lunedì 29 aprile 2013

OGGI, SAN PIO V di Vice Miazza

29 aprile 2013 14:03
30 aprile “SAN PIO V”, Papa. ….......... Al secolo Antonio Ghislieri, nacque a Bosco Marengo, (Alessandria), il 17 gennaio 1504, dalla nobile, ma decaduta, famiglia Ghislieri. A quattordici anni entrò nell'Ordine Domenicano a Voghera. Nel 1519 professò i voti solenni a Vigevano, poi completò gli studi presso l’università di Bologna e nel 1527, a Genova, fu ordinato sacerdote assumendo il nome di Frate Michele. Negli anni di preparazione al sacerdozio, insieme a una solida formazione teologica, facilitata da una fervida intelligenza, manifestò quella austerità di vita che sempre lo caratterizzò. Fu professore a Bologna e a Pavia. Nel 1546 venne nominato Inquisitore di Como e cominciò la sua lotta contro i protestanti, che operavano numerosi in quel territorio lombardo. Dal papa Paolo IV, nel 1556, gli vennero affidati importanti incarichi. Venne consacrato Vescovo di Nepi e Sutri e, l’anno successivo, creato Cardinale del titolo di Santa Maria Sopra Minerva. Dopo l’elezione di Pio IV, nel 1560 il Cardinal Ghisleri fu nominato vescovo di Mondovì, ma ben presto dovette far ritorno a Roma per occuparsi di otto vescovi francesi accusati di eresia. Non ebbe rapporti assai cordiali con il nuovo papa, del quale disapprovava con rude indipendenza l’indirizzo mondano e nepotista. Alla sua morte, per suggerimento di San Carlo Borromeo, fu proprio Ghisleri chiamato a succedergli, prendendo il nome di Pio V. ll pontificato di Pio V si contraddistinse anzitutto per l'assidua energia con cui il nuovo pontefice si dedicò alla riforma della Chiesa, recando ad attuazione i decreti del concilio di Trento. Combatté infatti il nepotismo, riformò il clero della diocesi di Roma, inviò visitatori apostolici nelle diocesi italiane, fece rispettare con severità l'obbligo di residenza dei vescovi e dei parroci e si preoccupò che la nomina dei nuovi vescovi e cardinali cadesse su candidati meritevoli per il loro zelo e la loro pietà. In questo quadro di risanamento della Chiesa egli curò inoltre la pubblicazione del catechismo romano, del breviario romano riformato e del messale romano, e rafforzò gli strumenti operativi della Controriforma con la creazione della congregazione dell'Indice. NEL 1567 FONDÒ IL COLLEGIO GHISLIERI DI PAVIA, nel quale erano previsti posti gratuiti per studenti meritevoli, ma non di agiate condizioni economiche, che ancora oggi, tramite concorso pubblico, accoglie alcuni tra i migliori studenti dell'Università di Pavia. Per quanto riguarda poi i rapporti con le altre potenze, Pio V adottò una linea di rigorosa difesa dei diritti giurisdizionali della Chiesa e di intransigenza assoluta nei confronti del protestantesimo: pertanto appoggiò Maria Stuarda, che avrebbe voluto vedere sul trono d'Inghilterra al posto di Elisabetta, da lui scomunicata nel 1570. Infine, preoccupato del pericolo turco, Pio V si adoperò per realizzare una lega dei principi cristiani contro i Turchi, riuscendo a dare vita,con Venezia e la Spagna, alla Lega santa, le cui forze navali riportarono il 7 ottobre 1571 la celebre vittoria di Lepanto sulla flotta ottomana. Morì il primo maggio 1572. Beatificato da Clemente X nel 1672, fu canonizzato da Clemente XI, nel 1712

1 commento:

  1. 1° maggio “SAN RICCARDO PAMPURI”, …....canonizzato da Giovanni Paolo II il 1°
    novembre 1989 con queste parole: ….. “È una figura straordinaria vicina a noi nel tempo, ma più ancora ai nostri problemi ed alla nostra sensibilità. La sua vita breve, ma intensa, è uno sprone per tutto il popolo di Dio, ma specialmente per i giovani, per i medici, per i religiosi”, ….......San Riccardo Pampuri, nacque a Trivolzio, (Pavia), il 2 agosto 1897, e fu battezzato con il nome di Erminio Filippo. Decimo di undici figli, a tre anni, alla morte della mamma, venne accolto dagli zii materni a Torrino, frazione di Battuda. Compiute le scuole elementari in due paesi vicini, e la prima ginnasiale a Milano, fu alunno interno nel Collegio Sant'Agostino di Pavia. Dopo gli studi liceali, si iscrisse alla facoltà di medicina nell'Università di Pavia, laureandosi con il massimo dei voti, il 6 luglio 1921, dopo essere stato militare durante la prima guerra mondiale, ed avere ricevuto la medaglia di bronzo avendo portato in salvo i medicinali. Nel 1923 divenne medico condotto di Morimondo, un paese non lontano da Trivolzio in cui la popolazione era sparsa in vari cascinali di campagna. Lì si fece subito amare per il suo spirito di abnegazione verso i poveri, per il modo caritatevole di curarli, spesse volte senza farsi pagare ma, al contrario, portando ai più bisognosi i medicinali e il denaro necessario per non morire di fame. Svolgendo il lavoro di medico scoprì sempre di più la sua vocazione religiosa, soprattutto nell'aiuto ai poveri e sofferenti. Fondò e animò il circolo di Azione Cattolica a Morimondo e collaborò con il parroco Cesare Alesina. Le attività spaziavano dalla formazione di una banda musicale all'organizzazione di esercizi spirituali. Nel 1927 Erminio maturò la decisione di aderire all'ordine ospedaliero di San Giovanni di Dio, meglio conosciuto come Fatebenefratelli. Entrò in convento il 22 giugno 1927, vestì l'abito dei Fatebenefratelli il 21 ottobre dello stesso anno e prese il nome di Riccardo in onore di Riccardo Beretta, il sacerdote a cui Erminio si era affidato come guida spirituale. Il "quarto voto" dei Fatebenefratelli, che prescrive l'ospitalità e l'assistenza ai malati, lo spinse, all'Ospedale Sant'Orsola di Brescia, ad occuparsi, oltre al servizio medico anche di servizi più umili. Si occupò della formazione dei confratelli che dovevano diventare infermieri e infine gli venne affidato l'ambulatorio dentistico dell'ospedale. Nel 1929 i disturbi respiratori che fra Riccardo aveva fin dalla guerra si aggravarono e sfociarono in tisi. Dal gennaio 1930 non poté più svolgere il suo servizio e continuò a peggiorare. Il 27 aprile fu trasferito a Milano alla casa dell'Ordine. Morì la mattina del primo maggio, stringendo tra le mani il crocifisso. I funerali si svolsero a Trivolzio nel cui cimitero venne sepolto. Il 16 maggio 1951 il corpo venne collocato nella Chiesa Parrocchiale di San Clornelio e San Cipriano martiri, meta di pellegrinaggio. Dopo la morte, la fama di santità, che riscuoteva in vita, si diffuse largamente in Italia, in Europa e negli altri continenti.Molti fedeli ottenevano da Dio grazie segnalate, anche miracolose, per sua intercessione. Approvati i due miracoli presentati, venne beatificato da sua Santità Giovanni Paolo II il 4 ottobre 1981. Poi, riconosciuta miracolosa la guarigione avvenuta il 5 gennaio 1982 ad Àlcadozo (Àlbacede, Spagna), approvato il miracolo, il 1° novembre 1989, è stato solennemente canonizzato.

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