mercoledì 30 gennaio 2013

OGGI, SAN GIOVANNI BOSCO di Vice Miazza

31 Gennaio "SAN GIOVANNI BOSCO",................ Giovanni Bosco nacque il 16 agosto 1815 in una famiglia contadina poverissima a Becchi Castelnuovo d'Asti (oggi Castelnuovo Don Bosco). In tenera età rimase orfano di padre. A19 anni entrò in seminario e il 5 giugno 1841 fu ordinato sacerdote a Torino nella chiesa dell'Immacolata Concezione. A Torino cominciò ad esplorare la città per farsi un'idea delle condizioni morali dei giovani. Ne rimase sconvolto. Ragazzi che vagabondavano per le strade, disoccupati, sbandati e depressi pronti a qualsiasi cosa. Rimase inoltre profondamente impressionato dal constatare come tanti di quei ragazzi prendevano da subito la via delle prigioni. Capì che non poteva rimanere indifferente a tutto ciò e decise di agire per cercare di sanare, come poteva, la difficile situazione. Iniziò con l'aiutare i ragazzi nel cercare il lavoro, si prodigò per ottenere condizioni migliori a chi è già occupato e fece scuola ai più portati nello studio. Nacque così nella periferia torinese il primo oratorio. Nell'aprile 1846 aprì a Valdocco nella "casa Pinardi" un oratorio intorno al quale nascerà col tempo il grandioso complesso della casa-madre dei Salesiani. Il problema di accogliere non per alcune ore bensì a tempo pieno ragazzi senza casa divenne fondamentale ma si aprì un problema di natura finanziaria. Don Bosco diventò promotore in prima persona della sua iniziativa e si mise alla ricerca di fondi. La prima benefattrice fu sua madre Margherita che vendette tutto quello che possedeva per sfamare i ragazzi. Così nacque, con la cooperazione di don Rua e di don Cagliero, la "Società di San Francesco di Sales" che darà vita all'omonimo ordine dei Salesiani. I Salesiani daranno ai giovani non solo pane e una casa, ma procureranno loro istruzione professionale e religiosa, la possibilità di inserirsi nella vita sociale e buoni contratti di lavoro. Uomo versatile e dotato di un’intelligenza eccezionale, con il suo fiuto imprenditoriale Don Bosco considerò la stampa un fondamentale strumento di divulgazione culturale, pedagogica e cristiana. Diventò col tempo una figura di rilievo nazionale, nonostante ciò, rimase sempre una persona umile e semplice. Nel 1872, instancabile, fondò la Congregazione femminile delle figlie di Maria Ausiliatrice, detta delle Suore Salesiane.A 72 anni, sfinito dal lavoro, Don Bosco morì Torino-Valdocco, all'alba del 31 gennaio 1888, lasciando al suo successore Don Michele Rua, (proclamato beato il 29 ottobre 1972), 700 religiosi in 64 case disseminate in 6 paesi. Beato nel 1929 e Santo il 1° aprile 1934, Il 31 gennaio 1958 Pio XII, su proposta del Ministro del Lavoro in Italia, lo ha dichiarato "patrono degli apprendisti italiani" oltre ad essere patrono degli: Educatori, Giovani, Studenti, Editori

1 commento:

  1. 1° febbraio “SANTA VERDIANA” …......... Verdiana nacque a Castelfiorentino nel 1182 dalla nobile famiglia degli Attavanti. In gioventù, un ricco zio la volle come amministratrice. Dedita però fin dall'infanzia all'orazione e all'astinenza, ella non poteva concepire questo suo incarico che come un'accresciuta possibilità di esercitare la carità. Si racconta che un giorno suo zio aveva accumulato e rivenduto una certa quantità di derrate, il cui prezzo era salito alle stelle a causa di una grave carestia. Ma quando il compratore si presentò a ritirare il materiale acquistato, il magazzino risultò vuoto, perché nel frattempo Verdiana aveva donato tutto ai poveri. L'irritata reazione dello zio ebbe come unica risposta l'invito ad attendere ventiquattr'ore: effettivamente il giorno dopo Dio premiava la carità e la confidenza della fanciulla facendo ritrovare intatto il raccolto così generosamente donato. Verdiana è stata coetanea di San Francesco D'Assisi e nel 1221 la tradizione vuole che san Francesco d'Assisi gli fece visita ammettendola al Terz'ordine Francescano. Dopo un pellegrinaggio a Compostela, tornata a Castelfiorentino i suoi concittadini, per trattenerla vicino, le edificarono in riva all'Elsa, una celletta nella quale Verdiana rimase reclusa per 34 anni. Da una finestrella assisteva alla Messa, parlava con i visitatori e riceveva lo scarso cibo di cui si nutriva. Si racconta che la sua morte, avvenuta il 10 febbraio 1242, venne annunciata dal suono improvviso e simultaneo delle campane di Castelfiorentino. Il culto di S. Verdiana, rappresentata con gli abiti della congregazione Vallombrosana, venne approvato da Clemente VII nel 1533 ed è tuttora popolare in Toscana. Altri Santi del giorno: Sant'Orso D'Aosta, sacerdote – San Trifone martire.

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