sabato 20 aprile 2013

OGGI, SANT'ANSELMO di Vice Miazza

20 aprile 2013 10:56
21 aprile “SANT'ANSELMO D'AOSTA” - Dottore della Chiesa - ….......... Anselmo nacque nel 1033 ad Aosta da genitori di nobili origini; il padre era lombardo, mentre la madre era nativa della Valle d'Aosta. Con tutta probabilità la sua famiglia aveva legami di sangue e di vassallaggio con la famiglia reale di Borgogna e con la emergente casa di Savoia. Poco più che ventenne, Anselmo lasciò Aosta per la Borgogna e poi per la Francia. Intorno al 1059, Anselmo. giunse all'abbazia benedettina di Notre Dame du Bec, in Normandia, allo scopo di conoscerne il priore, Lanfranco di Pavia, la cui fama richiamava alunni da tutte le parti d'Europa. Anselmo si fece discepolo di Lanfranco e ne divenne molto presto coadiutore.. Nel 1060 prese gli ordini in quella stessa abbazia, poi divenne collaboratore del suo maestro nell'insegnamento e, nel 1063, priore e maestro di arti liberali succedendo allo stesso Lanfranco, il quale si era trasferito nella vicina Caen per assumere la carica di abate nel convento di Santo Stefano. Nel 1078, alla morte dell'abate fondatore, venne eletto suo successore. L'acutezza dell'intelligenza, la straordinaria dolcezza di carattere e la santità della vita gli meritarono un immenso ascendente tanto nel monastero quanto fuori. Intraprese relazioni con il maestro Lanfranco, nominato arcivescovo di Canterbury nel 1070, e collaborò all'organizzazione di alcuni monasteri inglesi, ciò gli permise inoltre di farsi conoscere dalla nobiltà del paese ed apprezzare dalla corte di Londra. Anselmo visse nell'abbazia fino al 1092. Fu questo il periodo di sua più intensa attività, tanto pedagogica che di riflessione e composizione teologia e filosofica: vi compose le due opere più note, il Monologion e il Proslogion, oltre al De grammatico, il De veritate, il De libertate arbitrii e il De casu diaboli. Come abate e priore, Anselmo ebbe incombenze che lo costrinsero a frequenti viaggi, anche lunghi, come quello che intorno al 1080 lo portò in Inghilterra, a Canterbury, dove rivide l'antico maestro arcivescovo, Lanfranco di Pavia, e conobbe il monaco Eadmero alla cui biografia si devono le pur insufficienti notizie che lo riguardano. La fama di Anselmo si diffuse in tutta Europa. Era talmente venerato e amato in Inghilterra che il 6 marzo 1093, in seguito alle pressioni dei vescovi, dei signori e di tutto il popolo, fu eletto dal re Guglielmo II, il Rosso, arcivescovo di Canterbury, sede ormai vacante dalla morte di Lanfranco avvenuta nel 1089. In Inghilterra si scontrò più volte con i re Guglielmo II ed Enrico I, e per questo motivo dovette intraprendere due volte la via dell'esilio, a Roma, la seconda intorno al 1100. La pacificazione tra il re ed il papa gli consentì, nel 1106, di ritornare a Canterbury, e dedicare all'intenso lavoro pastorale gli ultimi anni della sua vita. Sant'Anselmo morì il 21 aprile 1109 a Canterbury e fu sepolto nella celebre cattedrale. Fu canonizzato nel 1494 e proclamato Dottore della Chiesa nel 1720. Altri santi del giorno: S. Apollonio filosofo, Martire a Roma (II sec.) - Sant' Anastasio il Sinaita, egumeno (VIII sec

1 commento:

  1. 22 aprile “BEATO FRANCESCO da FABRIANO” …............ Francesco nacque a Fabriano (Ancona) il 2 settembre 1251. Dopo aver compiuto gli studi di filosofia, all'età di 16 anni, entrò nell'Ordine Francescano. Mentre era novizio a Fabriano, ebbe il permesso di recarsi ad Assisi per lucrarvi l'indulgenza della Porziuncola. Qui incontrò frate Leone, uno dei primi compagni di San Francesco, e ne lesse gli "scritti". Per ben due volte, nel 1316 e nel 1318-21, fu superiore del nuovo convento costruito dai confratelli a Fabriano. L'eredità paterna gli permise di costruire una biblioteca dove raccolse una copiosa quantità di manoscritti e in seguito a ciò divenne il primo fondatore delle biblioteche in seno all'Ordine Francescano. Tutta la sua vita fu devoluta all'attenzione verso i poveri, gli emarginati e gli ammalati. Egli stesso si prendeva cura dei bisognosi a cui forniva il sostegno materiale e spirituale. Infaticabile era il suo zelo per le anime: trascorreva molte ore in confessionale o nell'annunzio della parola di Dio. Vestiva una rozza tunica, si flagellava con aspre discipline, dormiva poco per dedicare più tempo possibile alla preghiera. Argomento della sua contemplazione erano i misteri della Passione di Cristo, che lo commuovevano fino al pianto. Morì, il 22 aprile 1322, all'età di 61 anni.Fu beatificato da Papa Pio VI nel 1775. Altri Santi del giorno: San Leone di Sens (Francia), vescovo ( VI sec.) - San Teodoro il Siceota, Vescovo ed egumeno (VII sec. 613) Santa Opportuna di Seez (Francia), Badessa (VIII sec.)

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