giovedì 7 giugno 2012

PENSIERI SPARSI DEL 8 GIUGNO 2012

PENSIERI SPARSI DEL 8 GIUGNO 2012

La Dea Fortuna governa il mondo…
con una mano da… con l’altra prende”
Dino

1 commento:

  1. Ciao Dino,......domani la Chiesa commemora la Beata ANNA MARIA TAIGI,Casalinga del XIX secolo............. Nata a Siena da un farmacista poco fortunato, Anna Maria Taigi si trasferì con la famiglia a Roma, dove ebbe appena modo di imparare a leggere, ma non a scrivere. Fece l'operaia; andò a servizio. Avvenente, piacente ed anche d'una certa ricercatezza nel vestire, a ventun anni sposò un facchino di casa Chigi, Domenico Taigi, dal quale ebbe sette figli. La paga del marito era troppo scarsa per una famiglia tanto numerosa, ed Anna Maria ebbe da pensare, per tirare su la prole e mostrarsi sempre amorevole verso il marito, che considerò suo Signore e padrone. La sua grande virtù consisteva nel mostrarsi sempre serena e sorridente anche nei momenti più difficili. Un bambino rompeva la scodella?: « Occorre dar lavoro ai maiolicai » - diceva Anna Maria raccogliendo i cocci. Il marito rientrava a notte fonda? Anna Maria era ad attenderlo sorridente con la cena in caldo. Il segreto di questa serenità era nella preghiera. In un angolo della camera aveva un altarino, col lume ad olio sempre acceso. Nonostante ciò ella confessava d'avere tentazioni fortissime, che vinceva con l'aiuto della Madonna. La fama della sua eroica virtù si sparse nel rione, giunse in Vaticano, a Firenze, a Torino. Cardinali e Regine ricorsero al suo consiglio spirituale. Di fronte a sé, nei momenti di estasi, ella vedeva un sole sormontato da una corona di spine, ma quasi rifiutando quei doni soprannaturali, diceva al Signore: « Lasciatemi tranquilla. Io ho le mie occupazioni. Sono una madre di famiglia ». Nell'invecchiare non rallentò il ritmo di lavoro, pur soffrendo di reumatismi, d'asma, di gotta, d'ernia. Sorrideva tra le sofferenze, dicendo: « Le pene del Purgatorio saranno peggiori ». Soffriva di atroci mal di testa, che s'intensificavano nel giorno di venerdì. In bocca aveva sempre sapore amaro di fiele. Meditava la Passione di Gesù, e la sua morte avvenne un venerdì, il 9 giugno 1837. Anna Maria Taigi aveva vissuto sessantotto anni di cui almeno sessantacinque durissimi e pesanti. La sua salma fu immediatamente oggetto di venerazione. Nel 1852 venne introdotta la causa di beatificazione e tra i testimoni fu convocato un vecchio di ottantadue anni, Domenico Taigi, il marito di Anna Maria. Interrogato sui miracoli della moglie, egli rispose molto semplicemente queste parole: « Ella faceva continuamente miracoli provvedendo a tutti i bisogni della famiglia. Che cosa avrei potuto fare io con sei scudi al mese? Lasciavo fare a lei, perché mi ero accorto che quando ella aveva pagato, la Provvidenza veniva sempre in nostro soccorso ». E la Provvidenza, nella casa Taigi si chiamava, prima di tutto, Anna Maria. Pio IX ne proclamò le virtù eroiche, e Benedetto XV la proclamò beata col titolo, non di Martire, non di Vergine, ma semplicemente di « madre di famiglia ».

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