lunedì 29 aprile 2013

OGGI, SANTA CATERINA DA SIENA di Vice Miazza

8 aprile 2013 14:18
29 aprile “SANTA CATERINA DA SIENA”, … Compatrona d’Italia e d’Europa, Dottore della Chiesa. ..................Caterina Benincasa visse in un momento storico e in una terra, la Toscana, di intraprendente ricchezza spirituale e culturale, la cui scena artistica e letteraria era stata riempita da figure come Giotto (1267–1337) e Dante (1265–1321), ma, contemporaneamente, dilaniata da tensioni e lotte fratricide di carattere politico, dove occupavano spazio preponderante le discordie fra guelfi e ghibellini. …............Nacque a Siena, nel rione di Fontebranda (oggi Contrada dell’Oca), il 25 marzo 1347, dal tintore Jacopo Benincasa. Ventiquattresima di 25 fratelli e sorelle, nel 1353, all’età di sei anni, ha la prima visione di Cristo Pontefice, accompagnato dagli apostoli Pietro e Paolo e dall’evangelista Giovanni; è un’esperienza fondamentale per tutta la sua vita. A sette anni fa voto di verginità perpetua ma la famiglia ostacola la vocazione. Un giorno il padre la sorprende in preghiera con una colomba aleggiante sul capo e decide, allora, di lasciare libera Caterina di scegliere la propria strada. Dopo anni di preghiere e penitenze, Caterina riceve, nel 1363, l’abito domenicano del Terz’Ordine (Mantellate, laiche). Nella sua cameretta, molto spoglia, conduce per alcuni anni vita di penitenza. Lei stessa racconta di aver ricevuto dal Signore il dono di saper leggere, imparerà più tardi anche a scrivere, ma la maggior parte dei suoi scritti e delle sue corrispondenze sono dettate. A vent’anni, al termine del Carnevale del 1367, racconta che le apparve Gesù con sua Madre per sposarla a Sé nella fede, ricevendo un anello, adorno di rubini, che sarebbe stato visibile soltanto ai suoi occhi. Detta le prime lettere ed ha inizio la sua attività caritativa: poveri, malati, carcerati, spesso ripagata da ingratitudine e calunnie. Nel 1370 avviene lo scambio dei cuori tra Caterina e Gesù. E nel 1371 si aggiungono a Caterina i primi discepoli, chiamati per scherno “caterinati”. Dal 1374 iniziano i viaggi apostolici con l'intento di promuovere la Crociata, ma anche per pacificare le città o le fazioni in lotta tra di loro, prima in Toscana: a Firenze, Pisa, dove riceve le stigmate, sigillo nella carne del suo appassionato amore per Gesù Crocifisso, poi a Lucca, infine ad Avignone. Qui Caterina si adopera per pacificare il Pontefice con i Fiorentini, fallito quest'intento, riesce a convincere Gregorio XI a riportare a Roma la sede del Papato, cosa che si realizza nel gennaio del 1377 dopo 70 anni di cattività, e lo esorta a dare inizio alla necessaria riforma dei costumi nella Chiesa. Soprattutto sotto la sua ispirazione il Beato Raimondo, suo confessore, ed altri domenicani attueranno tale riforma anche nell'Ordine Domenicano. Nel 1378 è convocata a Roma da Urbano VI perché lo aiuti a ristabilire l'unità della Chiesa, contro i francesi che a Fondi hanno eletto l'antipapa Clemente VII. Nel 1379 è intensa l’attività epistolare per dimostrare a principi, uomini politici ed ecclesiastici, la legittimità dell’elezione di Urbano VI. Caterina si consuma nel dolore per la Chiesa divisa, la rivolta dei romani, nel 1380, contro Urbano VI è per Caterina nuovo motivo di sofferenza. Dalla metà di febbraio è immobilizzata a letto, muore il 29 aprile, ad appena 33 anni, E' sepolta a Roma in Santa Maria sopra Minerva. Successivamente fra Raimondo di Capua soddisferà il desiderio dei senesi portando a Siena il capo della santa, tuttora in San Domenico. Caterina da Siena venne canonizzata dal papa Pio II nel 1461. Papa Paolo VI ha dichiarato Caterina dottore della Chiesa il 4 ottobre 1970. E' inoltre patrona principale d'Italia per nomina di papa Pio XII, nel 1939, assieme a San Francesco di Assisi, e compatrona d'Europa per nomina di papa Giovanni Paolo II il 1° ottobre 1999

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