lunedì 22 aprile 2013

OGGI, SAN GIORGIO di Vice Miazza

aprile 2013 12:19
23 aprile “SAN GIORGIO” …..... Non esistono notizie biografiche certe su san Giorgio. Le principali informazioni provengono dalla Passio Georgii che già però il Decretum Gelasianum del 496 classificava tra le opere apocrife. Secondo questa fonte, Giorgio era originario della Cappadocia (regione dell'odierna Turchia), figlio di Geronzio, persiano, e Policromia, cappadoce, nato verso l'anno 280. I genitori lo educarono alla religione cristiana. Trasferitosi in Palestina, si arruolò nell'esercito dell'imperatore Diocleziano. comportandosi da valoroso soldato fino al punto di giungere a far parte della guardia del corpo dello stesso Diocleziano, divenendo ufficiale delle milizie. Nei primi tre secoli d.C. si contano dieci persecuzioni contro i cristiani, tra le quali l’ultima proprio di Diocleziano che colpisce pure Giorgio. Per i cristiani scattavano pene durissime, come per esempio la distruzione delle chiese, la confisca dei beni, la consegna dei testi sacri e cosi via. L’atto supremo di Giorgio è di rinnegare la religione pagana (politeista) e, a quanto riporta lo storico Eusebio, l’aver strappato l’editto di Nicomedia (decreto contro i cristiani) davanti all’imperatore. Accusato di alto tradimento, venne arrestato, non prima di aver venduto tutti i suoi averi ai poveri. La Chiesa lo ricorda per il martirio, cioè una sorta di terribili e sanguinarie punizioni che dovette subire. La data della sua morte dovrebbe ricondursi al 303 d.C. e la tomba si trova presso Lidda (l’odierna Lod che si trova in Israele). …................ Diffusissimo è il culto di San Giorgio, godé in tutta la cristianità: nella sola Italia vi sono ben 21 Comuni che portano il suo nome; Georgia è il nome di uno Stato americano degli U.S.A. e di una Repubblica caucasica; sei re di Gran Bretagna e Irlanda, due re di Grecia e altri dell’Est europeo, portarono il suo nome.È patrono dell’Inghilterra, di intere Regioni spagnole, del Portogallo, della Lituania; di città come Genova, Campobasso, Ferrara, Reggio Calabria e di centinaia di altre città e paesi, oltre è patrono dei cavalieri arcieri, soldati, Scout, Esploratori/Guide AGESCI. Vari Ordini cavallereschi portano il suo nome e i suoi simboli, fra i più conosciuti: l’Ordine di S. Giorgio, detto “della Giarrettiera”; l’Ordine Teutonico, l’Ordine militare di Calatrava d’Aragona; il Sacro Ordine Costantiniano di S. Giorgio, ecc

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  1. 24 aprile “SAN FEDELE DI SIGMARINGEN” ….......San Fedele, al secolo Markus Roy, nacque a Sigmaringen (Germania) il 1° ottobre 1577, da una famiglia di origine fiamminga, studiò prima presso il collegio gesuita di Friburgo, (Svizzera) dove si laureò in filosofia, poi presso l'università della stessa città, dove conseguì il dottorato in “diritto civile e in diritto canonico”. Iniziò a dedicarsi all'attività forense. Nel 1604 accolse l'invito del conte di Stotzingen, che gli affidava i figli e un gruppo di giovani perché li avviasse agli studi. Soggiornando per ben sei anni nelle diverse città dell'Italia, della Spagna e della Francia, impartì ai giovani e nobili allievi ammaestramenti che lo fecero ribattezzare col nome di "filosofo cristiano". Poi all'età di 34 anni, abbandonò ogni cosa e decise di entrare, insieme a suo fratello, tra i cappuccini del convento di Friburgo dove venne ordinato sacerdote. Approfonditi gli studi teologici a Costanza, divenne anche Padre guardiano del convento di Rheinfelden, poi di quello di Friburgo e infine di quello di Feldkirch nel 1621-1622, dove assistette i soldati e i colpiti dalla peste. Dalla Congregazione di Propaganda Fide (appena istituita) ebbe l'incarico di recarsi nella Rezia, in piena crisi protestante. Le conversioni furono numerose, ma l'intolleranza di molti finì per creare attorno a Fedele una vera ondata di ostilità, soprattutto da parte dei contadini calvinisti del cantone svizzero dei Grigioni, scesi in guerra contro l'imperatore d'Austria, accusando fra Fedele d'essere un agente al servizio dell'imperatore cattolico. Fedele continuava impavido la sua missione, recandosi di città in città a tenere corsi di predicazione. Il 24 aprile 1622, a Séwis, uscito di chiesa, dove aveva appena terminato di celebrare la messa, venne aggredito della folla insieme a un gruppo di soldati austriaci e ucciso. La diffusione delle dottrine riformate nella regione, infatti, era avvenuta soprattutto in funzione anti-asburica ed autonomista: allo stesso modo, l'Impero sosteneva il cattolicesimo soprattutto allo scopo di tutelare l'integrità del suo territorio e la supremazia della casa d'Austria. Fu canonizzato nel 1746 da Benedetto XIV.

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