sabato 9 giugno 2012

10 GIUGNO – ALMANACCO DI STORIA PAVESE

Trivolzio – 10 giugno 2012 – domenica – 12.00
Intrigo …
…a Pavia
(Queste storie, anche se raccontate come vere,
sono frutto di fantasia,
pertanto non hanno  nulla a che vedere
 con persone reali o fatti realmente avvenuti)
INTRIGO A PAVIA
racconto a puntate –
“Cispino e la Milano dell’EXPO’ 2015” (10)
Gli usi e i costumi locali sono fondamentali per la vita delle comunità. Senza usi e costumi locali non c’è identità… In mancanza di “usi e costumi locali” le persone non si riconoscono e non si sentono “legate – unite - solidali” nel proprio territorio… Ho imparato anche altri segreti … Uno dei miei più attenti Rappresentanti, mi ha raccontato che in paesino (300-400 abitanti) nel territorio compreso tra il Po e il Sesia c’era una comunità diversa da tutte le altre. Viveva un po’ isolata in mezzo all’estesa boscaglia della valle del Po ed era governata da sole donne. Era la donna il capo-famiglia. I figli portavano il soprannome della madre e gli stessi erano parte centrale del nucleo famigliare vero e proprio. Poi c’era l’uomo di casa… quello che praticamente faceva parte della famiglia (a tempo determinato … o per tutta la vita)… della “donna-capofamiglia”. Nella famiglia poteva esserci un uomo solo…oppure c’era più di un uomo …e tutti facevano parte dello stesso nucleo famigliare … a discrezione dell’unica donna-capofamiglia. Per forza di cose ho dovuto nominare un “mio Rappresentante-donna” (che era già capo-villaggio). Ho dovuto scegliere un Rappresentante (donna) interno al gruppo locale stesso…perché gli usi e i costumi locali erano troppo particolari e richiedevano conoscenze specifiche.” – Cispino intervenne – “Mi piacerebbe saperne qualcosa in più… E’ possibile?” – “Certo”- rispose Alboino – “Sono qui apposta. Nella vita non si finisce mai di imparare… e quella fu una delle migliori lezioni. Innanzi tutto, si trattava di un gruppo autonomo nato spontaneamente. In un primo tempo ci fu una sola donna dentro ad una capanna nella fitta boscaglia tra il Po e il Sesia.. Era il “suo” rifugio in quanto scacciata da una comunità locale… Scacciata perché “troppo libera, autonoma e indipendente” … Non accettava ordini e non voleva sentirsi sottomessa ad un uomo (solo ed unico)… Anzi, secondo quella “prima donna”… doveva essere l’uomo ad essere sottomesso alla donna (come in effetti lo è… quasi sempre). Forte e caparbia, quella prima donna aveva avuto dodici figli, sei maschi e sei femmine. Visto il comportamento della madre … anche le figlie seguirono l’esempio... e nacque la prima comunità. Nel villaggio “della boscaglia” era la donna che faceva la famiglia…Era la donna che “faceva” i figli, pertanto … “i figli erano solo suoi… ed erano la “sua famiglia”. Poco importava che fossero figli di uno solo uomo (padre) o più uomini (padri). L’uomo (padre), quindi, era “a tempo determinato”e doveva contribuire al mantenimento della prole…I figli… erano tutti figli legittimi (della madre)… e portavano il “solo soprannome della madre” (Il soprannome divenne il cognome…”figlio della Rossa”… col tempo rimase solo “Rossa”… Giovanna Rossa, Giuseppe Rossa ecc. ecc. ). Inoltre, i beni della famiglia erano “solo della madre” e il processo ereditario si trasmetteva per via naturale. Ecco, perché, ancora oggi … sono le donne che conservano i “ricordi della famiglia”... mentre gli uomini non se ne curano. La vera e unica famiglia, secondo me,”-concluse Alboino –“era la donna… e gli uomini… potevano contare su un rapporto diretto, naturale, senza altre complicazioni… a meno che non subentrasse la gelosia…” (il seguito… domani) (decima puntata) “Cispino e la Milano dell’EXPO’ 2015” Buona giornata a tutti Dino

2 commenti:

  1. vice450 il 10/06/12 alle 19:41 via WEB
    Ciao Carlo,....... la donna raccontata da Alboino è stata scacciata dalla sua comunità locale per essere stata troppo indipendente, troppo libera e troppo autonoma,.....e per non volersi "sottomettere" agli uomini, ha dovuto rifugiarsi in una boscaglia. ............Nelle famiglie ricche e potenti erano i genitori ad avere il "diritto" sulle figlie.....è pur vero però,... che con caparbietà, e con immensa fede.... alcune di esse sono riuscite a farsi valere potendo così seguire il proprio .... cammino spirituale......Aahhhh le DONNE!!!!!,..con caparbietà,...... la donna di Alboino è diventata capò tribù, creando una società al femminile,.....e le figlie sottomesse ........"anche", diventate "Sante".......Buona domenica Vice

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  2. Ciao Dino ......Società "al femminile" che al giorno d'oggi non può più esistere,....ma che sotto certi aspetti si "ripete" in certe donne, indipendenti,..... con mansioni prestigiose, che vogliono avere,... sì,.... figli, ma senza il coinvolgimento dell'uomo,.....Vice

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