sabato 27 aprile 2013

OGGI, SANTA ZITA di Vice Miazza

26 aprile 2013 10:59
27 aprile “SANTA ZITA” …............Santa Zita nacque nel 1218 da una povera famiglia di Monsagrati, in diocesi di Lucca. Dall’età di appena dodici anni fu al servizio della nobile famiglia dei Fatinelli a Lucca. Sempre contraddistinta da un forte senso del dovere, gioiosa ed umile di carattere, visse ammirevolmente gli ideali e le virtù evangeliche. Una leggenda narra come un'altra domestica dei Fatinelli, invidiosa dell'affetto ricevuto da Zita, avrebbe iniziato ad insinuare nella mente del capo famiglia il sospetto che ella rubasse in casa quanto donava ai poveri; un giorno il padrone, incontrando Zita con il grembiule gonfio mentre si recava da una famiglia bisognosa, le avrebbe chiesto cosa portasse; nonostante questo fosse pieno di pane, Zita rispose che portava solo fiori e fronde, che caddero infatti sciogliendo il grembiule. Morì il 27 aprile 1272. La sua fama si diffuse in breve tempo, tanto che i cittadini di Lucca chiesero che venisse sepolta nella Basilica di San Frediano dov'è tuttora custodita. Zita era già così venerata in Toscana da essere citata da Dante Alighieri nella Divina Commedia poco dopo la morte, facendo riferimento ad un magistrato di Lucca detto “anzian di santa Zita”, identificando così Lucca con la donna che ancora non era stata canonizzata dalla Chiesa. Il suo culto fu approvato nel 1696 da Papa Innocenzo XII. Santa Zita fu proclamata patrona delle domestiche da Pio XII XII ed è anche patrona di Lucca, delle casalinghe e dei fornai. Altri Santi del giorno San Simeone Di Gerusalemme Vescovo e martire - San Pietro Armengol, Mercedario Guardia de Prats (Tarragona).

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  1. 28 aprile “SANTA GIANNA BERETTA” …............ Gianna Beretta nacque a Magenta il 4 ottobre 1922, da genitori cristiani, terziari francescani. Decima di tredici figli, fin dalla prima giovinezza visse profondamente la religione cattolica, secondo l'educazione ricevuta dai genitori. Dopo il liceo frequentò la facoltà di medicina e chirurgia, prima a Milano e poi a Pavia, dove si laureò il 30 novembre 1949. A Pavia si inserì nella vita della comunità parrocchiale di San Martino, collaborando alle attività dell'Oratorio delle Madri Canossiane. Si impegnò, inoltre, nell'Azione Cattolica e nelle conferenze delle Dame di San Vicenzo. Dopo la laurea, Gianna aprì uno studio medico a Mesero e nel 1952 si specializzò in pediatria a Milano. Mentre compiva la sua attività professionale, accrebbe il suo impegno nell'Azione Cattolica, divenendo educatrice delle "giovanissime". Nel 1955 sposò l'ing. Pietro Molla, dirigente alla "Saffa", la fabbrica di fiammiferi di Magenta, conosciuto pochi anni prima. Nella frazione di Pontenuovo, dal 1956, svolse il compito di responsabile del Consultorio delle mamme e dell'asilo nido facenti capo all'Opera Nazionale Maternità e infanzia, e prestò assistenza medica volontaria nelle scuole materne ed elementare. Mamma di tre bambini, Gianna riuscì ad armonizzare con semplicità i doveri di madre, di moglie, di medico, e la gran gioia di vivere anche con la pratica dello sci e dell'alpinismo.
    Nel 1961, verso il termine del secondo mese di una nuova gravidanza, Gianna fu colpita da un fibroma all'utero. Prima dell'intervento operatorio di asportazione del fibroma chiese al chirurgo di salvare la vita che portava in grembo, anche a scapito della sua. Il 21 aprile 1962 partorì Gianna Emanuela e per Gianna iniziarono lunghe sofferenze. Già dopo qualche ora dal parto le condizioni generali di Gianna si aggravarono e nonostante le cure praticate, le sue condizioni peggiorarono di giorno in giorno. Morì il 28 aprile a soli 39 anni .Gianna Beretta Molla fu proclamata Beata da Giovanni Paolo II il 24 aprile 1994 e il 16 maggio 2004 fu canonizzata.

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