martedì 26 giugno 2012

INTRIGO A PAVIA (27)

27 GIUGNO – ALMANACCO DI STORIA
PAVESE
Trivolzio – 27 giugno 2012 – mercoledì – 12.00
Intrigo …
…a Pavia
(Queste storie, anche se raccontate come vere,
sono frutto di fantasia,
pertanto non hanno  nulla a che vedere
 con persone reali o fatti realmente avvenuti)
INTRIGO A PAVIA
racconto a puntate –
“Cispino e la Milano dell’EXPO’ 2015” (27)
Alboino si ricordò della prima volta in cui si rese conto di essersi innamorato di Rosmunda. Era sulle rive del Danubio in un momento di sosta. Pavia era ancora lontana. Gli prese una certa voglia… “Rosmunda perché non andiamo a fare una bella passeggiata nel bosco? Il Ticino è come il Danubio… Ricordi il giorno in cui…” – Non L’avesse mai fatto. Rosmunda reagì irritata. “Alboino non cominciare a fare il romantico… Sono passati (e lontani) i tempi di quei primi abbagli amorosi. Tu non sei più il bel giovanotto preso dalla mania di arrivare in vetta… ed io non sono più l’improvvida giovincella illusa e pronta ad illudersi tra le tue braccia. Tu sei uomo, padre di giovanotti ben piantati, ed io sono madre con responsabilità. E poi, se vuoi proprio saperlo, i veri uomini “inondano di regali “ le loro donne… non come te che sei tirchio assai… Ogni tanto vado in città, in Pavia, e vedo le donne pavesi… truccate, ingioiellate, vestite all’ultima moda. L’altro giorno una nobildonna pavese diceva all’amica: “Ti piace il mio nuovo, ultimo abito? E’ il regalo di compleanno di mio marito… Sai, Lui, ama fare regali ad ogni occasione.” Visto, caro Alboino come sono fatti i veri uomini?” – Alboino incassò il colpo. Per un poco fece silenzio, poi sbottò risentito. “Cara Rosmunda, non sono i regali che accedono le passioni… (soprattutto quando i regali vengono sollecitati e imposti). E’ il corpo della donna (al naturale) che deve sollecitare accesi pensieri… Un corpo di donna coperto di “chincaglieria” è solo un albero… che ha bisogno del vento … per fare rumore! Del resto, le donne usano il “ricatto dei regali” per dimostrare il loro potere di “dominare” il proprio uomo, di tenerlo soggiogato, di farlo sentire “regalo-dipendente”. La donna non si accontenta del regalo (qualunque sia il suo valore) è solo il termometro per misurare il “proprio” potere (della donna) sull’uomo… E’ noto che nessun regalo ha mai soddisfatto veramente e pienamente una donna. Una persona non può essere soddisfatta e contenta se, lei stessa, non è in grado di esserlo” – Rosmunda non gradì l’opinione di Alboino, suo marito. Anzi, si arrabbiò. Lei stessa era il tipo di donna che desiderava essere “omaggiata” con regali, lei stessa voleva la “contropartita” per ogni sua azione… piccola o grande. Alboino aveva ben altro nella testa… Pensava al Regno, pensava a ciò che avrebbe fatto e come avrebbe agito. Rosmuna, incollerita, non aprì più bocca… e sparì. Solo il suo viso parlava per lei… di rabbia… di rabbia repressa. Ernesto cercò di …”parlare d’altro”. Ma, ormai, l’incantesimo era terminato… In quel momento alcune nuvole riempirono il cielo… Nuvole nere che si ingrossavano velocemente. Era un temporale. Anche Alboino si rese conto che poteva essere pericoloso… Ma anche il temporale ha i suoi lati positivi… (oltre a quelli negativi).  (il seguito… domani) (ventottesima puntata) “Cispino e la Milano dell’EXPO’ 2015” Buona giornata a tutti Dino

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