mercoledì 30 gennaio 2013

OGGI, SANTA GIACINTA MARESCOTTI di Vice Miazza

30 Gennnaio "SANTA GIACINTA MARESCOTTI"..............Giacinta, al secolo Clarice, figlia del Conte Marcantonio Marescotti, nacque a Vignanello (VT) il 6 marzo 1585. Assieme alle sue due sorelle Ginevra e Ortensia, studiò al Convento di San Bernardino a Viterbo, al termine degli studi Ginevra rimase in convento e prese il nome di Suor Immacolata. Clarice e Ortensia furono introdotte nelle migliori case, Clarice era molto attratta da un giovane marchese, Paolo Capizucchi, il quale però chiese la mano della sorella minore Ortensia. Clarice ne rimase sconvolta e dopo qualche settimana decise di raggiungere la sorella, Suor Immacolata, a San Bernardino. Lì prese i voti adottando il nome di Suor Giacinta. Fu una conversione soltanto esteriore, in convento suor Giacinta tenne atteggamenti contrari alla disciplina della devozione. Anziché vivere in una cella, si fece arredare un intero appartamento nello stile delle sue stanze a Vignanello, ed era servita da due giovani novizie. Condusse vita mondana e licenziosa fino al 1615, quando, in seguito ad una malattia, entrò in crisi spirituale, e con l'aiuto del proprio Padre confessore si convertì e si diede ad esercizi di penitenza e di perfezione cristiana. Per Suor Giacinta cominciarono ventiquattro anni straordinari e durissimi. Chiese perdono alle consorelle, si privò del superfluo, si sottopose a severe penitenze. Nella sua stanza, ormai, l’unico ornamento era una grande croce. Meditò di continuo sui dolori della passione, e devota allo Spirito Santo, lo invocò di continuo perché accrescesse il suo amore per il prossimo. Ai più poveri donò il suo cibo, le vesti, le coperte del letto. Poi iniziò a chiedere aiuto agli amici di un tempo per sostenere due importanti opere di carità: una confraternita laicale, detta dei Sacconi, (dal sacco che i confratelli indossano nel loro servizio), infermieri per l'assistenza dei poveri ammalati e detenuti e gli Oblati di Maria per la cura delle persone anziane. Morì a Viterbo il 30 gennaio 1640, È stata proclamata Santa da papa Pio VII nel 1807. Il corpo è nella chiesa del Monastero di San Bernardino, a Viterbo. Altri Santi del giorno: SANT'ARMENTARIO di PAVIA, Vescovo, resse la Chiesa tra il 710 ed il 722 circa. Lottò per difendere dalle pretese della Metropolia di Milano la diretta dipendenza di Pavia dalla Sede Apostolica. È ricordato per aver accolto le spoglie di S. Agostino giunte dalla Sardegna per volontà del re Liutprando, e per aver consacrato al grande santo un altare della basilica di S. Pietro in Ciel d’Oro. Morì nel 731.

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