sabato 20 aprile 2013

OGGI, SANTA SARA di Vice Miazza

20 Aprile “SANTA SARA DI ANTIOCHIA”…......... Secondo fonti storiche, Sara, figlia di una famiglia benestante, vissuta fra il III ed il IV secolo, originaria dalla città meridionale di Antiochia, si sposò con un ufficiale dell’imperatore Diocleziano. Diocleziano fu uno degli imperatori che più accesamente avversò i cristiani perseguitandoli ed arrivando a vietare il sacramento del battesimo. Per poter battezzare i propri figli, Sara si mise in viaggio per Alessandria di Egitto. Durante il viaggio in mare si scatenò una fortissima tempesta che mise a repentaglio sia la sua vita che quella dei suoi figli. Sara volle ad ogni costo salvare almeno l’anima dei propri figli, si incise sul petto una leggera ferita, e col proprio sangue segnò una croce sulla fronte dei piccoli. Successivamente li immerse tre volte nelle acque del mare pregando la Santissima Trinità. La tempesta si calmò e il viaggio si concluse con buon esito. A questo punto Sara si recò dal Vescovo per poter battezzare i propri figli, ma l’acqua destinata al rito si congelava di continuo. Il Vescovo chiese spiegazioni e Sara narrò quanto accaduto durante il viaggio in mare ricevendo da lui la conferma sulla validità del sacramento da lei impartito ai propri figli. Tornata in patria, Sara raccontò l’episodio al marito sperando in una sua conversione, il quale però riferì il tutto a Diocleziano che preso dall’ira la condannò ad essere arsa viva insieme ai due figli. Altri Santi del giorno: Sant'Agnese di Montepulciano, Monaca domenicana - Sant' Aniceto Papa (II sec.)

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  1. 21 aprile “SANT'ANSELMO D'AOSTA” - Dottore della Chiesa - ….......... Anselmo nacque nel 1033 ad Aosta da genitori di nobili origini; il padre era lombardo, mentre la madre era nativa della Valle d'Aosta. Con tutta probabilità la sua famiglia aveva legami di sangue e di vassallaggio con la famiglia reale di Borgogna e con la emergente casa di Savoia. Poco più che ventenne, Anselmo lasciò Aosta per la Borgogna e poi per la Francia. Intorno al 1059, Anselmo. giunse all'abbazia benedettina di Notre Dame du Bec, in Normandia, allo scopo di conoscerne il priore, Lanfranco di Pavia, la cui fama richiamava alunni da tutte le parti d'Europa. Anselmo si fece discepolo di Lanfranco e ne divenne molto presto coadiutore.. Nel 1060 prese gli ordini in quella stessa abbazia, poi divenne collaboratore del suo maestro nell'insegnamento e, nel 1063, priore e maestro di arti liberali succedendo allo stesso Lanfranco, il quale si era trasferito nella vicina Caen per assumere la carica di abate nel convento di Santo Stefano. Nel 1078, alla morte dell'abate fondatore, venne eletto suo successore. L'acutezza dell'intelligenza, la straordinaria dolcezza di carattere e la santità della vita gli meritarono un immenso ascendente tanto nel monastero quanto fuori. Intraprese relazioni con il maestro Lanfranco, nominato arcivescovo di Canterbury nel 1070, e collaborò all'organizzazione di alcuni monasteri inglesi, ciò gli permise inoltre di farsi conoscere dalla nobiltà del paese ed apprezzare dalla corte di Londra. Anselmo visse nell'abbazia fino al 1092. Fu questo il periodo di sua più intensa attività, tanto pedagogica che di riflessione e composizione teologia e filosofica: vi compose le due opere più note, il Monologion e il Proslogion, oltre al De grammatico, il De veritate, il De libertate arbitrii e il De casu diaboli. Come abate e priore, Anselmo ebbe incombenze che lo costrinsero a frequenti viaggi, anche lunghi, come quello che intorno al 1080 lo portò in Inghilterra, a Canterbury, dove rivide l'antico maestro arcivescovo, Lanfranco di Pavia, e conobbe il monaco Eadmero alla cui biografia si devono le pur insufficienti notizie che lo riguardano. La fama di Anselmo si diffuse in tutta Europa. Era talmente venerato e amato in Inghilterra che il 6 marzo 1093, in seguito alle pressioni dei vescovi, dei signori e di tutto il popolo, fu eletto dal re Guglielmo II, il Rosso, arcivescovo di Canterbury, sede ormai vacante dalla morte di Lanfranco avvenuta nel 1089. In Inghilterra si scontrò più volte con i re Guglielmo II ed Enrico I, e per questo motivo dovette intraprendere due volte la via dell'esilio, a Roma, la seconda intorno al 1100. La pacificazione tra il re ed il papa gli consentì, nel 1106, di ritornare a Canterbury, e dedicare all'intenso lavoro pastorale gli ultimi anni della sua vita. Sant'Anselmo morì il 21 aprile 1109 a Canterbury e fu sepolto nella celebre cattedrale. Fu canonizzato nel 1494 e proclamato Dottore della Chiesa nel 1720. Altri santi del giorno: S. Apollonio filosofo, Martire a Roma (II sec.) - Sant' Anastasio il Sinaita, egumeno (VIII sec.).

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