martedì 29 gennaio 2013

OGGI, SAN COSTANZO di Vice Miazza

OGGI,
SAN COSTANZO 
di
Vice Miazza
29 gennaio "SAN COSTANZO, Vescovo" ............. Costanzo, fu il primo vescovo di Perugia, vissuto nel II secolo. Secondo la tradizione, durante la persecuzione di Marco Aurelio, fu condotto per mano di alcuni soldati davanti al console Lucio e barbaramente flagellato, quindi immerso nell'acqua bollente, da dove uscì miracolosamente illeso. Ricondotto in carcere, convertì i suoi custodi, che lo aiutarono a fuggire. Rifugiatosi a casa del cristiano Anastasio, fu con questo di nuovo arrestato e decapitato nella città di Foligno, nell'anno 170. Tutte le redazioni della Passio affermano che il corpo del santo, dopo il martirio, fu portato a Perugia e sepolto non lontano dalla città in un luogo detto Areola fuori Porta S. Pietro, dove venne costruita la prima cattedrale di Perugia. In questo medesimo luogo fu eretta l'attuale chiesa di San Costanzo. Alla intercessione di san Costanzo furono attribuiti in particolare due miracoli: una donna affetta da completa cecità si fece portare ai piedi del santo per ricevere la benedizione e implorare aiuto e dopo la sua benedizione, si dice che la donna riacquistò completamente la vista; il secondo miracolo riguarda invece un nobile perugino di nome Crescenzio, sofferente da molti anni di inguaribile paralisi degli arti inferiori, il quale, sospinto da viva fede, andò da Costanzo e, avutane la benedizione, fu risanato immediatamente. San Costanzo è patrono di Perugia e la tradizione vuole che ogni anno, durante la festa di San Costanzo, le ragazze nubili vadano nella chiesa di San Costanzo per chiedere se si sposeranno entro l'anno: la leggenda dice che, se guardando il gioco di luci riflesse sull'immagine del santo si ha l'impressione che san Costanzo ha fatto l'occhiolino, significa che le nozze ci saranno, altrimenti, per consolazione, il fidanzato regalerà alla ragazza il tipico dolce, il "Torcolo di San Costanzo". Altri Santi del giorno: San Valerio - San Ciro Martire - Santi Papia e Mauro, martiri

4 commenti:

  1. 30 Gennnaio "SANTA GIACINTA MARESCOTTI"..............Giacinta, al secolo Clarice, figlia del Conte Marcantonio Marescotti, nacque a Vignanello (VT) il 6 marzo 1585. Assieme alle sue due sorelle Ginevra e Ortensia, studiò al Convento di San Bernardino a Viterbo, al termine degli studi Ginevra rimase in convento e prese il nome di Suor Immacolata. Clarice e Ortensia furono introdotte nelle migliori case, Clarice era molto attratta da un giovane marchese, Paolo Capizucchi, il quale però chiese la mano della sorella minore Ortensia. Clarice ne rimase sconvolta e dopo qualche settimana decise di raggiungere la sorella, Suor Immacolata, a San Bernardino. Lì prese i voti adottando il nome di Suor Giacinta. Fu una conversione soltanto esteriore, in convento suor Giacinta tenne atteggamenti contrari alla disciplina della devozione. Anziché vivere in una cella, si fece arredare un intero appartamento nello stile delle sue stanze a Vignanello, ed era servita da due giovani novizie. Condusse vita mondana e licenziosa fino al 1615, quando, in seguito ad una malattia, entrò in crisi spirituale, e con l'aiuto del proprio Padre confessore si convertì e si diede ad esercizi di penitenza e di perfezione cristiana. Per Suor Giacinta cominciarono ventiquattro anni straordinari e durissimi. Chiese perdono alle consorelle, si privò del superfluo, si sottopose a severe penitenze. Nella sua stanza, ormai, l’unico ornamento era una grande croce. Meditò di continuo sui dolori della passione, e devota allo Spirito Santo, lo invocò di continuo perché accrescesse il suo amore per il prossimo. Ai più poveri donò il suo cibo, le vesti, le coperte del letto. Poi iniziò a chiedere aiuto agli amici di un tempo per sostenere due importanti opere di carità: una confraternita laicale, detta dei Sacconi, (dal sacco che i confratelli indossano nel loro servizio), infermieri per l'assistenza dei poveri ammalati e detenuti e gli Oblati di Maria per la cura delle persone anziane. Morì a Viterbo il 30 gennaio 1640, È stata proclamata Santa da papa Pio VII nel 1807. Il corpo è nella chiesa del Monastero di San Bernardino, a Viterbo. Altri Santi del giorno: SANT'ARMENTARIO di PAVIA, Vescovo, resse la Chiesa tra il 710 ed il 722 circa. Lottò per difendere dalle pretese della Metropolia di Milano la diretta dipendenza di Pavia dalla Sede Apostolica. È ricordato per aver accolto le spoglie di S. Agostino giunte dalla Sardegna per volontà del re Liutprando, e per aver consacrato al grande santo un altare della basilica di S. Pietro in Ciel d’Oro. Morì nel 731.

