mercoledì 24 aprile 2013

LA CASA SUL FIUME racconto (236°) di Dino Secondo Barili

25 APRILE 2013
ALMANACCO DI STORIA PAVESE
Trivolzio – 25 aprile 2013 –Giovedì – ore 12.00
Intrigo …
…a Pavia
(Queste storie, anche se raccontate come vere,
sono frutto di fantasia,
pertanto non hanno  nulla a che vedere
con persone reali o fatti realmente avvenuti)
 racconto del Giovedì
La casa sul fiume (236°)
“A cosa servono le feste?” si chiedeva, ieri pomeriggio, in Ufficio, la Rag. Angelica. “A mettere in crisi le famiglie.” Aveva risposto la sua collega Paola. La quale aveva proseguito dicendo. “Io, in prossimità delle feste, devo sempre essere preparata. Quando si avvicina una festa o un ponte (come quello del 25 aprile) devo stare attenta a non far nascere discussioni in famiglia. Mia figlia Roberta di 13 anni vorrebbe andare al mare. Mia figlia Denise 15 anni vorrebbe stare a casa perché non vuole perdere di vista “il suo Massimiliano”… sua attuale fiamma. Mentre mio marito, accanito pescatore, non può fare a meno di andare a Ticino, il suo fiume del cuore. Cosa deve fare una moglie? Prima di tutto deve accontentare il marito (in tutti i sensi)… Perché, quando è calmo lui… è calma tutta la famiglia. Poi, devo cercare di accontentare le figlie e questo è molto più difficile. Quest’anno ho proposto a Denise di 15 anni di portare a Ticino anche Massimiliano. Quindici anni è un’età difficile e delicata. Per quante raccomandazioni fai ad una ragazza, capisce solo quello che vuole capire lei (cioè: niente!). Inutile dire ad una ragazza di “non bruciarsi le ali”. Picche, e ancora picche! Oggi, le ragazze vedono tutto e sanno tutto (e vogliono provare tutto). Soprattutto… vogliono tutto e tutto subito. Così, una mamma, è sulle spine ventiquattro ore al giorno. Questa è un’epoca dove non si sa più come comportarsi. Se si è troppo rigidi non va bene. Essere di manica larga … si finisce nei guai, con le figlie che si bruciano la vita. Meno male che ho ancora Roberta che, per il momento, avendo solo 13 anni, posso ancora tenerla sotto le mie ali. Anche lo scorso anno Roberta, per il 25 aprile, ha seguito docilmente, me e mio marito al fiume Ticino. Soltanto che ho dovuto inventarmi una storia. Appena mio marito, ….. si è messo a pescare, io, Roberta e Denise, siamo andate a fare una breve passeggiata lungo la riva. Il fiume Ticino si presta a moltissime storie. Lungo le rive del fiume ci sono ancora alcune “Case sul fiume”, cioè delle casette costruite su barconi attraccati alla riva. Lo scorso anno, per tenerle buone, ho detto alle mie figlie. Vedete quella “Casa sul Fiume”? Quand’ero della vostra età, vostra nonna (mia mamma), mi ha raccontato che in quella casetta viveva Barbablù. Roberta e Denise si sono messe a ridere. Per prendermi in giro, le mie figlie hanno risposto che quelle storie, la nonna, poteva raccontarle solo a me che sono una ingenua. In quel momento, dalla Casa sul Fiume è uscito un omone barbuto, brutto e sgraziato. Teneva un coniglio vivo per le gambe posteriori. Il coniglio si agitava come un disperato. L’omone con un lungo coltello gli tagliò la testa che fini nel fiume. Sangue dappertutto. Io, Roberta e Denise rimanemmo di ghiaccio…. Allora, dissi alle mie figlie. Se non state attente a scegliervi l’uomo giusto… quella è la vostra fine.” - Questo è il 236° “racconto breve” scritto dal 2 settembre 2012. Il progetto – sfida è di scrivere 365 racconti in 365 giorni. Un racconto al giorno. Riuscirà il sottoscritto a raggiungere tale traguardo? Vedremo… “Se son rose fioriranno”. Buona giornata a tutti. Dino
-cliccando “precedenti” in fondo alla pagina, puoi leggere tutti i 235 racconti pubblicati. Dino
Vedi anche: dinosecondobarili

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