domenica 21 aprile 2013

FEDERICA E L'AVANZAMENTO DI CARRIERA racconto (233°) di Dino Secondo Barili

22 APRILE 2013
ALMANACCO DI STORIA PAVESE
Trivolzio – 22 aprile 2013 –Lunedì – ore 12.00
Intrigo …
…a Pavia
(Queste storie, anche se raccontate come vere,
sono frutto di fantasia,
pertanto non hanno  nulla a che vedere
con persone reali o fatti realmente avvenuti)
racconto del Lunedì
Federica  e l’avanzamento di carriera
Difficile dire, oggi, cosa è meglio e cosa è peggio. Anche sul lavoro bisogna stare sempre con gli occhi aperti, e non basta. Ne sapeva qualcosa la Rag. Federica la quale, ogni giorno assisteva a situazioni nuove e contrastanti. Siccome nel suo Ufficio a Milano c’erano più di cento impiegate, le mail erano il mezzo di comunicazione più diffuso, quando non era obbligatorio. Ogni impiegata aveva un suo computer ed una sua password. In ogni momento poteva accadere qualsiasi cosa. Un anno fa, toccò alla sua amica del cuore, Jenny. Aveva ricevuto una mail per partecipare ad un corso di aggiornamento. Dopo il corso la sua nuova sede di lavoro era diventata Bergamo… con conseguenti disagi infiniti. Anche Federica, tre mesi fa, si aspettava una situazione del genere. Trent’anni, diploma di ragioneria, diversi corsi di aggiornamento, una specializzazione in ricerche di mercato… e tre lingue parlate correttamente. Una mattina, appena entrata in ufficio, Federica, vide lampeggiare l’occhiolino della posta elettronica. Siccome quel giorno si sentiva irrequieta, pensò subito che ci sarebbero state novità. Infatti, aperto il computer…ecco la mail. “La Rag. Federica, è invitata alla riunione, nella Sala C del Quinto Piano che avrà inizio alle ore 9 precise. Firma: (mai vista)”. Federica guardò l’orologio e pensò di controllare sé stessa e il proprio abbigliamento. Tutto perfetto. La Ragioniera sapeva che la Sala C del Quinto Piano era quella in cui si riunivano i Dirigenti dei Reparti alle dirette dipendenze del Direttore Generale in occasione degli “eventi speciali”. Federica pensò subito ad una Delegazione estera. Sul lavoro, oggi, non bisogna farsi illusioni. Una persona deve sempre avere lo “spirito d’avventura”. Accettare ciò che il buon Dio manda. Federica entrò nella Sala C qualche minuto prima delle nove. Al grande tavolo c’era sette persone. Tre Dirigenti e quattro componenti una Delegazione estera. Nella sala silenzio assoluto. Il Dirigente più elevato in grado prese la parola per presentare la Delegazione estera. “Abbiamo il piacere di dare il benvenuto alla Delegazione della Casa Madre della nostra Società che a Sede a Berlino. Sono i Dottori Franz, Josef, Michael e Giacinto” Al nome Giacinto, Federica si mise gli occhiali da vista. Era lui, Giacinto, il suo compagno di banco, quando frequentava il Liceo Commerciale a Milano. Cinque anni passati alla grande, come amici inseparabili (e qualcosa in più). Ora, Federica lo ritrovava componente di una Delegazione estera. A fine incontro, Giacinto cercò Federica. “Sono contento di ritrovarti dopo tanti anni. Cosa posso fare per te?” Federica non ebbe dubbi. “Portarmi a cena nello stesso locale dove mi hai portata l’ultima sera che abbiamo passato insieme a Milano. Ricordi? Mi hai detto. Domani parto per Berlino. Non so se ci vedremo ancora. Quella sera, a mezzanotte, in Galleria Vittorio Emanuele, volevi darmi un bacio. Io ti risposi che il “bacio” me lo avresti dato il giorno in cui saresti ritornato …e non ci saremmo più lasciati… per sempre”. E così fu. Tre mesi sono passati ormai… tra notti di fuoco e viaggi in tutto il Mondo. - Questo è il 233° “racconto breve” scritto dal 2 settembre 2012. Il progetto – sfida è di scrivere 365 racconti in 365 giorni. Un racconto al giorno. Riuscirà il sottoscritto a raggiungere tale traguardo? Vedremo… “Se son rose fioriranno”. Buona giornata a tutti. Dino
Vedi anche: dinosecondobarili

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