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  2. Il nome "GIACINTA" al femminile di Giacinto, deriva al greco "YAKINTHOS" e significa " simile al giacinto, di colore violetto". Nella mitologia, Yàkinthos, era un grazioso giovinetto figlio di Amicle, re di Sparta. Il giovane fu ferito mortalmente alla testa da Zefiro e tramutato in fiore da Apollo.

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  3. 31 Gennaio "SAN GIOVANNI BOSCO",................ Giovanni Bosco nacque il 16 agosto 1815 in una famiglia contadina poverissima a Becchi Castelnuovo d'Asti (oggi Castelnuovo Don Bosco). In tenera età rimase orfano di padre. A19 anni entrò in seminario e il 5 giugno 1841 fu ordinato sacerdote a Torino nella chiesa dell'Immacolata Concezione. A Torino cominciò ad esplorare la città per farsi un'idea delle condizioni morali dei giovani. Ne rimase sconvolto. Ragazzi che vagabondavano per le strade, disoccupati, sbandati e depressi pronti a qualsiasi cosa. Rimase inoltre profondamente impressionato dal constatare come tanti di quei ragazzi prendevano da subito la via delle prigioni. Capì che non poteva rimanere indifferente a tutto ciò e decise di agire per cercare di sanare, come poteva, la difficile situazione. Iniziò con l'aiutare i ragazzi nel cercare il lavoro, si prodigò per ottenere condizioni migliori a chi è già occupato e fece scuola ai più portati nello studio. Nacque così nella periferia torinese il primo oratorio. Nell'aprile 1846 aprì a Valdocco nella "casa Pinardi" un oratorio intorno al quale nascerà col tempo il grandioso complesso della casa-madre dei Salesiani. Il problema di accogliere non per alcune ore bensì a tempo pieno ragazzi senza casa divenne fondamentale ma si aprì un problema di natura finanziaria. Don Bosco diventò promotore in prima persona della sua iniziativa e si mise alla ricerca di fondi. La prima benefattrice fu sua madre Margherita che vendette tutto quello che possedeva per sfamare i ragazzi. Così nacque, con la cooperazione di don Rua e di don Cagliero, la "Società di San Francesco di Sales" che darà vita all'omonimo ordine dei Salesiani. I Salesiani daranno ai giovani non solo pane e una casa, ma procureranno loro istruzione professionale e religiosa, la possibilità di inserirsi nella vita sociale e buoni contratti di lavoro. Uomo versatile e dotato di un’intelligenza eccezionale, con il suo fiuto imprenditoriale Don Bosco considerò la stampa un fondamentale strumento di divulgazione culturale, pedagogica e cristiana. Diventò col tempo una figura di rilievo nazionale, nonostante ciò, rimase sempre una persona umile e semplice. Nel 1872, instancabile, fondò la Congregazione femminile delle figlie di Maria Ausiliatrice, detta delle Suore Salesiane.A 72 anni, sfinito dal lavoro, Don Bosco morì Torino-Valdocco, all'alba del 31 gennaio 1888, lasciando al suo successore Don Michele Rua, (proclamato beato il 29 ottobre 1972), 700 religiosi in 64 case disseminate in 6 paesi. Beato nel 1929 e Santo il 1° aprile 1934, Il 31 gennaio 1958 Pio XII, su proposta del Ministro del Lavoro in Italia, lo ha dichiarato "patrono degli apprendisti italiani" oltre ad essere patrono degli: Educatori, Giovani, Studenti, Editori.

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  4. Il nome "GIOVANNI" di origine ebraica, significa "Dio ha avuto misericordia". L'origine del nome è formato dall'abbreviazione ebraica di Iahweh, che venne adottata in greco come Ioannes e in latino come Ioannis. La diffusione trae origine fin dal cristianesimo dal culto di San Giovanni Battista, che battezzò Cristo nel Giordano, e di San Giovanni Evangelista, fratello di Giacomo, l'apostolo prediletto da Cristo. La fama del nome è continuata senza interruzioni anche nel Medioevo, più di cento sono, infatti, i santi e i beati del periodo,........ e fino ai giorni nostri.

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