venerdì 1 giugno 2012

Il Santo del 2 giugno: SANT'ERASMO

IL SANTO DEL GIORNO 2 GIUGNO
SANT'ERASMO
Ciao Dino, domani la Chiesa festeggia la memoria liturgica di SANT’ERASMO martire del IV secolo.

Erasmo è nome di origine greca ed ha il significato, assai bello, di “desiderato” o meglio amato.
Sant’Erasmo fu vescovo d Formia, in Campania, e sul suo conto esistono favolose leggende nel quadro della persecuzione di Diocleziano, agli inizi del IV secolo. Si dice infatti che fosse Vescovo in Asia Minore, nella Siria e per sfuggire ai persecutori venisse rapito da un angelo e trasportato a volo nell’Illiria, cioè nella moderna Dalmazia. Qui convertì moltissimi pagani, prima di essere scoperto e catturato. E di nuovo un angelo lo salvò in volo trasportandolo sulle coste della Campania. Divenne allora Vescovo di Formia, ma per breve tempo. Morì di lì a poco per le ferite riportate nei due supplizi e perciò ebbe il titolo di Martire.
L’unico dato sicuro di questa fantasiosa vicenda è la presenza a Formia, delle reliquie di Sant’Erasmo. Quando nel IX secolo, la città fu distrutta dai Saraceni, le reliquie vennero trasferite nella non lontana Gaeta.
La fantasia devota arricchì la sua figura di particolari suggestivi. Tra le “crudelissime torture” che il martirologio gli attribuisce si immaginò per esempio che al Martire venisse squarciato il ventre e fossero strappati gli intestini. Tale raccapricciante supplizio valse a Sant’Erasmo fama di protettore nei mali del ventre e delle viscere, non escluse le doglie del parto.
Per rendere più truce ed evidente la scena del supplizio, gli artisti vi raffigurarono un argano, attorno al quale il carnefice avvolgeva, come una fune le viscere strappate al Santo.
I devoti della Campania erano quasi tutti marinai. Sui loro navigli non mancavano gli argani sui quali venivano avvolte le gomene. Parve così che Sant’Erasmo si trovasse a proprio agio sulle navi, e venne assunto tra i protettori dei marinai,.
A bordo, il nome Erasmo si mutò in quello di “Elmo” , ed ebbe un curioso seguito, le spettrali fiammelle che si vedono, o si vedevano un tempo, sugli alberi e i pennoni delle navi, prima o dopo le tempeste in mare, e che sembra siano dovute a scariche di elettricità, vennero dette comunemente i fuochi di Sant’Elmo. Si volle, cioè attribuirle alla protezione che il Santo non avrebbe fatto mancare ai marinai, trasformando la loro nave in una specie di immenso candeliere, implorante la salvezza contro le forze scatenate della natura.
Sant’Erasmo è patrono di diversi comuni Italiani…. …a Gaeta, dove è copatrono con San Marciano, gli è dedicata la cattedrale,…a Lerici, dove il culto di San'Erasmo è molto vivo, il primo sabato di luglio si tiene una grande processione notturna nella baia illuminata con migliaia di lumini. La statua lignea viene trasportata per le vie del borgo e poi a bordo di un traghetto scortato da numerose barche ornate a festa viene condotto nei vicini borghi di Tellaro e San Terenzo. Dal santo prende nome anche l’isola di Sant’Erasmo, situata nella zona nord della laguna di Venezia

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