venerdì 26 aprile 2013

OGGI, SAN CLETO di Vice Miazza

25 aprile 2013 14:59
26 aprile “SAN CLETO PAPA” …..... San Cleto (o Anacleto), terzo Papa, dopo San Pietro e San Lino, da quanto racconta il Liber Pontificalis, nacque ad Atene. Visse sotto gli imperatori Tito Flavio Vespasiano, Tito e Domiziano, quest'ultimo scatenò una violenta persecuzione contro i cristiani che culminò nell'anno 95. Il suo pontificato si svolse per alcuni anni in pace. Fu papa sotto il regno di Tito quando, il 24 agosto del 79, l'eruzione del Vesuvio causò la distruzione delle città di Stabiae, Ercolano e Pompei, città dove era già presente una folta comunità di cristiani. Nella storia di Roma di quel periodo si ricorda che l'anno successivo all'eruzione fu inaugurato l'anfiteatro Flavio e, nell'85, fu inaugurato lo stadio Domiziano, che corrisponde all'attuale piazza Navona. Durante il suo pontificato ordinò 25 sacerdoti, ai quali avrebbe imposto la tonsura (pratica rimasta in vigore per diversi secoli), e curò l'edificazione di un sepolcro presso la Tomba di Pietro, dove venne sepolto. Cleto morì verso l'anno 92, quasi sicuramente per una morte naturale: per quell'anno, infatti, non sembra testimoniata alcuna persecuzione anticristiana. Fu sepolto nella necropoli vaticana, nei pressi della tomba di Pietro. Le sue reliquie sono oggi conservate nella chiesa di San Lino, all’interno della Città del Vaticano. Altri Santi del giorno: San Raffaele Arnaiz Baron O.C.S.O. (Trappista) – San Guglielmo e San Pellegrino, Eremiti di Foggia ( XII sec

1 commento:

  1. 27 aprile “SANTA ZITA” …............Santa Zita nacque nel 1218 da una povera famiglia di Monsagrati, in diocesi di Lucca. Dall’età di appena dodici anni fu al servizio della nobile famiglia dei Fatinelli a Lucca. Sempre contraddistinta da un forte senso del dovere, gioiosa ed umile di carattere, visse ammirevolmente gli ideali e le virtù evangeliche. Una leggenda narra come un'altra domestica dei Fatinelli, invidiosa dell'affetto ricevuto da Zita, avrebbe iniziato ad insinuare nella mente del capo famiglia il sospetto che ella rubasse in casa quanto donava ai poveri; un giorno il padrone, incontrando Zita con il grembiule gonfio mentre si recava da una famiglia bisognosa, le avrebbe chiesto cosa portasse; nonostante questo fosse pieno di pane, Zita rispose che portava solo fiori e fronde, che caddero infatti sciogliendo il grembiule. Morì il 27 aprile 1272. La sua fama si diffuse in breve tempo, tanto che i cittadini di Lucca chiesero che venisse sepolta nella Basilica di San Frediano dov'è tuttora custodita. Zita era già così venerata in Toscana da essere citata da Dante Alighieri nella Divina Commedia poco dopo la morte, facendo riferimento ad un magistrato di Lucca detto “anzian di santa Zita”, identificando così Lucca con la donna che ancora non era stata canonizzata dalla Chiesa. Il suo culto fu approvato nel 1696 da Papa Innocenzo XII. Santa Zita fu proclamata patrona delle domestiche da Pio XII XII ed è anche patrona di Lucca, delle casalinghe e dei fornai. Altri Santi del giorno San Simeone Di Gerusalemme Vescovo e martire - San Pietro Armengol, Mercedario Guardia de Prats (Tarragona).

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