lunedì 11 giugno 2012

INTRIGO A PAVIA (12)

12 GIUGNO – ALMANACCO DI STORIA PAVESE

Trivolzio – 12 giugno 2012 – martedì – 12.00
Intrigo …
…a Pavia
(Queste storie, anche se raccontate come vere,
sono frutto di fantasia,
pertanto non hanno  nulla a che vedere
 con persone reali o fatti realmente avvenuti)
INTRIGO A PAVIA
racconto a puntate –
“Cispino e la Milano dell’EXPO’ 2015” (12)
“La vera e unica famiglia, secondo me,”-concluse Alboino –“era la donna… e gli uomini… potevano contare su un rapporto diretto, naturale, senza altre complicazioni… a meno che non subentrasse la gelosia…” – “E quando subentrava la gelosia?” – chiese Cispino. Alboino evitò la risposta. Aveva sposato Rosmunda… che in fatto gelosia era una “campionessa” di prima grandezza. Inoltre, tutti i giorni, Rosmunda, inventava una storia nuova per rendere la vita difficile e complicata al Primo Re dei Longobardi. Per fortuna che Alboino aveva molti interessi… e i tre anni passati in riva al fiume Ticino a Santa Sofia di Torre d’Isola li ha impiegati bene. Per esempio, Alboino era sempre in giro… specialmente in Oltrepò… dove c’erano delle piccole comunità nelle valli oppure abbarbicate a qualche montagna. Queste piccole comunità avevano delle caratteristiche inconfondibili. Erano piccole comunità “chiuse” con leggi ferree dettate dalla vita difficile, mancanza di provviste e grandi sacrifici. Le donne dovevano aguzzare l’ingegno per garantire i pasti quotidiani. Gli uomini si davano un gran fare con dispendio di grandi energie. L’unica soddisfazione era… lavorare i pochi campi disponibili e allevare conigli…” – “Allevare conigli?” chiese Cispino… “In ogni situazione e condizione l’uomo cerca di sopravvivere…” – proseguì Alboino – “Anche nei più sperduti paesini dell’Oltrepò c’è sempre qualcosa da imparare. Un giorno sono andato in un angolo sperduto… dove bisognava attraversare gole e precipizi per arrivarci. Sembrava un luogo dimenticato da Dio e dagli uomini, eppure…ebbi sorprese a non finire. C’era una piccola comunità di famiglie (cinque o sei)…felici. Felici? Si! Felici…si chiederà qualche persona… felici… felici. Per prima cosa bisognava fare molta strada e molta fatica per raggiungere la località. La sicurezza dell’abitato era garantita dall’isolamento…e da sette cani che incutevano terrore. Il capo villaggio mi spiegò che, molti anni prima, dal luogo da dove era partiti, di notte, erano sfuggiti a morte sicura per un assalto di banditi violenti. Con le altre famiglie aveva deciso di cercare un luogo sicuro portandosi dietro una decina di maschi e femmine di coniglio. Il nuovo posto era sicuro, ma la disponibilità di “mangiare” era limitatissima… Accettarono la sfida… e con i conigli sopravvissero…e, per mezzo dei conigli, risolsero molti problemi quotidiani e non. Quella piccola comunità meritava attenzione e studio. Così mi fermai sul luogo per parecchi giorni ricavando le seguenti notizie… (il seguito… domani) (dodicesima puntata) “Cispino e la Milano dell’EXPO’ 2015” Buona giornata a tutti Dino

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