venerdì 18 gennaio 2013

WANDA E ANDREA ALLA RICERCA DI ITACA racconto di Dino Secondo Barili

19 GENNAIO 2013
ALMANACCO DI STORIA PAVESE
Trivolzio – 19 gennaio 2013 – Sabato – ore 12.00
Intrigo …
…a Pavia
(Queste storie, anche se raccontate come vere,
sono frutto di fantasia,
pertanto non hanno  nulla a che vedere
 con persone reali o fatti realmente avvenuti)
racconto del Sabato
Wanda e Andrea alla ricerca di Itaca
Quale differenza passa tra “una grande storia” e “una piccola storia?” Nessuna. La grande storia è raccontata come tale… pomposa e piena di elementi ampollosi… La piccola storia è quella che vive la gente comune…noi… tutti i giorni. Era l’atteggiamento di Wanda, la quale aveva un desiderio… vedere Itaca, l’isola di Ulisse, l’Ulisse di Omero. Chi è, che non ne ha sentito parlare? Poco o tanto molte persone conoscono la storia e le vicende dell’Iliade e dell’Odissea. In base alla descrizione di Omero, Ulisse ha vissuto una delle più belle avventure… che siano capitate ad un essere umano. Prima di tutto la storia di Ulisse ha attraversato i secoli ed i millenni. Ha acceso la fantasia di intere generazioni di uomini i quali si sono sentiti… come Ulisse. La vicenda ha lasciato un segno profondo nella cultura individuale di molte persone. Wanda era affascinata dal personaggio Ulisse… un Re che “non” era un Re e di una Penelope che non era una Regina… solo una donna vera, comune, madre e moglie… Una moglie in attesa che il marito tornasse da una “guerra”, da un “viaggio” o da chissà dove. Il desiderio di Wanda era quello di visitare “l’isola di Itaca”. Ne parlò con Andrea. “Cosa ne dici se facessimo un bel viaggio ad Itaca? L’isola di Ulisse?” Andrea non era “mai stato affascinato” dal personaggio Ulisse, però un viaggio non era da scartare… Per Andrea, Ulisse è stata “tutta una montatura, una fantasia di Omero”. Si sa che i poeti sono “fantasiosi”, amano trasformare i loro personaggi in “miti”. Inoltre Omero (si dice) era cieco. Chi è quel cieco che non trasforma in “immaginario” tutto ciò che gli viene raccontato o che lui stesso racconta? Intanto, però, la storia di Ulisse “vive” da… mille e ottocento anni prima di Cristo… Ha permesso ad altri scrittori, artisti, poeti, pittori, scultori, musicisti di “ricamarci sopra” una infinità di opere e di storie. Wanda si trovava nel suo bell’Attico del Palazzo in Strada Nuova a Pavia. Sul grande tavolo c’erano carte e fotografie di Itaca. Al centro del tavolo c’era una fotografia aerea, gigantesca, a colori. Era la veduta dell’Isola, di Itaca. In bella evidenza il capoluogo, Vathy, 3500 abitanti, porto naturale, situato in una baia profonda… “Ecco l’isola di Ulisse, ora… come tremila e ottocento anni fa. Un’isola che ha fatto sognare … e fa sognare. Un’isola, forse, dove è nato lo stesso Omero. Nella quale passò i suoi anni giovanili prima di partire e diventare… poeta-narratore itinerante. Andrea, cosa ne dici se facessimo un “viaggio” a Itaca. Potremmo partire domani mattina. Ho già steso il programma. Ho scritto i “pezzi che dobbiamo leggere strada facendo”. – “E perché leggere i pezzi?” – chiese Andrea . “Perché ogni viaggio ha bisogno di “una preparazione mentale” e di una informazione dettagliata. Non si va in posto per vedere ciò che c’è…  ma ciò che “non” c’è…magari con la fantasia.” – “Come dire che durante il viaggio potremmo incontrare Ulisse?” – chiese Andrea. Il fidanzato di Wanda fece scorrere gli occhi sui tetti rossi delle case di Pavia, Con lo sguardo raggiunse l’alveo del fiume Ticino e si fermò su “un’isola”al centro del fiume… Un pescatore stava attraccando con sua barca … Forse, era Ulisse che era appena arrivato a Pavia dopo un lungo viaggio.
- Questo è il 140° “racconto breve” scritto dal 2 settembre 2012. Il “progetto-sfida” è di scrivere 365 racconti in 365 giorni (un racconto al giorno). Riuscirà, il sottoscritto, a raggiungere tale traguardo? Vedremo... “Se son rose fioriranno” –. Buona giornata a tutti Dino
Vedi anche : dinosecondobarili

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