domenica 20 gennaio 2013

LA STORIA DI CATERINA DELLESTORIE racconto di Dino Secondo Barili

21 GENNAIO 2013
ALMANACCO DI STORIA PAVESE
Trivolzio – 21 gennaio 2013 – Lunedì – ore 12.00
Intrigo …
…a Pavia
(Queste storie, anche se raccontate come vere,
sono frutto di fantasia,
pertanto non hanno  nulla a che vedere
 con persone reali o fatti realmente avvenuti)
racconto del Lunedì
La storia di Caterina Dellestorie
Il 21 gennaio del 1935, nella stalla di Pasqualina e Giovanni Manfredi in Torradello di Battuda (Pavia), il Cantastorie Carlin raccontò la seguente “avventura”. “Nella vita bisogna incontrare le persone giuste…e saperle coltivare. Molti anni fa le ragazze dei Marcignago (Pavia) (… venti chilometri da Milano), avevano un desiderio solo: quello di andare a Milano a lavorare. Siccome l’unico lavoro loro consentito era quello di fare la “persona di servizio” speravano di trovare una “Famiglia nobile e ricca nella quale prestare la propria opera”. Parecchie ragazze di Marcignago avevano trovato lavoro presso la Contessa Anna Deidifficili, ma dopo qualche mese, cedevano le armi e lasciavano il posto. La Contessa era una “maniaca” delle malattie. Tutti i mali li aveva lei: mal di testa, mal di spalle, mal di gambe. Non parliamo poi del mal di stomaco… Aveva provato tutte le medicine disponibili per digerire…e non aveva ancora trovato la medicina giusta. Un giorno, Caterina Dellestorie, una bella e furba ragazza di Marcignago, decise di tentare la sorte. Chiese ed ottenne di andare a servizio della Contessa Anna Deidiffici. Della Contessa sapeva tutto. Lo avevano raccontato le ragazze che erano state al suo servizio prima di lei…Ci provò lo stesso. Il primo giorno di lavoro fu terribile. La Contessa sembrava un’isterica… dimessa dal manicomio. Non c’era un lavoro che la “nuova serva” facesse che andasse bene. Caterina era rimasta muta come un pesce. Il secondo giorno andò un po’ meglio. La Contessa continuava a lamentarsi del mal di testa, del mal di schiena e di altri mali. Caterina, dolcemente parlò. “Signora Contessa, ho portato da Marcignago, l’acqua dei sette fontanili… E’ un’acqua speciale. Bisogna berne solo tre piccoli sorsi al giorno… e solo quando si hanno i dolori forti.” – La Contessa era una maniaca delle medicine. Volle subito provare l’acqua dei sette fontanili. Dopo un po’ si sentì meglio. Caterina, però, aveva portato solo una mezza bottiglia d’acqua… e la Contessa Anna, dopo qualche giorno non ne aveva più. Pregò Caterina di ritornare a Marcignago per prendere altra acqua. Caterina Dellestorie aveva “capito tutto” del soggetto con il quale aveva a che fare... “Si, Signora Contessa… però, l’acqua dei sette fontanili si raccoglie solo a Marcignago … e solo mezza bottiglia per volta.” Caterina aveva trovato la strada giusta. La Contessa divenne trattabile…. bisognosa di quell’acqua. Tuttavia, La Contessa Anna, oltre all’acqua di Marcignago, continuava a ingoiare palate di medicine… e un giorno le venne un colpo e rimase senza vita. Il Conte Gerolamo finalmente vedovo della Contessa Anna, dopo aver sopportato per anni una situazione allucinante, si sentì libero e… liberato. Avendo conosciuto la gentilezza e lo spirito di sopportazione di Caterina Dellestorie decise di sposarla (lui 50 anni, lei venticinque). Caterina, non solo accettò, ma furba com’era, trovò subito il rimedio per far star bene anche il Conte Gerolamo. Caterina consigliò al Conte “l’acqua delle notti di luna piena”. Questi si sentì subito ringiovanito di almeno vent’anni… suscitando l’invidia e la gelosia dei suoi coetanei… Nobili Conti milanesi.”
- Questo è il 142° “racconto breve” scritto dal 2 settembre 2012. Il “progetto-sfida” è di scrivere 365 racconti in 365 giorni (un racconto al giorno). Riuscirà, il sottoscritto, a raggiungere tale traguardo? Vedremo... “Se son rose fioriranno” –. Buona giornata a tutti Dino
Vedi anche : dinosecondobarili

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