domenica 21 aprile 2013

OGGI, SAN FRANCESCO di Vice Miazza

21 aprile 2013 12:13
22 aprile “BEATO FRANCESCO da FABRIANO” …............ Francesco nacque a Fabriano (Ancona) il 2 settembre 1251. Dopo aver compiuto gli studi di filosofia, all'età di 16 anni, entrò nell'Ordine Francescano. Mentre era novizio a Fabriano, ebbe il permesso di recarsi ad Assisi per lucrarvi l'indulgenza della Porziuncola. Qui incontrò frate Leone, uno dei primi compagni di San Francesco, e ne lesse gli "scritti". Per ben due volte, nel 1316 e nel 1318-21, fu superiore del nuovo convento costruito dai confratelli a Fabriano. L'eredità paterna gli permise di costruire una biblioteca dove raccolse una copiosa quantità di manoscritti e in seguito a ciò divenne il primo fondatore delle biblioteche in seno all'Ordine Francescano. Tutta la sua vita fu devoluta all'attenzione verso i poveri, gli emarginati e gli ammalati. Egli stesso si prendeva cura dei bisognosi a cui forniva il sostegno materiale e spirituale. Infaticabile era il suo zelo per le anime: trascorreva molte ore in confessionale o nell'annunzio della parola di Dio. Vestiva una rozza tunica, si flagellava con aspre discipline, dormiva poco per dedicare più tempo possibile alla preghiera. Argomento della sua contemplazione erano i misteri della Passione di Cristo, che lo commuovevano fino al pianto. Morì, il 22 aprile 1322, all'età di 61 anni.Fu beatificato da Papa Pio VI nel 1775. Altri Santi del giorno: San Leone di Sens (Francia), vescovo ( VI sec.) - San Teodoro il Siceota, Vescovo ed egumeno (VII sec. 613) Santa Opportuna di Seez (Francia), Badessa (VIII sec.)

3 commenti:

  1. Il nome “GIORGIO”, di origine greca, significa “lavoratore della terra”..... Continua il nome latino imperiale Georgius, ripreso dal bizantino Gheorghios e dal greco antico gheorgòs, che significa "contadino, lavoratore della terra." Deriva dalle parole greche “ghé”, "terra", ed “èrgon”, "lavoro"....... .Il nome è ampiamente diffuso in tutta Italia....... La dìffusione, riprende il culto di vari santi, tra cui il più venerato è San Giorgio di Lydda, tribuno martirizzato in Palestina al tempo di Diocleziano.

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  2. SAN GIORGIO …...“La Leggenda Aurea”.........la leggenda del drago comparve molti secoli dopo nel Medioevo, quando il trovatore Wace (1170 ca.) e soprattutto Jacopo da Varagine, (m.1293), nella sua “Leggenda Aurea”, fissano la sua figura come cavaliere eroico, che tanto influenzerà l’ispirazione figurativa degli artisti successivi e la fantasia popolare. Si narra che in una città chiamata Selem, in Libia, vi fosse un grande stagno, tale da poter nascondere un drago, che, avvicinandosi alla città, uccideva con il fiato tutte le persone che incontrava. Gli abitanti gli offrivano per placarlo due pecore al giorno, ma quando queste cominciarono a scarseggiare furono costretti a offrirgli una pecora e un giovane tirato a sorte. Un giorno fu estratta la giovane figlia del re, la principessa Silene. Il re, terrorizzato, offrì il suo patrimonio a metà del regno, ma la popolazione si ribellò, avendo visto morire tanti suoi figli. Dopo otto giorni di tentativi, il re alla fine dovette cedere e la giovane si avviò verso lo stagno per essere offerta al drago. In quel momento passò di lì il giovane cavaliere Giorgio, il quale, saputo dell'imminente sacrificio, tranquillizzò la principessa, promettendole il suo intervento per evitarle la brutale morte. Poi disse alla principessa Silene di non aver timore e di avvolgere la sua cintura al collo del drago; il quale prese a seguirla docilmente verso la città. Gli abitanti erano atterriti nel vedere il drago avvicinarsi, ma Giorgio li tranquillizzò dicendo loro di non aver timore poiché "Iddio mi ha mandato a voi per liberarvi dal drago: se abbraccerete la fede in Cristo, riceverete il battesimo e io ucciderò il mostro". Allora il re e la popolazione si convertirono e il cavaliere uccise il drago e lo fece portare fuori dalla città trascinato da quattro paia di buoi.

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  3. 23 aprile “SAN GIORGIO” …..... Non esistono notizie biografiche certe su san Giorgio. Le principali informazioni provengono dalla Passio Georgii che già però il Decretum Gelasianum del 496 classificava tra le opere apocrife. Secondo questa fonte, Giorgio era originario della Cappadocia (regione dell'odierna Turchia), figlio di Geronzio, persiano, e Policromia, cappadoce, nato verso l'anno 280. I genitori lo educarono alla religione cristiana. Trasferitosi in Palestina, si arruolò nell'esercito dell'imperatore Diocleziano. comportandosi da valoroso soldato fino al punto di giungere a far parte della guardia del corpo dello stesso Diocleziano, divenendo ufficiale delle milizie. Nei primi tre secoli d.C. si contano dieci persecuzioni contro i cristiani, tra le quali l’ultima proprio di Diocleziano che colpisce pure Giorgio. Per i cristiani scattavano pene durissime, come per esempio la distruzione delle chiese, la confisca dei beni, la consegna dei testi sacri e cosi via. L’atto supremo di Giorgio è di rinnegare la religione pagana (politeista) e, a quanto riporta lo storico Eusebio, l’aver strappato l’editto di Nicomedia (decreto contro i cristiani) davanti all’imperatore. Accusato di alto tradimento, venne arrestato, non prima di aver venduto tutti i suoi averi ai poveri. La Chiesa lo ricorda per il martirio, cioè una sorta di terribili e sanguinarie punizioni che dovette subire. La data della sua morte dovrebbe ricondursi al 303 d.C. e la tomba si trova presso Lidda (l’odierna Lod che si trova in Israele). …................ Diffusissimo è il culto di San Giorgio, godé in tutta la cristianità: nella sola Italia vi sono ben 21 Comuni che portano il suo nome; Georgia è il nome di uno Stato americano degli U.S.A. e di una Repubblica caucasica; sei re di Gran Bretagna e Irlanda, due re di Grecia e altri dell’Est europeo, portarono il suo nome.È patrono dell’Inghilterra, di intere Regioni spagnole, del Portogallo, della Lituania; di città come Genova, Campobasso, Ferrara, Reggio Calabria e di centinaia di altre città e paesi, oltre è patrono dei cavalieri arcieri, soldati, Scout, Esploratori/Guide AGESCI. Vari Ordini cavallereschi portano il suo nome e i suoi simboli, fra i più conosciuti: l’Ordine di S. Giorgio, detto “della Giarrettiera”; l’Ordine Teutonico, l’Ordine militare di Calatrava d’Aragona; il Sacro Ordine Costantiniano di S. Giorgio, ecc.

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