mercoledì 17 aprile 2013

ORIGINE DEL NOME CATERINA di Vice Miazza

Il nome “CATERINA” deriva dal latino Catharina, che a sua volta proviene dall'aggettivo femminile greco katharà, che significa "pura, schietta". Il nome si è diffuso nel Tardo Medioevo soprattutto per il culto di due sante: Santa Caterina di Alessandria d'Egitto, martire sotto l'imperatore Massimino Daia, e Santa Caterina Benincasa da Siena, morta nel 1380,copatrona d'Italia e d'Europa. Il nome Caterina e le tante varianti, è tra i più diffusi nel mondo e numerose furono le donne illustri che lo portarono …................................................................... Il 17 Aprile 1920, nasce a Milano LUCIANO TAJOLI, CANTANTE E ATTORE. Negli anni cinquanta è stato uno dei cantanti italiani più amati e più popolari. Richiestissimo all'estero dove ha compiuto tournèe lunghissime. Nell'arco della sua carriera artistica ha venduto oltre 45 milioni di dischi in tutto il mondo

2 commenti:

  1. Il nome “SAVINA”, forma femminile del personale latino Savinus e significa “originaria della Sabina”, un territorio nelle vicinanze di Roma.

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  2. 18 aprile 1955 a Princeton, Stati Uniti, muore ALBERT EINSTEIN, nato a Ulma (Germania) nel 1879, è stato un fisico e filosofo della scienza, tedesco naturalizzato svizzero, divenuto in seguito cittadino statunitense. Universalmente noto per la teoria della Relatività e Premio Nobel nel 1921, considerato il più grande fisico dell'età contemporanea. La città di Pavia riveste un ruolo particolare nella biografia di Albert Einstein, ci soggiornò, in gioventù, in quanto il padre Herman, nel 1894 aveva costituito le Officine Einstein Garrone & C. A Pavia gli Einstein abitarono in via Ugo Foscolo al n. 11, già abitata dal poeta nel periodo del suo insegnamento pavese. Nel breve periodo pavese Albert, non frequentò scuole, aiutava di tanto in tanto il padre nel suo lavoro, andava a nuotare al Ticino, e vendemmiare in Oltrepo, d'estate fu ospite dalla famiglia Marangoni a Casteggio. Albert Einstein non dimenticò mai Pavia e l’Oltrepò. Intrecciò una corrispondenza che arrivò fino agli anni Cinquanta con Ernestina Marangoni, alcune lettere da Princeton sono oggi esposte al Museo della storia dell’Università di Pavia.

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