martedì 29 gennaio 2013

CINZIA ... E IL PRIMO GIORNO DELLA MERLA racconto di Dino Secondo Barili

29 GENNAIO 2013
ALMANACCO DI STORIA PAVESE
Trivolzio – 29 gennaio 2013 – Martedì – ore 12.00
Intrigo …
…a Pavia
(Queste storie, anche se raccontate come vere,
sono frutto di fantasia,
pertanto non hanno  nulla a che vedere
 con persone reali o fatti realmente avvenuti)
racconto del Martedì
Cinzia … e il primo giorno della merla
Il 29, 30 e 31 gennaio sono chiamati “i giorni della merla”. Il motivo è da ricercare nella tradizione … e molte località hanno una “loro” tradizione: Anche a Pavia si parla “dei giorni della merla” da un tempo immemorabile. Ogni città o paese del pavese, o piccolo agglomerato urbano ha “la sua tradizione”. Ieri al Bar della Valentina, Giusy, Albecca e Cinzia stavano “assaporando” la loro “pausa caffè” quando Albecca, come suo solito, lanciò l’esca: “…speriamo nei giorni della merla”. Giusy abboccò all’amo. “Cosa centrano “i giorni della merla” con quanto stavamo dicendo?” – “Centra, centra. I giorni della merla… centrano sempre” – precisò Albecca – “Ogni anno, durante i giorni della merla, accadono fatti inspiegabili” Cinzia, ascoltava attenta, ma non apriva bocca. Albecca continuò. “Ricordi lo scorso anno quello che accadde a Jessica? Magari sarà un caso, ma avvenne proprio il 29 gennaio, il primo giorno della merla. E l’anno prima a Michela?” Quella di Michela era rimasta nella memoria di Giusy e Cinzia e non era necessario ripeterlo, ma, Albecca, come solito, volle ricordarlo. “Ricordi che Michela voleva festeggiare il “primo incontro” con l’allora… suo “Lui”? La data era il 29 gennaio. Michela si era consultata con un’astrologa di Pavia la quale l’aveva sconsigliata. Lei, testarda, volle fare di testa sua … e cosa avvenne? Quell’anniversario “non” venne mai celebrato…” – Giusy intervenne. – “Se guardiamo a tutte queste coincidenze non facciamo più nulla.” – Cinzia ascoltava attenta, ma non apriva bocca. Era come se Cinzia pensasse a “due” cose contemporaneamente. Albecca ormai ci aveva preso gusto. “Le tradizioni vanno rispettate, hanno sempre una ragione. Se ci sono, avranno pure una loro giustificazione. Una persona non deve andare “con la testa nel sacco”. Ricordiamoci che “la merla” è un simbolo… nient’altro che un simbolo. E se ci pensate bene … non è un simbolo qualunque”. Giusy accennò ad un… “ci penserò”. Cinzia ascoltava attenta, ma non disse nulla… Si vedeva lontano un miglio che Albecca aveva “stuzzicato la sua mente”. Ormai la “pausa caffè” era terminata. La tre amiche erano uscite dal Bar della Valentina e, ognuna aveva preso la strada del proprio ufficio. Cinzia aveva nella mente (e davanti agli occhi) il simbolo “della merla”. Non riusciva a mettere a fuoco alcuna idea… ma una decisione l’aveva già presa. Erano settimane che nel suo palazzo era venuto ad abitare un nuovo inquilino…. Proprio nell’appartamento accanto al suo… stesso pianerottolo. Un bel ragazzo alto, moro, sui trentacinque anni, di nome Francesco (come da targhetta davanti all’appartamento). Cinzia, di anni, ne aveva appena compiuto trenta… ed era single per forza (forza maggiore… cioè mancanza di “materia prima”, ovvero, l’uomo) Ora, però c’era la possibilità di agganciare la probabile “preda”. Perché non tentare? Sia Cinzia, che il nuovo inquilino, uscivano di casa alla stessa ora… alle otto del mattino. Cinzia era preparata. Adesso o mai più… La mattina del 29 gennaio (cioè, oggi), primo giorno della merla, si sarebbe fatta trovare sul pianerottolo. Avrebbe disposto a stella dei vasi di fiori con delle bandierine. Francesco, il nuovo inquilino avrebbe chiesto “Come mai quelle bandierine?” – “Sono le bandierine del primo giorno della merla …e sono l’invito per questa sera… alla cena della merla” … Cinzia non era certa che l’operazione funzionasse… Nella vita, però, “l’uomo propone …e Dio dispone”.
Ore 9, 00 - di oggi, 29 gennaio 2013… Giusy ha appena ricevuto una telefonata. … Francesco ha accettato l’invito di Cinzia…per la “cena della merla”...questa sera, alle 20..
 - Questo è il 150° “racconto breve” scritto dal 2 settembre 2012. Il “progetto-sfida” è di scrivere 365 racconti in 365 giorni (un racconto al giorno). Riuscirà, il sottoscritto, a raggiungere tale traguardo? Vedremo... “Se son rose fioriranno” –. Buona giornata a tutti Dino
Vedi anche : dinosecondobarili

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