciare Enrico… e lo fece. Quando un uomo (come Enrico) riceve un bacio inaspettato come quello ricevuto da Rosetta finisce in un “vortice” tale… dal quale non esce più. L’incanto durò un tempo infinito. Alla fine i due decisero di ritornare alla “Baracca del Pescatore”. Prima, però, diedero una occhiata in giro nel caso ci fosse la “cassetta dei diamanti del Pirata Gelmino”. Proprio ai piedi di Enrico si era materializzata la cassetta dei diamanti….Il fatto è avvenuto un anno fa. Da quel momento, Enrico Maria e Rosetta Maria non si sono lasciati più. - Questo è il 231° “racconto breve” scritto dal 2 settembre 2012. Il progetto – sfida è di scrivere 365 racconti in 365 giorni. Un racconto al giorno. Riuscirà il sottoscritto a raggiungere tale traguardo? Vedremo… “Se son rose fioriranno”. Buona giornata a tutti. Dino
Vedi anche: dinosecondobarili

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